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Sospiro di sollievo dopo i bollettini medici di tutti i coinvolti nell’incidente di Macao





Angoscia. Ecco cosa provava il mondo dei motori questa mattina. Un’angoscia dovuta non solo al terribile incidente di Sophia Floersch che ha coinvolto anche il pilota giapponese Sho Tsuboi, un marshall e due fotografi, ma ulteriormente alimentata dalle voci di corridoio che giravano su Internet circa lo stato di salute dei feriti. “Pare ci sia un morto”, “Anzi no, sembra che siano tutti in coma”… tra nuove informazioni e immediate smentite era difficile mantenere la mente lucida, ma a rassicurarci ora sono arrivati i bollettini medici.

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Sophia è cosciente e ha twittato di  star bene, nonostante una frattura spinale la cui entità non è stata rivelata. Verosimilmente avremo più notizie nel corso della giornata di domani, quando la pilota tedesca verrà sottoposta ad un intervento chirurgico.

Sho Tsuboi, il pilota su cui la Floersch è decollata, ha riportato fortunatamente solo dolori alla schiena. Uno scenario rassicurante soprattutto dopo che lo stesso giapponese ha dichiarato di essere stato colpito violentemente sul casco dalla monoposto del team Van Amersfoort Racing.

Al primo dei due fotografi, Chan Weng Wang, è stata diagnosticata una lacerazione del fegato, mentre il suo collega Minami ha riportato un trauma cranico.

Appaiono più gravi -ma non critiche- invece le condizioni del commissario Chan Cha In, travolto prima dalla rete di protezione e poi dalla caduta della vettura stessa, che se l’è cavata con lacerazioni al volto, una frattura della mandibola e un’abrasione al busto.

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Restano ancora da identificare le cause che hanno portato all’incidente. La dinamica emersa dai video amatoriali pare assodata: è stato un contatto tra Sophia Floersch e Jehan Daruvala a scatenare la carambola, con la tedesca che  è finita in testacoda e decollata prima sul cordolo e poi sulla vettura di Tsuboi. Quello che resta da chiarire è cosa abbia portato al primo contatto. Guan Yu Zhou, il pilota di Prema che dal 2014 fa parte della Ferrari Driver Academy, ha assistito alla scena da dietro ed ha denunciato la presenza di una errata bandiera gialla esposta alla curva Mandarin. A tale segnalazione di pericolo Daruvala avrebbe risposto alzando improvvisamente il piede dal gas causando il contatto iniziale. Se così fosse sarebbe una gravissima leggerezza da parte dei commissari, ma vi invitiamo a prendere la dichiarazione con le pinze in quanto non confermata da nessun altro dei presenti.

Al di là delle doverose indagini da aprire per ricostruire l’accaduto, quello che più importa al momento è che nessuno dei coinvolti abbia perso la vita in quello che è stato uno degli incidenti più terrificanti della storia del motorsport.





Tags : F3 2018Formula 3GP Macaosophia Floersch
Carlo Ferraro

The author Carlo Ferraro

Classe tanta e '96, comincio a seguire la Formula 1 all'età di sette anni. Da lì la passione per le corse non smette di crescere, fino a far diventare il motorsport parte integrante della mia quotidianità. Ad oggi, tramite FuoriTraiettoria, sono accreditato Formula 1 e Formula 2.