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Martin promuove appieno la Desmosedici GP24: “Abbiamo deciso il pacchetto per il 2024”





Martin, che chiude i test a Sepang 2° alle spalle del recordman Bagnaia, si ritiene soddisfatto approvando le novità portate da Ducati, con una GP24 caratterizzata da motore e pacchetto aerodinamico rinnovati.

© David Goldman / Red Bull Content Pool

Non mi aspettavo di fare un giro cosi bello, l’ho fatto con la nuova carena che ieri non mi piaceva visto che aveva richiesto modifiche all’assetto” dice Martin al termine del terzo e ultimo giorno di test ufficiali MotoGP a Sepang, chiusi in seconda posizione alle spalle di Bagnaia. Un po’ come il Mondiale 2023.

1’56”854 di Martin, a meno di due decimi dal #1 che ha piazzato il nuovo record della pista malese. Il #89 però ci tiene a precisare di non essere stato perfetto nel giro buono: “Purtroppo ho commesso un piccolo errore in curva 3, ma alla fine sono soddisfatto.

Quindi l’alfiere del team Pramac, unico vista l’assenza di Morbidelli, ha approvato i due principali sviluppi della Desmosedici GP24, il motore e soprattutto l’aerodinamica con quest’ultima che ieri gli ha dato non pochi grattacapi. “Ieri non mi sono trovato molto bene (con la nuova carena ndr) e la cosa era strana considerando i commenti di Pecco ed Enea visto che in passato eravamo sempre sulla stessa linea. Oggi invece mi sono sentito competitivo, ho cambiato stile e ho capito che la nuova è migliore e mi consente di essere competitivo. Direi che abbiamo deciso il pacchetto per il 2024.

Ma cosa cambia con la nuova carena a livello di guida? Jorge non si è fatto problemi a spiegarlo: “Ora la moto è più stabile, offre maggiore carico aerodinamico, ma dobbiamo abituarci perché è leggermente più lenta nei cambi di direzione, serve quindi apportare un cambiamento a livello di stile“.

Martin ha lavorato molto in questi test a Sepang, portando in pista molte novità al pari di Bagnaia e Bastianini. “Penso di essere forte e avere l’esperienza giusta in questo momento della
mia carriera, inoltre riesco ad essere più preciso nei commenti
” spiega il #89. Che però su alcuni aspetti deve ancora maturare, visto una simulazione di gara non perfetta: “Al secondo giro ho spinto più del
dovuto e la gomma ha ceduto. Ci sono stati quindi alcuni problemi, ma il passo però era veloce e sono contento
“.





Tags : Ducatimartinmotogptest sepang
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.