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Binotto: “Niente MGU-H, ha dato problemi un cilindro”. E Leclerc ha rischiato di rimanere a secco





Pesce d’aprile a parte, il GP del Bahrain qualche grattacapo di troppo lo ha davvero creato agli uomini Ferrari. Tralasciando l’errore di Sebastian Vettel, totalmente indipendente da problematiche tecniche, a preoccupare la Scuderia è stato sicuramente il guasto occorso a Charles Leclerc durante il 45° passaggio del secondo appuntamento stagionale di questo 2019 della F1.

© Scuderia Ferrari
© Scuderia Ferrari

Il monegasco, fino a quel momento saldamente in testa alla classifica e capace di scavare tra sé ed il primo dei suoi inseguitori un solco piuttosto rassicurante, è rimasto inerme vittima di una Power Unit che, senza alcun preavviso, ha iniziato a fare le bizze. “C’è qualcosa che non va nel motore!”, si è aperto in maniera accorata il #16 nel Team Radio che ha fatto sobbalzare sul divano tutti gli appassionati che stavano seguendo il GP: e quel qualcosa che non andava, stando a quanto rivelato nel dopo gara da Mattia Binotto, non era ciò che inizialmente si era pensato.

Dal muretto rosso, infatti, a Leclerc è stata data un’informazione che parlava di un guasto alla MGU-H, improvvisamente incapace di erogare i suoi 160 CV di potenza e dunque giustiziera dello splendido weekend che Leclerc stava mettendo a segno. Tuttavia, dopo qualche analisi più approfondita, gli uomini di Maranello sono giunti a ben altra conclusione: sulla Power Unit della SF90 #16 a causare problemi non sarebbe stata l’MGU-H, bensì un cilindro. “Il motore dovrà essere controllato in maniera più approfondita, perché non abbiamo ancora bene idea di cosa sia accaduto” – ha dichiarato Mattia Binotto – “Tuttavia, siamo sicuri che si sia trattato di un problema all’unità endotermica, in particolare un problema di combustione su un cilindro. Ora la PU di Charles tornerà a Maranello per essere sottoposta a dei controlli più precisi, perché quando si verificano guasti simili c’è bisogno di comprendere bene il problema, e per farlo ci vuole del tempo”.

© Scuderia Ferrari
© Scuderia Ferrari

“L’MGU-H ha fatto il suo dovere senza problemi” – ha proseguito il Team Principal della Ferrari – “Se ci fosse stata una noia con quella componente avremmo provato quantomeno a cambiare mappature e impostazioni, cercando di trovare un modo in cui ovviare all’imprevisto. Tuttavia il problema era di ben altra natura e dunque non abbiamo potuto farci nulla“. 

Anzi, verrebbe da dire che l’unica cosa che dal muretto Ferrari abbiano potuto fare sia stata quella di consigliare a Leclerc di alzare ulteriormente il proprio piede dal pedale dell’acceleratore una volta accertato che la sua SF90 avesse un problema: la telemetria di Maranello, infatti, sin dal 45° giro ha registrato un notevole innalzamento dei consumi dovuto proprio al guasto accusato dalla PU del monegasco, che nel tentativo di conservare almeno il 2° posto sarebbe rimasto senza benzina prima della fine del GP…





Tags : charles leclercf1f1 2019Mattia Binottoscuderia ferrari
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow