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A Jerez un Dani 3000 e lode! Lorenzo a podio, Yamaha dispersa





Dani Pedrosa si prende tutto in questo Week End, nemmeno le briciole agli avversari. Secondo Marquez che aveva tentato la strategia della doppia Hard. A podio Lorenzo che conferma il passo dimostrato nelle libere 3. Male la Yamaha, vittima di una debacle forse annunciata. Si salva solo Zarco con la M1 2016.

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Un week ed da sogno per Dani Pedrosa: comanda le tre libere fondamentali, fa sua la Pole Position, vince rimanendo sempre in testa e fa segnare anche il giro più veloce in gara. Nemmeno le briciole agli avversari. Scelta di gomme allineata a quella della maggior parte dei piloti la sua, con la Hard anteriore e la Medium al posteriore. A distinguersi Zarco e Lorenzo, con doppia Medium, e Marquez e Crutchlow che hanno optato per la hard anche al posteriore. Nei primissimi giri Dani è riuscito a mettere tra sé e Marc un secondo abbondante, e questo distacco ha accompagnato i due fino al traguardo, con entrambi a martellare un ritmo davvero irraggiungibile da tutti.

Molta lotta nelle altre posizioni, con moltissimi errori. Iannone, complice una partenza perfetta, riesce ad uscire dalla prima curva in terza posizione rivelandosi. Ma a catalizzare gli sguardi di tutti è Johan Zarco. Il Rookie nel secondo girò passa dal 7° al 3° posto con grande irriverenza verso le Yamaha ufficiali. Addirittura alla fine del terzo giro riesce a prendere e superare Marquez, che di lì a poco ristabilisce però le gerarchie. Intanto Vinales rischia grosso all’ultima curva, nel tentativo di passare Iannone per la 5/a posizione sbaglia la frenata e per poco non centra The Maniac. I due vanno lunghi e vengono infilati da Lorenzo, Rossi e Dovizioso. Poco dopo cade Crutchlow, al momento 4°. Questa caduta da pista libera a Lorenzo, che si lancia alla rincorsa di Zarco. Rincorsa che si concluderà all’undicesimo giro.

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Nel frattempo molti errori dei piloti Yamaha Movistar, con Vinales e Rossi che proprio non riescono a far tenere all’Hard anteriore la linea in curva. Ne approfitta Dovizioso che al giro 11 sorpassa definitivamente Rossi e qualche giro più tardi anche la pratica Vinales è sbrigata. Ma mentre Maverick, complice il riferimento di Dovizioso, riesce a non perdere troppo terreno Valentino naufraga. Prima Petrucci, poi Folger e per finire Aleix Espargaro lo saltano come un birillo. Il Dottore è sembrato letteralmente disarmato ed incapace di resistere agli attacchi, con una moto che soffriva tremendamente di carenza di stabilità in curva. Gli ultimi sussulti in gara li danno i compagni Baz e Barbera, con lo spagnolo che riuscirà a prevalere.

Ma le emozioni non finiscono con la bandiera a scacci. Infatti sul podio la felicità di Lorenzo ha fatto da sfondo alle bellissime lacrime di Dani Pedrosa, che non possono non commuovere o almeno sciogliere il cuore a chiunque ami questo sport. Vitoria che regala a Dani il record di 16 stagioni consecutive vincendo almeno una gara. Si chiude così con un podio tutto spagnolo l’inizio del tour europeo. Podio spagnolo che mancava da Valencia 2015, dove i protagonisti furono sempre Pedrosa, Marquez e Lorenzo, anche se a parti invertite. 4/a posizione per Zarco, che a 8 giri dalla fine era riuscito a riprendere Lorenzo salvo doversi arrendere. Dovizioso chiude 5°, riuscendo a riabilitarsi dopo un sabato disastroso che lo aveva fatto piombare solamente 14° sulla griglia di partenza. Maverick Vinales limita i danni chiudendo 6°, ma non riesce a scavalcare Rossi in classifica. Grazie al 10° posto Valentino riesce infatti a mantenere 2 punti di vantaggio sul Top Gun e 4 su Marquez. Tra le due Yamaha troviamo Petrucci 7°, Folger 8° e A.Espargaro 9°.

La debacle di Yamaha è disarmante, si poteva prevedere un netto predominio Honda ma non una sconfitta così netta, con entrambe le Ducati davanti. Prevedibile perché Honda, e Ducati, a differenza della casa dei tre diapason hanno svolto dei test privati qui a Jerez, addirittura ben due sessioni Ducati. Maverick e Vale per tutto il week end hanno lamentato scarsa trazione al posteriore e poco grip all’anteriore a gomme usurate. Lo stesso Valentino ieri, dopo le qualifiche si diceva dubbioso in vista della gara. Le Hard all’anteriore erano l’unica scelta possibile in ottica gara, ma la M1 2017 non le faceva lavorare bene qui.

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Tags : GPSpagnaJerezmotogpPedrosa
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.