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Info, orari e record: guida al Gran Premio motociclistico di Germania 2023





Dopo il Mugello, con lo show delle Frecce Tricolori e la staccata di Alex Marquez come momenti più emozionanti della gara, la MotoGP resta in corsa e fa tappe al Sachsenring per il Gran Premio di Germania. Bagnaia e Ducati ci arrivano carichi a mille, mentre 12 mesi fa questo GP sembrava essere l’ultima chiamata (persa), e sarà invece interessante vedere come si comporteranno Quartararo e la Yamaha.

Continuo movimento per il carrozzone del Motomondiale in questo giugno. La MotoGP non si ferma e fa subito tappa in Sassonia, per il Gran Premio di Germania al Sachsenring. Bagnaia e Ducati sono in un momento estremamente favorevole dopo il bottino pieno del Mugello e, nei primi sei GP stagionali, la Desmosedici GP23 si è mostrata competitiva ovunque. Solo qualche momentaneo black out del pilota torinese gli ha impedito di avere un margine da mal di testa in classifica: Pecco è primo in classifica grazie ai 131 punti raccolti, con un margine di 21 su Bezzecchi e 24 su Martin per la gioia di Ducati. Proprio in Germania, lo scorso anno, Bagnaia raggiunse il massimo distacco da Quartararo cadendo all’inizio de quarto giro ,avviando la propria rimonta nel successivo GP d’Olanda.

GP di Germania 2023 – istanti precedenti la caduta di Bagnaia (© MotoGP)

Nel gioco dei sinonimi e contrari, a far la parte del contrario è Fabio Quartararo, sempre più triste e refrattario a qualunque parola di supporto. La M1 non va e dopo un anno di lotta coi diapason a vento, anche il nizzardo pare aver mollato: al Mugello il #20 è risultato quasi 16″ più lento del 2022 passando dal 2° posto, in scia a Bagnaia, di un anno fa all’11° di quest’anno in scia al compagno Morbidelli. Lo scorso anno Quartararo dominò la gara della MotoGP in Germania, conquistando quella che ad oggi è ancora la sua ultima vittoria. Altamente improbabile che Quartararo riesca a invertire la tendenza. Al momento Fabio è ottavo in classifica iridata con 54 punti, tanti quanti l’altro contrario in questa stagione: Aleix Espargarò.

Ma veniamo alla pista. Il Sachsenring di oggi nasce sulle ceneri uno storico tracciato cittadino/stradale, lungo oltre 8,5 km e inaugurato nel 1927 ma che perse l’omologazione nel 1990 a seguito di alcuni gravi incidenti. In seguito gli enti locali decisero di realizzare un centro di guida sicura, completato nel 1995, che abbinato a due strade della confinante area industriale consentiva di realizzare un soddisfacente circuito semipermanente meritevole di omologazione per gare internazionali. Il tracciato ospita il Gran Premio Motociclistico di Germania dal 1998 e solo nel 2020 l’evento è stato cancellato a causa del Covid-19.

All’inizio del terzo millennio il tracciato, che sorge il quella che una delle zone più orientali della Germania dell’Est, ha subito importanti modifiche sia alle strutture che al layout. In particolare nel 2001 è stato rivisto l’intero settore finale, abbandonando anche gli ultimi metri condivisi col tracciato storico. Il layout attuale del Sachsenring risale al 2003 e misura 3,671 km con un rettilineo principale di 700 m. Questo tracciato è caratterizzato dal radicale sbilanciamento delle curve, sono infatti ben 10 a sinistra e solamente 3 a destra, obbligando Michelin a validare pneumatici dedicati.

© MotooGP

La curva più difficile è proprio una delle poche a destra, si tratta della 11 a cui si arriva dopo ben sette curve a sinistra dove la spalla sinistra dello pneumatico si surriscalda. Si tratta di un punto chiave, perché la 11 è una veloce piega in discesa, con le gomme non più a temperatura ottimale sul lato destro a cui segue un importante punto di sorpasso. Per ovviare a queste due problematiche la Michelin ha optato innanzitutto per delle gomme asimmetriche, sia all’anteriore che al posteriore, con il lato destro molto più soffice e quello sinistro, a sua volta rinforzato.

I punti caldi per i sorpassi sono le curve 1 e 12-Sachsenkurve. Complesso portare l’attacco alle curve 3 e 13, quest’ultima completamente in salita, dove il rischio di venir ripassati incrociando le traiettorie è elevato. Per i più artistici ci sono le curve 7 ed 8, dove Folger infilò millimetricamente e con gran classe Jorge Lorenzo nel 2017.

Il Sachsenring è praticamente il parcheggio di casa di Marc Marquez, che in Sassonia è imbattuto dal 2010. Il #93 negli ultimi 13 anni ha corso per 11 volte il GP di Germania vincendo sempre fra 125, Moto2 e MotoGP. Proprio al #93 appartiene il record ufficiale della pista, un ’1’21″228 segnato in gara nel 2018, mentre è del Campione MotoGP in carica Francesco Bagnaia il record assoluto in Germania, un 1’19″765 firmato nel corso delle prove del 2022.

Il Gran Premio di Germania 2023 sarà in diretta integrale su Sky Sport MotoGP e NOW. Per i non abbonati, disponibili in chiaro su TV8 e Youtube le dirette di tutte le qualifiche e della gara Sprint della MotoGP. Le gare della domenica saranno invece disponibili su TV con una differita di tre ore.

Ecco la programmazione:

Venerdì 16 giugno
09:00 Prove 1 Moto3
09:50 Prove 1 Moto2
10:45 Prove 1 MotoGP
13:15 Prove 2 Moto3
14:05 Prove 2 Moto2
15:00 Prove 2 MotoGP

Sabato 17 giugno
08:40 Prove 3 Moto3
09:25 Prove 3 Moto2
10:10 Prove Libere MotoGP
10:50 Qualifiche MotoGP
12:50 Qualifiche Moto3
13:45 Qualifiche Moto2
15:00 Sprint MotoGP

Domenica 18 giugno
10:45 Warm Up MotoGP
11:00 Gara Moto3 
12.15 Gara Moto2 
14:00 Gara MotoGP 





Tags : GP GermaniamotogpSachsenring
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.