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Analisi qualifiche Baku: Leclerc presente, Aston frenata dal DRS





Nel weekend in cui ha esordito il nuovo format di gara la Ferrari torna al vertice in qualifica con uno straordinario Charles Leclerc. Vediamo i punti forti e i punti deboli in questa nostra analisi delle qualifiche di Baku.

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Leclerc gira tra gli edifici di Baku | © Scuderia Ferrari Press Office

Guardando la telemetria dei miglior giri in Q3 di Leclerc e Verstappen si nota come il monegasco nel primo settore abbia sofferto nel rettilineo principale e in quello di ritorno, ma complessivamente sia riuscito ad essere più veloce del rivale Red Bull di mezzo decimo grazie alla buona velocità in percorrenza di curva 1 e all’uscita di curva 3.

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Telemetria Leclerc contro Verstappen

Il secondo settore è stato anche favorevole al pilota di Maranello. I punti in cui Leclerc ha fatto maggiormente la differenza sono stati la frenata di curva 5 e l’uscita dalle curve del castello, in cui la Ferrari sia con Leclerc che con Sainz è riuscita a guadagnare su Max Verstappen. A differenza di Leclerc però Sainz ha perso molto nella percorrenza delle curve lente e quindi non è riuscito a sfruttare il vantaggio. Nel secondo settore Leclerc ha guadagnato ben 2 decimi e mezzo sul campione del mondo 2022 Max Verstappen.

Sainz è più lento di Verstappen nelle curve lente

Nell’ultimo settore Leclerc ha sofferto maggiormente: nonostante l’ottima percorrenza di curva 16 del monegasco infatti la Red Bull è stata ben 121 millesimi di secondo più veloce. Sappiamo che quando la monoposto austriaca apre il DRS diventa di un altro pianeta. Notiamo infatti come le curve di velocità di Red Bull e Ferrari divergano velocemente una volta attivata l’ala mobile.

Analisi qualifiche: nell’ultimo settore Verstappen apre il DRS e fa ciao ciao con la manina

Spostandoci in casa dell’altra grande protagonista di questo inizio di stagione, l’Aston Martin, possiamo dire che questa, forse, abbia un po’ deluso viste le prestazioni delle ultime gare, ma le prestazioni della scuderia inglese sono state in parte penalizzate da un DRS che non voleva aprirsi sul rettilineo del traguardo. Il resto della brutta prestazione invece è arrivato dalla insolita lentezza della monoposto inglese nelle curve lente in questo circuito. Paradossalmente infatti il secondo di distacco di Alonso da Leclerc viene preso tutto nei primi due settori mentre nel terzo l’ottima accelerazione in uscita da curva 16 riesce a bilanciare la velocità massima castrata dal DRS non funzionante. Notiamo come la velocità massima di Alonso nel rettilineo di partenza sia parecchio più bassa di quella di Leclerc mentre tra la curva 2 e la 3, dove il DRS funzionava, l’Aston Martin sia in grado di tenere il passo.

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Telemetria ALO vs LEC

Nel dettaglio sottostante possiamo notare come il DRS funzionante della Ferrari faccia crescere la velocità della monoposto di Maranello mentre la velocità massima di Alonso rimanga costante per tutto il rettilineo.

Analisi qualifiche: non succede niente

L’ottimo giro di Leclerc si nota anche paragonando il miglioramento dei vari piloti tra Q2 e Q3. Il monegasco è riuscito a migliorare di ben 8 decimi rispetto alla sessione precedente. Miglioramenti ovviamente più contenuti o nulli per i piloti che hanno avuto solo un tentativo a disposizione.

differenze tempi sul giro Q2-Q3 Baku

Cosa possiamo invece dire del passo gara? Boh. La prestazione sul long run rimane un’incognita. A causa dell’unica ora di prove libere interrotta per di più da ben due bandiere rosse infatti risulta quasi impossibile capire che lavoro abbiano fatto i team nei pochi spezzoni di tempo in cui sono potuti scendere in pista. Limitiamoci a vedere che gomma hanno usato e la distribuzione dei tempi con i due grafici sottostanti. Non è molto, ma se la Formula 1 continua a mettere più qualifiche che prove libere che dobbiamo farci?

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Tags : Analisi Tecnicabakuf1leclerctelemetria
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io