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L’edizione numero 75 dell’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, EICMA appunto, è alle porte. 13 giorni ci separano dal suo avvio, anche se sarà aperto al pubblico solo a partire da giovedì 9 novembre. Tutte le novità del 2018 verranno presentate qui, visto che quest’anno non si è tenuto Intermot. Tra qualche giorno vi daremo tutte le informazioni necessarie a prendere parte all’evento. Oggi vi vogliamo parlare delle novità certe e di quelle possibili, giusto per mettervi l’acquolina in bocca, e provare a fantasticare su qualche indizio che le case hanno lasciato agli occhi di tutti. Partendo dalle case nostrane.

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APRILIA
Nessuna vera novità in vista per la casa di Noale, a meno che il Gruppo Piaggio non sia stato così bravo a tenere tutto nascosto. Saranno ovviamente presenti le recenti, e ormai ben conosciute, bicilindriche Dorsoduro e Shiver 900, che hanno mandato in soffitta le versioni 750 e 1200. Motore derivato dalla 750 aumentandone la corsa, ottenendo così un mezzo che unisce la leggerezza della prima alla gran coppia in basso della seconda, e potenza mantenuta volutamente a 95 cv pensando al mercato delle moto A2.
Probabile l’ormai classico aggiornamento a livello di estetica e di elettronica delle RSV4, possibili nuove livree pure per le piccole RS4 e Tuono 125.
Ormai è noto che, dopo l’uscita di scena della cugina Dorsoduro 1200, pure la Caponord 1200 finirà fuori listino, con il grosso bicilindrico da 1’200 cc difficilmente omologabile Euro4. Il segmento delle MaxiEnduro tira forte, ed anche quello delle SuperEnduro attrae molto gli utenti, vogliosi di livelli di potenza e coppia vicini a quelli delle sportive di una decina d’anni fa, ma con un comfort maggiore di quello offerto dalle Supernaked. Vedasi i risultati di Ducati Multistrada, BMW S1000 XR e KTM 1290 ADV. E allora si può entrare nel campo delle ipotesi.

Il Gruppo Piaggio non è più presente nel segmento delle endurone, pure la Guzzi Stelvio è dovuta uscire di produzione a causa dell’Euro4 (anche se qualcosa già bolle in pentola, vedere sotto nella sezione dedicata alla Casa di Mandello). Non troppo tempo fa a Noale pensarono ad una SuperEnduro, partendo dal motore della RSV4 quadricilindrico a V. Il progetto si arenò, ma da quegli studi è nata la versione di cilindrata maggiorata a 1078 cc che dota la Tuono 1100. Un ottimo motore, fluido e ricco di copia ad ogni regime ed efficace ai carichi parziali già ora. Basterebbero piccoli e semplici ritocchi, anche solo a livello di gestione elettronica, per renderlo adattissimo a quel segmento. Ma sono solo ipotesi e congetture. Torniamo coi piedi per terra passando al prossimo costruttore.

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BENELLI LEONCINO 500 & BENELLI LEONCINO 500 TRAIL

BENELLI
Per l’azienda di Pesaro sarà un edizione importante
, per confermare il rilancio avviato pragmaticamente qualche anno fa puntando su quei segmenti di mercato predominanti. Un modello importante è il Leoncino, presentato la scorsa edizione del salone e acquistabile da un mese a questa parte. Cuore pulsante del Leoncino è il nuovissimo bicilindrico frontemarcia, raffreddato a liquido, da 500cc firmato Benelli, versione evoluta di quello montato sulla 502 TRK. Sviluppa 48 cavalli, abbinati ad un’erogazione molto fluida sin dai regimi più bassi, complice una coppia massima di 45 Nm a 4’500 giri/min. La massa è forse un po’ elevata come le recenti realizzazioni di Benelli, 186 kg a secco, ma il baricentro basso e il telaio, un traliccio in tubi d’acciaio a vista parzialmente inglobato –con una bellissima resa estetica– dal serbatoio, le conferiscono ottime doti di maneggevolezza. I 48 cavalli non sono casuali, strizza così l’occhio ai neofiti, ma pure i più esperti possono trovarci grande gusto. Una chicca è il leoncino incastonato nel parafango anteriore, ricordando le Jaguar, che riprende il modello originale: un 125 prodotto negli anni 50. Disponibile anche in versione Trail, che con le ruote  a raggi in acciaio e cerchio in alluminio da 19”davanti e  17”dietro abbinate a gomme tassellate, pinza freno ad attacco tradizionale anziché radiale e sospensioni dalla maggiore escursione -che alzano la moto di 25 mm- tende la mano a chi sente l’irrefrenabile voglia di battere strade bianche.

Dalla Leoncino 500 ne verrà realizzata un’intera famiglia, utilizzando i motori già noti e a listino della casa di Pesaro: il mono 125 ed i bicilindrici 250 e 300. Queste versioni saranno forse svelate già ad Eicma. Allo stand sarà presente anche la recente 302R: versione sportiveggiante e completamente carenata della N302, con il manubrio sostituito da due semi-manubri e motore bicilindrico di 300 cc da 38 cv a 10’000 giri/min, per un peso di 190 kg a secco.
Dovrebbe venire presentato anche un nuovo motore, sempre bicilindrico frontemarcia bialbero ma da 750cc, con cui dotare una naked di media cilindrata che, seguendo il recente corso nominativo della casa, potrebbe chiamarsi N752 (le prime due cifre indicano la cilindrata, l’ultima cifra il numero di cilindri e le lettere la tipologia).
Possibili sorprese tricilindriche, stando alle parole del presidente Haimei Yan: “Stiamo pensando di dare nuova vita anche i nuovi motori a tre cilindri 899 e 1130 una completata la gamma che va dalle 125 alle 750″ disse lo scorso anno. Sarà il ritorno delle TNT?

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IL MOTORE DESMOSEDICI STRADALE PIZZICATO IN RECENTI TEST. SI NOTA LA BANCATA POSTERIORE SBUCARE, INCLINATA DI 45°, VICINO AL GINOCCHIO DEL PILOTA

DUCATI
Saranno cinque le novità complessive che la casa di Borgo Panigale svelerà al mondo nel palcoscenico milanese, come anticipato dai dirigenti della casa. Una è ovviamente l’erede della Panigale, dotata di un motore quattro cilindri a V derivato da quello della GP15 e seguita da Dall’Igna in persona. Del suo motore ve ne abbiamo già parlato qui (link).
La seconda novità è già stata svelata nei giorni scorsi: una rivisitazione dell’attuale Monster 821. I cavalli sono scesi a 109 a causa dell’introduzione dell’Euro4, mentre sul lato estetico ha mutuato le sovrastrutture dalla Monster 1200 svelata lo scorso anno ed un peso di circa 210 kg in ordine di marcia.
Novità anche per la Multistrada, e non solo a livello di accessori e livree: quasi certamente arriverà il bicilindrico da 1262 cc attualmente montato sulla XDiavel, ricercando la massima fluidità di marcia ai bassi regimi. La differenza tra l’unità attuale da 1198 dotata di variatore di fase e quella della XDiavel non riguarda la potenza massima, 152 cv a 9’500 giri/min per entrambe, ma l’erogazione: coppia massima sempre di 127 Nm ma che passerebbe da 7’500 a 5’000 rpm. Questo upgrade coinvolgerà il modello base, la S e la Pikes Peak, mentre non è certo per le versione Enduro ed Enduro Pro. Ci sarà anche un affinamento complessivo della moto, che le farà perdere fino a 10 kg (attualmente pesa 232 kg in ordine di marcia).

Altre novità certe nell’aria non ce ne sono, solo voci, come quella che vedrebbe un nuovo allestimento per la Scrambler, una versione semicarenata ed aggressiva estremizzando i concetti dell’attuale Café Racer. Si parla anche di una variante della Monster 796, munita del bicilindrico da 400cc raffreddato ad aria già montato sulla Scrambler Sixty2 -entry level della Casa-, per immergersi a piene mani nel remunerativo segmento under 500 cc.
E se, volando con la fantasia, Ducati presentasse una Supersport semplificata e “rimpicciolitacon cui prendere parte al sempre più mediatico campionato SS300?

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MOTO GUZZI
Di questi giorni la notizia, la casa di Mandello presenterà ad Eicma un modello con cui proverà a riprendere il volo. La grossa novità risiede nel motore, che sicuramente troverà posto a listino nei primi mesi del 2018: si sa solo che sarà un bicilindrico bialbero da 4 valvole per cilindro, di cilindrata vicina ai 1’200cc e che -udite udite- sarà raffreddato a liquido, soluzione che Guzzi non utilizza dagli anni cinquanta. O per lo meno sarà un sistema misto, con le testate raffreddate a liquido ed i cilindri alettati per il raffreddamento ad aria, stile BMW GS. Altro non si sa, se non che sarà installato su un concept, la quale indicherà le nuove linee guida stilistiche della casa dell’Aquila.

“Moto Guzzi sta lavorando duramente ad un nuovo motore. Un’evoluzione radicale rispetto alle unità V7, V9 e al bicilindrico a V da 1,4 litri. Dovremmo riuscire a presentare ad Eicma una vera novità, anche se ancora allo stadio di concept.”
Davide Zanolini, Vice Presidente Esecutivo di Piaggio per il marketing e la comunicazione

Possiamo solo fantasticare, ma sarebbe bello si trattasse di una moto verde acido dal telaio rosso, carenata e bassa, sportiva e marchiata Le Mans. Pur vero è anche che, come già detto nella sezione dedicata ad Aprilia, il segmento delle endurone è importante. L’uscita di scena della Stelvio, causata dall’Euro4, potrebbe dare una chiave di volta per leggere questo nuovo motore. E allora la concept che ospiterà la nuova unità motrice potrebbe essere l’erede della Stelvio, una MaxiEnduro turistica e potente, con cui sfidare la regina R1200 GS completando l’offerta del Gruppo Piaggio.
Un possibile ampliamento della gamma V9, magari in chiave bagger e/o café racer seguendo gli ultimi trend del mercato, potrebbe completare l’offerta esposta a Milano.

MV AGUSTA
Le novità ci saranno
, ed il presidente Giovanni Castiglioni non vuole tenersele strette, puntando a stupire più per il valore dell’offerta che per l’hype creato attorno ad essa.
Innanzitutto allo stand di MV Agusta tutte le motorizzazioni saranno Euro4. Novità tecniche per le F3, sia 675 che 800, il cui motore tre cilindri sfrutterà un nuovo punto di fissaggio al telaio, per aumentare la rigidità complessiva a livello flessionale. Per l’unità da 675 cc i tecnici varesini sono riusciti a non perdere potenza con la nuova omologazione, invece la F3 800 vede i puledri di razza scendere a 144 -prima erano 148- mentre rimangono invariati la coppia motrice ed il peso. Upgrade a livello elettronico, con una nuova versione più efficace del MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System) ed una gestione elettronica del motore ampiamente rivista, migliorando pure il Ride By Wire, reso ancora più diretto ed incisivo.

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Ci sarà anche la nuova Brutale 800 RR, svelata come concept durante lo scorso Eicma e che qui verrà svelata in veste definitiva, un mese dopo l’avvio della produzione. Sfrutterà le stesse migliorie a livello elettronico delle nuove F3. Coi suoi 140 cv in MV assicurano di essere tornati ai vertici della categoria, per potenza e tecnologia, vantando meno emissioni della concorrenza. L’arrivo della Triumph Street Triple 765 RS ed il contemporaneo passaggio della Brutale 800 m.y. 2016 base al motore addolcito agli alti, da 125 a 110 cv sempre a 11’500 rpm, ma più ‘coppioso‘ e fluido montato su Turismo Veloce e Stradale, con coppia massima passata da 81 Nm a 9’000 rpm a 83 Nm a 7’600 rpm -e 75 Nm disponibili già a 3’800 rpm– aveva rimescolato le carte. 

Verrà svelata la nuova Dragster, che seguirà a modo proprio i dettami stilistici avviati dalla Brutale 800 e dalla Brutale 800 RRConcept lo scorso Eicma, e vanterà interessanti novità tecniche.
Rinnovate tutte le versioni RC (varianti speciali di F4, F3 675, F3 800, Dragster e Turismo Veloce), 
che da sole valgono oltre il 30% del mercato di MV –un successo inatteso da parte della Casa-, anche se sono aggiornamenti soprattutto a livello di componentistica. Ci saranno anche le realizzazioni RVS (Reparto Veicoli Speciali), un atelier interno che realizza moto speciali ed uniche, ed ovviamente ci saranno i modelli speciali realizzati in collaborazione con Lewis Hamilton.
Difficilmente vedremo una nuova Brutale 1090, mentre una nuova F4 non è ancora pronta. Per quanto riguarda l’approdo in Moto2 con Forward -ve ne abbiamo parlato qui(link)– a partire già dal 2018, Milano potrebbe diventare il palcoscenico dell’annuncio.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.