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Sono nel segno Mercedes i test del Bahrain: Bottas svetta nel Day 2. 2° Vettel, bene McLaren





E’ stato a tinte argentee anche il secondo ed ultimo giorno della prima sessione di test in-season di questo 2017. Se l’altro ieri infatti davanti a tutti si era piazzata la Mercedes W08 Hybrid #44 di Lewis Hamilton, ieri è stata la vettura gemella #77, quella di Valtteri Bottas, a dettare il ritmo sul circuito di Sakhir.

© Steve Etherington
© Steve Etherington

E’ del finlandese infatti il miglior tempo dell’intera sessione di test, quell’1’31″280 messo a segno in un Day 2 caratterizzato, per Mercedes, da un chilometraggio monstre (sono stati ben 143 i giri completati da Bottas), dal mancato utilizzo della T-Wing che sta creando qualche cruccio di troppo al team di Brackley e da una bandiera rossa, causata dalla W08 del finnico a causa di un problema meccanico allo sterzo che è stato però risolto in men che non si dica dagli uomini di Stoccarda. Problemi poi anche per la seconda classificata, la Ferrari SF70-H di Sebastian Vettel, che ieri ha abbandonato il suo ruolo di tester delle Pirelli 2018: pare che sia stata una perdita idraulica la causa dello stop prolungato che ha costretto ai Box per gran parte della mattinata la Rossa del tedesco, che comunque ha completato 64 passaggi complessivi chiudendo il proprio miglior giro in 1’31″574. Un crono distante 294 millesimi di secondo da quello della Freccia d’Argento, ma 310 millesimi più rapido di quello fatto segnare da un ottimo Carlos Sainz, sceso in pista sulla STR12 solo nel pomeriggio dopo aver lasciato spazio a Daniil Kvyat nella mattinata: nel Day 2 la PU Renault non ha causato alcun problema alla scuderia faentina, che con lo spagnolo ha inanellato 68 giri con un miglior crono in 1’31″884.

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© Sutton Images

Appena fuori dal podio virtuale troviamo poi, con piacevole sorpresa, Stoffel Vandoorne: il giovane belga è riuscito a concludere ben 81 passaggi, con la MCL32 che ha messo in mostra anche una buona prestazione velocistica riuscendo a chiudere la giornata con un incoraggiante 1’32″108. 5° è Kevin Magnussen con la Haas, anche ieri impegnata in un lavoro di comparazione tra l’impianto frenante attuale, marchiato Brembo, e quello che dovrebbe essere l’impianto frenante del prossimo futuro, griffato Carbon Industries: 88 i giri completati dalla VF-17 del danese, che ha chiuso la giornata con il best lap di 1’32″120. Appena dietro la vettura statunitense, staccato di soli 22 millesimi, c’è Esteban Ocon: 85 i giri portati a termine dalla Force India del francese, che ha fermato il cronometro sull’1’32″142 nonostante sia sceso in pista solamente nel corso della mattinata per poi fare spazio a Sergio Perez.

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© Sutton Images

In settima posizione troviamo Daniil Kvyat: il russo si è alternato con Sainz alla guida della Toro Rosso dopo che nel Day 1 la STR12 era stata affidata a Sean Gelael, ed ha completato 60 giri chiudendo la giornata in 1’32″213, un crono che gli ha permesso di staccare per 40 millesimi Gary Paffett, al suo esordio al volante della Williams dopo un Day 1 che aveva visto alternarsi al volante Stroll e Massa. 61 giri per l’inglese del team di Grove, che nonostante non salisse su una monoposto di F1 addirittura dal 2013 ha fermato il cronometro su un interessante 1’32″253. Alle sue spalle si piazza poi Sergey Sirotkin, alla guida della Renault: sono addirittura 126 i giri percorsi dalla R.S. 17 del russo, che ha chiuso il Day 2 in 1’32″287, risultando così il primo pilota ad accusare più di 1″ di ritardo dalla vetta. Solamente decima, ed afflitta anche oggi da problemi tecnici che l’hanno costretta a lungo nei box, è la RedBull, affidata a Pierre Gasly: il giovane francese è riuscito a mettere insieme 65 passaggi, ma ha chiuso lontano dalla cima della classifica con il suo 1’32″568. Peggio di lui hanno fatto solamente Pascal Wehrlein, che ha completato 91 tornate con un miglior giro in 1’34″462, e Sergio Perez, salito in macchina solamente nel pomeriggio inanellando 70 giri e chiudendo il Day 2 con un best lap in 1’35″015.

Ecco la lista dei tempi al termine del Day 2 dei test del Bahrain:

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© Motorsport.com




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow