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Manor, il futuro è appeso ad un filo: da stamattina la Scuderia è in amministrazione controllata





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La sensazione che i punti conquistati da Pascal Wehrlein in Austria potessero essere il lasciapassare per la sopravvivenza della Manor in F1 l’avevamo avuta in parecchi. Di conseguenza, quando Felipe Nasr nel concitato GP del Brasile aveva permesso alla Sauber, grazie ai due punticini iridati conquistati, di sopravanzare la Scuderia di Banbury in classifica costruttori, in molti si sono chiesti quali sarebbero state, a quel punto, le possibilità di vedere nuovamente le Manor in griglia nella stagione 2017 di F1.

Stephen Fitzpatrick, attuale proprietario della scuderia, aveva però assicurato, proprio all’indomani del GP di Interlagos, che non c’erano pericoli per la sopravvivenza della squadra. Tuttavia, o la sua dovette essere una frase di circostanza oppure non aveva considerato bene le spese da affontare. Perché oggi, all’improvviso, si è presentato nella sede della scuderia a Banbury un amministratore, nominato appositamente per gestire la delicata fase di amministrazione controllata in cui è entrata la squadra.

“Non ci sono soldi”. E’ questo il messaggio che, magari con meno brutalità, si sono sentiti dire i 220 dipendenti del Team. Che probabilmente qualcosa avevano subodorato quando, nonostante una fornitura di motori già concordata anche per il 2017, la Mercedes aveva preferito relegare Wehrlein al ruolo di terzo pilota Sauber piuttosto che garantirgli nuovamente il sedile della Manor, in cui avrebbe invece corso come titolare. Negli scorsi giorni circolavano voci circa la presenza di una cordata americana, guidata da Tavo Hellmund, che sarebbe stata intenzionata a rilevare l’intera scuderia, ma le trattative sembrano essersi improvvisamente arenate.

Se le cose dovessero restare allo stato attuale, il Manor F1 Team non sarà in grado di prender parte alla stagione 2017 di F1. Per gli uomini della squadra, e un po’ anche per tutti gli appassionati che soffrono nel vedere il lavoro di tante persone vanificato e fagocitato da una F1 inclemente – e che da anni è sorda alle richieste dei piccoli Team che cercano di far assegnare quote dei proventi telesivi anche all’ultima scuderia classificata -, l’unica speranza rimasta è che qualche azienda privata voglia rilevare il tutto a pochi mesi ormai dai primi Test a Barcellona.

D’altronde, la MRT06 come tutte le sue colleghe è già in una fase di sviluppo piuttosto avanzata. Chissà che a qualcuno non possa venir voglia di approfittarne e di portare a termine un lavoro in cui lo sforzo maggiore potrebbe già esser stato fatto…





Tags : f1f1 2017formula 1manormanor f1 team
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow