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In Bahrain, in occasione della seconda sessione di test pre-stagionali della Formula 1, il team di Brackley ha portato in pista sull’asfalto di Sakhir una Mercedes W13 con un’inedita configurazione delle fiancate. L’innovazione è aggressiva, ma non lasciamo che sia l’occhio ad avere l’ultima parola.

mercedes W13
© Mercedes AMG F1 Press

La soluzione adottata dagli uomini di Brackley ha sorpreso molto per via delle forme non solo audaci ma anche diverse da quelle cercate finora da chiunque altro. La filosofia, comunque, è chiara: diminuire al massimo la resistenza all’avanzamento e portare più aria possibile verso la beam wing.

mercedes w13

Questo sistema (detto centerline cooling) prevede lo spostamento di alcune parti dell’impianto di raffreddamento – in particolare l’intercooler – nella parte centrale della vettura, dietro l’airbox.

Si è detto che Mercedes abbia sviluppato questo progetto in sole due settimane, ma è assolutamente impossibile. Ha più senso ipotizzare che il team di Brackley abbia avuto già nei programmi l’introduzione di un pacchetto aerodinamico evoluto nei secondi test.

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Le pance Mercedes con il cono anti intrusione superiore utilizzato a fini aerodinamici

Questo progetto però presenta anche alcune criticità nello sviluppo, che dovranno essere valutate e verificate nel corso dei tre giorni di test che la scuderia della Stella a Tre Punte – assieme a tutte le altre – svolgerà sull’assolato asfalto di Sakhir. Una di queste criticità è certamente rappresentata dallo spostamento dell’intercooler nella zona alta della vettura: ciò comporta infatti un innalzamento del baricentro e quindi una variazione – seppur minima – del sistema dinamico della vettura. C’è poi da considerare anche l’effettiva efficienza del sistema di raffreddamento, una di quelle componenti delle quali è difficile trovare la quadra solamente affidandosi al simulatore.

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L’ultimo – ma non per importanza – aspetto da considerare è la flessione del fondo: lasciando quest’ultimo elemento con più sbalzo bisogna controllare maggiormente la sua flessione, che rischia di essere decisamente più elevata rispetto a quella riscontrata sul fondo impiegato con il sistema di sidepods originario. Una flessione del fondo genera molti problemi aerodinamici (questa mattina Mercedes era la vettura che sobbalzava di più a causa del porpoising) ed una flessione non controllata sarebbe un problema notevole.

Quindi no, non abbiamo già perso e non stiamo già pensando al 2023. Stiamo solamente cercando tutti di capire se la soluzione adottata dalla Mercedes W13 sarà tanto funzionale quanto sorprendente, dato che spesso in Formula 1 non è tutto oro quel che luccica.





Tags : Analisi Tecnicaf1f1 2022formula 1mercedes w13test bahraintest f1
Christian Falavena

The author Christian Falavena

Classe '99, appassionato di tutto ciò che va forte e fa rumore, introdotto alla passione per le 4 ruote dal padre. Seguo il mondiale di Formula Uno dal 2007, leggo e scrivo di tecnica dal 2017. Musicista a tempo perso e già perito meccatronico industriale, ora aspirante ingegnere meccanico presso l'Università degli Studi di Ferrara, in cui sono Team Leader nel programma Formula Student.