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Info, orari e record: guida al Gran Premio motociclistico d’Argentina 2023





Ancora fiammanti gli animi per i fatti di Portimao, il Motomondiale tiene accesi i motori per il secondo evento stagionale, in Argentina. Tanti gli assenti per infortunio in MotoGP, questo secondo GP potrebbe essere già una cartina tornasole per comprendere se il problema sta nel nuovo format.


Terminato il Gran Premio portoghese, le moto sono state tenute calde perché già questo fine settimana il Motomondiale fa tappa in Argentina per il secondo GP stagionale. Ma sono numerosi gli assenti in MotoGP. Oltre a Pol Espargaro, vittima del grave incidente nelle seconde prove del venerdì a Portimao, mancheranno Enea Bastianini, rimasto con una scapola rotta dopo l’incidente con Marini, Marc Marquez fresco di operazione alla mano destra e Miguel Oliveira, che ha un legamento del ginocchio lesionato a seguito del grave contatto con Marquez stesso. C’è anche chi potrà stringere i denti, come Jorge Martin col suo alluce rotto, sempre a seguito dell’incidente con Marc.

Forse il rammarico più grande è per Oliveira, che stava facendo vedere grandi cose in terra natia. Miguel poteva chiudere a podio lì, ma pure giocarsi la vittoria in Argentina. Questo perché la moto del #88 che la moto di cui dispone è l’estrema evoluzione della RS-GP22 con cui Aleix Espargaro trionfò proprio a Termas lo scorso anno. Storia affascinante quella di Aleix che lo scorso anno avrebbe dovuto “festeggiare” il 200° GP senza alcuna vittoria in MotoGP, e invece piazzò la tripletta: pole, giro veloce e vittoria. Olè, crepi l’avarizia. Ci si attende molto da Aleix che, nonostante il 6° posto nella sprint e il 9° nella gara portoghese, è comunque il favorito in Argentina.

Impossibile non parlare di Francesco Bagnaia, che arriva in Argentina col pieno di punti, 37, grazie alla vittoria sia nella sprint che nella gara domenicale. Pecco ha dominato in lungo e in largo a Portimao, spiccando su tutti i rivali sia per velocità che per consistenza. Ma occhio a Vinales, che ormai ha pienamente tra le mani la RS-GP e al momento, con 25 punti raccolti, è il secondo in classifica generale, e Bezzecchi che quest’anno punta a battagliare costantemente per il podio. Proprio grazie al podio nella gara di Portimao, il Bez è terzo in classifica generale, davanti a Zarco e Miller.

Scenario del GP d’Argentina 2023 è il consueto circuito di Termas de Rio Hondo che, riprogettato dal mitico Jarno Zaffelli nel 2012, ospita il Motomondiale dal 2014. Questa pista ha la caratteristica voluta di stressare molto gli pneumatici complici l’asfalto molto abrasivo e le alte temperature, oltre alle importanti accelerazioni a moto piegata verso destra (vedi curve 3-4 e 7-8), tratto distintivo di questo circuito ‘zaffelliano’. Come nella passata edizione, la pista sarà molto ‘verde’ dato lo scarso utilizzo nel corso dell’anno.

In tutto le curve a Termas sono 14, delle quali 5 a sinistra e 9 a destra con un primo settore (curve 1-4) da medio-bassa velocità: a caratterizzarlo sono due curve da seconda ed offre varie possibilità di interpretazione, sposandosi bene sia con una guida di percorrenza che con una guida spigolata. Il secondo settore invece (curve 4-6) sarà quasi sicuramente terreno di caccia per i piloti Ducati, che potranno sfruttare il gran motore nel rettilineo di oltre un chilometro. Ad un terzo settore (curve 6-10) infulcrato sulla sequenza delle curve 7 e 8, segue il settore finale (10-14) che ha inizio con una lunga sinistra da terza e conclude con un tornantino che si apre in chicane. Tutto in 4.805 metri, con una larghezza costante di 16 metri che permette.

Ma in quanto si gira a Termas? Complice lo scarso utilizzo, la pista argentina si è molto deteriorata nel tempo offrendo ora poco grip. Pertanto i record per la MotoGP sono vecchiottiIl giro record del tracciato argentino appartiene a Valentino Rossi, che nel 2015 registrò un 1’39”019 174,7 km/h di media in gara. Un anno prima, nel 2014, Marc Marquez siglò il giro più veloce in assoluto nel corso delle qualifiche in Argentina, fermando il cronometro sul 1’37”683. 
23 giri per 110,5 km attendono i piloti della Moto2, i cui record sono più recenti per via del passaggio ai motori Triumph. A detenere il record in Argentina nella classe di mezzo è Celestino Vietti che nel corso del GP 2022 riuscì a stampare un 1’42”829 a 168,2 km/h di media. Sempre lo scorso anno il record assoluto, si tratta dell’1”42”547 registrato da Fermin Aldeguer nel corso delle libere.
Del rientrante Andrea Migno il record ufficiale della Moto3, che nel GP 2022 che percorse un giro in 1’48”834. Non iscritto a questa stagione del Motomondiale, Andrea farà il proprio ritorno proprio in questo fine settimana per sostituire il lungodegente Fellon.

Il Gran Premio d’Argentina sarà in diretta integrale per gli abbonati a SKY Sport o NOW. In alternativa è possibile vedere su TV8 o Youtube le qualifiche e la sprint in diretta, mentre le gare domenicali in differita (2 ore) su TV8. Di seguito, la programmazione del fine settimana:

Venerdì 31 marzo
14:00 Prove 1 Moto3
14:50 Prove 1 Moto2
15:45 Prove 1 MotoGP
18:15 Prove 2 Moto3
19:05 Prove 2 Moto2
20:00 Prove 2 MotoGP

Sabato 1° aprile
13:40 Prove Libere 3 Moto3
14:25 Prove Libere 3 Moto2
15:10 Prove Libere MotoGP
15:50 Qualifiche MotoGP
17:50 Qualifiche Moto3
18:45 Qualifiche Moto2
20:00 Sprint MotoGP

Domenica 2 aprile
14:45 Warm Up MotoGP
16:00 Gara Moto3 (21 giri)
17.15 Gara Moto2 (23 giri)
19:00 Gara MotoGP (25 giri)





Tags : GP Argentinamotogptermas de rio hondo
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.