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Rivoluzione Formula 2 e F3: dal 2021 tre gare a weekend per tagliare i costi





“Tutti i team stavano chiedendo misure per tagliare i costi, esordisce il patron delle categorie cadette Bruno Michel. E così sarà: a seguito della pandemia e delle gravi implicazioni economiche che ne sono conseguite, Formula 2 e Formula 3 cambiano volto, o meglio, formato. Tre gare a weekend, alternanza delle categorie al seguito del Circus, ma anche vita delle attuali monoposto prolungata di alcuni anni.

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Formula 2 e Formula 3 rispondono alla crisi economica dovuta al COVID-19 con misure per tagliare i costi per le squadre. Grattando sotto la superficie però si nota come il ragionamento non sia lineare come si potrebbe pensare.
Partiamo con l’analizzare il cambiamento più drastico, perché a partire dal 2021 le categorie cadette vedranno radicalmente modificato il proprio weekend di gara. Per diminuire il numero di trasferte i due campionati presenteranno tre corse ad ogni fine settimana in pista: la Formula 2 manterrà inalterato il numero totale di gare (8 weekend con tre gare anziché i 12 con due previsti ora), mentre la Formula 3 aumenterà addirittura il chilometraggio complessivo (7 weekend con tre gare, per un totale di 21 allineamenti in griglia contro i 16 attuali). Già qui suona un primo campanello: siamo sicuri che una trasferta europea in meno basti a compensare economicamente cinque corse ulteriori? Ma proseguiamo…

Lo svolgimento degli eventi dovrebbe mantenere Prove Libere e Qualifiche al venerdì, con due gare il sabato (la seconda con inversione della griglia?) e Gara 3 la domenica mattina. Tuttavia, chiarisce Bruno Michel, ancora non c’è ufficialità, in attesa del via libera da parte del Consiglio Mondiale del Motorsport.

Per ovvi motivi di tempistica, non sarà possibile fare correre i entrambi nuovi formati di F2 e F3 nello stesso weekend della Formula 1. Si è dunque pensato di alternare le due categorie al seguito del Circus. Saranno quindi presidiati 15 eventi nel corso della stagione: otto dalla Formula 2 e sette dalla Formula 3.
Qui tuttavia sorge un secondo problema: con solo otto appuntamenti previsti per la F1 sul suolo europeo, le trasferte extra-continentali dovranno essere drasticamente aumentate in numero, con conseguente innalzamento dei costi legati alla logistica. Prendendo come riferimento l’originale calendario 2019 si nota infatti come gli appuntamenti fuori dal Vecchio Continente sarebbero dovuti essere tre per la Formula 2 (Bahrain, Baku e Abu Dhabi) e solo uno per la F3 (Bahrain).
Dal prossimo anno al contrario salirà a sette il numero di trasferte per le squadre tra -verosimilmente- Asia e America.
Ciò risulterebbe in contraddizione con il movente del taglio dei costi, ma non con la filosofia che Liberty Media sta perseguendo da quando si è insediata: dare maggiore visibilità alle serie propedeutiche. Dopo lo sbarco sui social accostate alla Formula 1, potrebbe essere infatti giunto il momento per loro di espandersi al di fuori dell’Europa, magari direttamente alla corte della Casa Bianca, mercato molto ambito da LM.

@LAT Images
@LAT Images

Ma allora da dove arriverebbero i vantaggi economici per i team?
Michel non lo dice esplicitamente, ma lo lascia intendere: dal taglio del personale. Ad eccezion di Jenzer, infatti, tutte le altre squadre militano in entrambe le categorie. Senza la necessità di seguire contemporaneamente entrambe le Serie, i team potranno pertanto selezionare una sola crew di ingegneri e meccanici che si occupi di tutto. Dodici persone potranno fare il lavoro sin qui sostenuto da ventitré. Ma quindici trasferte diventerebbero estremamente impegnative, con Michel costretto a rassicurare che “cercheremo di selezionare il minor numero di back-to-back possibili, così da permettere al personale di presenziare sempre”.

A ciò si può sommare un risparmio più “etico”, con il ciclo di vita delle attuali monoposto esteso a data da destinarsi. Il rinnovo delle vetture sarebbe infatti dovuto coincidere con il 2021 per la Formula 2, mentre l’anno successivo sarebbe stato il turno delle nuove F3. “Le monoposto attuali stanno facendo un buon lavoro -commenta Michel- sono un’ottima palestra per la Formula 1, permettono ai piloti di mettersi in luce e garantiscono lo spettacolo che è da sempre nel DNA delle due categorie. Quindi non c’è urgenza di accantonarle.





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Carlo Ferraro

The author Carlo Ferraro

Classe tanta e '96, comincio a seguire la Formula 1 all'età di sette anni. Da lì la passione per le corse non smette di crescere, fino a far diventare il motorsport parte integrante della mia quotidianità. Ad oggi, tramite FuoriTraiettoria, sono accreditato Formula 1 e Formula 2.