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Marquez e Pirro padroni delle FP1 a Misano





L’asfalto con poco grip non ha aiutato il lavoro di piloti e tecnici, alle prese con la “Misano Tyre” da scoprire. A primeggiare sin dall’inizio Marc Marquez, con Michele Pirro che gli si accoda. Buona performance per Crutchlow a dispetto del tendine estensore dell’indice offeso, quarto alle spalle di Andrea Dovizioso. Invece Maverick Vinales, vittima di solitudine nei box, soffre un po’.

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Come confermato negli scorsi giorni da Yamaha, per questo GP il team ufficiale schiera solamente Maverick Vinales, senza sostituire Valentino Rossi. Nel box #46 campeggia la moto del dottore e un cartellone con tanti messaggi di auguri e pronta guarigione con l’hashtag #FORZAVALE. Un bel sole e più di 20°C hanno accolto i piloti, con però ancora alcune lievissime chiazze di umido sull’asfalto, rimasugli della pioggia di ieri. Così il solo anilo Petrucci è sceso in pista subito, mentre tutti gli altri hanno aspettato 5 minuti. Solo dopo 12 minuti è sceso in pista Maverick Vinales, con i piloti che opteranno per due 2 run, time attack incluso. Il primo a scender sotto i 34” è stato Marc Marquez, con tutti gli altri molto lontani. I centauri hanno lavorato molto per trovare le giuste indicazioni da dare ai tecnici, sia per quanto riguarda il set up sia per quanto riguarda la Medium ‘Misano’ portata da Michelin, mentre cadono Abraham e Smith, senza danni fisici.

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Pirro, Wild Card come al Mugello, è vittima di un problema tecnico. Michele e Petrucci sono stati per gran parte della sessione davanti a Dovizioso e Lorenzo, arrivando anche a spezzare la leadership del duo HRC, interponendosi tra Marquez e Pedrosa raggiungendo la seconda e terza posizione. Buona prestazione per Cal Crutchlow, che nonostante il dito offeso riesce a stare stabilmente in Top5, e nel finale risalgono senza difficoltà Lorenzo e Dovizioso, fino a quel momento ai limiti della Top10, accusando però un gran distacco. Turno difficile per Maverick Vinales, che ha lamentato grande fatica a far girare la moto, soffrendo di sottosterzo nel momento in cui si mollano i freni. Condiscono il finale altre tre cadute, quelle di Zarco, Iannone, Rins e A.Espargaro, con Marc che si migliora arrivando ad 1’33”5, tempo identico a quello fatto registrare lo scorso nelle FP1 da Valentino Rossi. Marc e Pirro sono così gli unici che riescono a girare sotto un primo e 34”, con Dovizioso che riesce ad accodarsi nel finale, limando 5 decimi al proprio tempo.

I piloti hanno lavorato soprattutto con lo scopo di confrontare le due specifiche Medium qui presenti, che si differenziano per carcassa e profilo(link). Chi per primo capirà su quale puntare, avrà un grande vantaggio su tutti gli altri. Quindi tanti giri e due soli Run per quasi tutti, con le Ducati a farla da padrone nel primo e nel terzo settore -quello più veloce-, soffrendo però moltissimo nel secondo -quello della quercia- e parzialmente nel quarto ed ultimo. Maverick Vinales, nonostante il gran distacco, riesce a tenere nel secondo settore a Marc Marquez. Negli ultimi GP, come ammesso da Mavercik stesso, il Top Gun si era ritrovato in difficoltà nel trovare il giusto Set Up venendo poi aiutato da Valentino, che gli ha fornito i propri dati.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.