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Honda non ci sta: presentato appello per non fare scontare la penalità a Marquez al rientro





Sembra essere ancora lontana dall’avere una conclusione la telenovela legata alla penalità comminata a Marc Marquez dopo il GP del Portogallo. Alla specifica pubblicata nella giornata di ieri dalla FIM, infatti, ha oggi risposto la Honda tramite un comunicato ufficiale: la doppia long lap penalty secondo la Casa Alata non s’ha da fare, ed è per dimostrare questo che è stato presentato appello.

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© Gold & Goose / Red Bull Content Pool

Al team giapponese, com’era ampiamente prevedibile, non è affatto andata giù la precisazione fatta dalla Federazione Internazionale in merito alla punizione inflitta al #93 per via del caos generato in quel di Portimao. Nel documento pubblicato domenica, infatti, la FIM ha disposto la penalità per Marquez indicando che la stessa avrebbe dovuto essere scontata nel GP immediatamente successivo a quello durante il quale era stata comminata, e non – com’è invece stato precisato in seguitoalla prima occasione utile. Per Honda il fatto che il #93 fosse stato dichiarato unfit per il GP d’Argentina avrebbe dovuto sistemare le cose: non prendendo parte alla gara, per lo spagnolo sarebbe stato impossibile scontare una penalità che, a quel punto e sempre secondo la Casa Alata, non avrebbe più avuto ragione di esistere.

La FIM tuttavia, come già scritto, ha avuto sulla vicenda un’opinione diametralmente opposta a quella di Honda: la doppia long lap penalty, secondo la Federazione Internazionale, dovrà essere scontata in occasione del rientro in pista di Marc Marquez a prescindere dal numero di gare saltate dal #93. “In relazione alla penalità imposta dalla FIM a Marc Marquez per l’incidente nella gara del Gran Premio del Portogallo, il team Repsol Honda considera che la modifica della sanzione abbia consistito in un cambio di criterio su quando si debba applicare la suddetta – ha dunque risposto Honda, affidando a un comunicato ufficiale tutto il proprio disappunto – “Questa modifica è stata dettata dalla FIM con un ritardo di due giorni rispetto alla sanzione iniziale definitiva, e non è pertanto conforme alla normativa vigente della FIM per il Campionato del Mondo MotoGP”. “Per questo, il team Repsol Honda ha intenzione di usare tutte le vie e i mezzi che la normativa vigente offre in difesa dei propri diritti e interessi legittimi, che considera vulnerati come conseguenza dell’ultimo accordo adottato, e in particolare ha presentato nella dovuta forma l’Appello ai Commissari d’Appello FIM”, conclude infine il comunicato della Casa Alata. Che, con ogni probabilità, spera che il proprio pilota di punta non venga irrimediabilmente rallentato in una delle poche gare in cui, visti i pregressi risultati e a prescindere dalla velocità della Honda, potrebbe essere in lotta per la vittoria. 





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow