Sul debutto di Max Verstappen al volante di una GT3 in una gara ufficiale al Nürburgring Nordschleife si è detto e scritto probabilmente di tutto. Forse, però, resta ancora qualcosa da vedere…

Max Verstappen, nel weekend appena trascorso, ha vinto una gara. La frase, messa giù così, fa notizia fino a un certo punto: l’olandese non è nuovo a trionfi e successi, quindi di certo non è una vittoria in più o una in meno a fare sensazione.
La vera novità – lo saprete certamente tutti – è che la vittoria ottenuta dal quattro volte campione del mondo di Formula 1 non è arrivata al volante di una monoposto della Red Bull in una tappa del calendario del Circus, bensì alla guida di una GT3 della Ferrari in uno dei round della Nürburgring Langstrecken-Serie. Verstappen, in equipaggio con l’ottimo Chris Lulham sulla 296 GT3 #31 di Emil Frey Racing, dopo avere ottenuto la licenza per guidare una GT3 sul Nordschleife nel weekend tra i GP d’Italia e Azerbaijan ha approfittato del fine settimana di pausa tra i Gran Premi di Baku e Singapore per debuttare in una gara ufficiale sul mitologico Anello Nord dell’Inferno Verde. L’obiettivo dell’olandese, dichiarato piuttosto apertamente, è arrivare il più pronto possibile per la 24 Ore del Nürburgring 2026. Una gara che, stando a quanto riportato da numerosissime fonti, sarebbe già stato autorizzato a correre da Helmut Marko e dai vertici di Red Bull Racing nonostante il suo impegno nel prossimo Campionato del Mondo di Formula 1.
Cronometro e classifica alla mano, Max Verstappen e Chris Lulham se la sono cavata egregiamente, dominando la gara dal primo all’ultimo giro senza alcun tipo di patema. A onor del vero, va sottolineato che alla NLS9 – la gara a cui ha partecipato l’olandese – non fossero iscritti molti dei team di punta dell’universo GT3 e che tantissimi dei protagonisti di rilievo del mondo delle ruote coperte fossero impegnati in Giappone con la 6 Ore del Fuji del WEC: che un talento generazionale come il quattro volte campione del mondo di Formula 1 possa avere fatto selezione nei tempi sul giro e nelle manovre di sorpasso al via, dunque, non desta particolare sorpresa. Verstappen è un fenomeno, un pilota dotato di una sensibilità e di un talento fuori dal comune, e vederlo rifilare oltre 1’ al secondo classificato nel corso di un intero stint ha stupito fino a un certo punto. Hanno sorpreso, semmai, la facilità con cui l’olandese è riuscito ad ambientarsi in un contesto differente, la rapidità con cui ha familiarizzato con auto e pista, l’immediatezza con cui ha imparato a gestire situazioni di traffico ben diverse da quelle a cui è pure abituato. Se la velocità di Verstappen non è mai stata in discussione, c’era attorno a lui quantomeno la genuina curiosità di vedere come – e se – sarebbe riuscito a calarsi in una dimensione nuova e diversa. Le risposte migliori le ha fornite come sempre la classifica, chiara nel confermare quanto versatile e rapido sia l’olandese a prescindere dal contesto in cui si ritrova a guidare.
Per avere ancora più chiaro quanto a proprio agio si sia sentito Max Verstappen tra le curve e i cordoli della Nordschleife, è stato lo stesso circuito tedesco a fornire un’ulteriore prova. Sul canale YouTube del Nürburgring, infatti, è stato caricato l’onboard integrale del giro con cui l’olandese ha conquistato la terza casella sulla griglia di partenza della gara di sabato. Nel corso di una qualifica caratterizzata dalle tipiche condizioni meteo dell’Anello Nord – al via della sessione sono state utilizzate gomme Intermedie, messe da parte in favore delle Slick per i tentativi finali su pista umida – Max Verstappen si è dovuto fare largo in mezzo a una discreta quantità di traffico, incontrata in pista a causa di un timing forse non perfetto: pronti a salire sulla Ferrari 296 GT3 #31 di Emil Frey Racing insieme all’olandese mentre sgomitiamo per chiudere un giro dell’Inferno Verde in 8’09”126? Un consiglio: tenetevi forte attorno al minuto 4.40…


