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L’edizione numero 75 dell’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, EICMA appunto, è alle porte. 7 giorni ci separano dal suo avvio, anche se sarà aperto al pubblico solo a partire da giovedì 9 novembre. Tutte le novità del 2018 verranno presentate qui, visto che quest’anno non si è tenuto Intermot. Tra qualche giorno vi daremo tutte le informazioni necessarie a prendere parte all’evento. Oggi vi vogliamo parlare delle novità certe e di quelle possibili, giusto per mettervi l’acquolina in bocca, e provare a fantasticare su qualche indizio che le case lasciato agli occhi di tutti. Vi abbiamo parlato delle case nostrane qui(link), adesso è il momento delle case europee.

mappa-eicma-2017-75th

Qui troverete le novità delle case italiane: link
Qui invece le novità delle case giapponesi: link

BMW
La casa bavarese mostrerà nel proprio stand tutte le novità già svelate durante l’anno, con alcuni aggiornamenti di lieve entità, con la serie RnineT ormai quasi marchio a sé e che difficilmente vedrà new entry vista la sua completezzaNovità per la serie F declinata nella variante GS. Le attuali versioni le F 800 GS ed F 700 GS -munite dello stesso bicilindrico frontemarcia da 798 cc in due livelli di potenza differenti- andranno in pensione, al loro posto le F 900 GS e F 750 GS, che manterranno la filosofia dello stesso motore declinato in due livelli di potenza. La nuova unità motrice deriva dalla precedente, crescendo di cilindrata fino a – si vocifera – circa 950cc, ma subendo una sensibile cura dimagrante. La sorella maggiore potrà contare su circa 100 cavalli (15 più di prima) potendo così duellare ad armi pari con l’Honda Africa Twin, la sorella più piccola non dovrebbe superare gli 85 cv (attualmente 75) e contando su una fasatura ad Hoc che le consentirebbe di avere tutta la coppia in basso, lavoro simile a quello fatto da KTM qualche anno fa con la 1050 Aventure, ovvero bassa potenza specifica e grande coppia in basso.
Presente anche una versione da viaggio della bagger esacilindrica K 1600 B, munita di una carenatura più estesa molti items per il comfort del passeggero. Si chiamerà K 1600 LT e conterà ovviamente sull’unita da 1’600 cc da 160 cv e 175 Nm.

s1000-rr-2018

Negli ultimi mesi si è parlato tanto dell’erede della S1000RR, dopo che un modello è stato beccato ed immortalato. La BMW si è affrettata a smentire si trattasse di un model year 2018, che non sarebbe stata presente ad Eicma e che la versione definitiva non verrà svelata prima della fine del 2018. Una moto estremamente compatta -a meno che il suo centauro non fosse The Big Show- e che, se davvero si trattasse di una 1000cc, diventerebbe una nuova pietra miliare del segmento, come lo furono la Fireblade nei primissimi anni novanta, 916 ed R1 nei secondi anni novanta, Suzuki K5 nei primi anni 2000 ed RSV4 assieme proprio alla S1000 RR 8 anni fa. Compattissima ed ovviamente dotata di un motore primo della classe per quanto riguarda potenza massima e schiena ai medi. Vero anche che sempre più voci danno per certo un progetto tanto poco dispendioso quanto efficace. Partendo dal motore della serie S1000, BMW vorrebbe realizzare una moto di media cilindrata togliendogli un cilindro, realizzando un modello di categoria 700cc tricilindrico, per confrontarsi con le Triumph 765 (per ora declinate solamente in variante naked, ma occhio alle possibili novità nella sezione dedicata qui sotto) e le MV Agusta “Tre Pistoni” declinate in Brutale e Dragster e magari F3. Non sappiamo cosa davvero bolle nel pentolone bavarese, di sicuro non lasceranno il palco completamente alla nuova Ducati V4 ed al razzo da turismo in arrivo dal Sol Levante. Forse una concept basata su quella moto spiata o sul tanto vociferato tre cilindri potrebbe essere presente allo stand bavarese.

Si vocifera poi di una nuova versione del Boxer raffreddato a liquido, di cui sono dotate le moto della Serie R1200, con cilindrata aumentata e più vicina ai 1’300 che ai 1’200. Difficile si possa già vedere qui una G310 declinata in versione sportiva, per scendere in campo nel mondiale SS300.
Quasi certa la presenza di un nuovo scooter, di cilindrata compresa tra i 300 ed i 400 cc, con motore sviluppato assieme a Kymco e declinato sia in versione tradizionale che in versione Urban GS per seguire Honda nel nuovo segmento degli SportUtilityScooter.

HUSQVARNA
A farla da padrone allo stand della Grande H saranno le Vitpilen e le Svartpilen
, in versione 701 dotate dello stesso motore monocilindrico da 692 cc, di origine KTM, che equipaggia le recenti 701 enduro e 701 Supermono da 75 cv a 8’000 giri/min. Vitpilen e Svartpilen si erano già viste come concept lo scorso anno ad Eicma, denominate 401 e munite del motore del motore da 375cc che equipaggia le KTM RC/Duke 390. Sono due moto che uniscono sapientemente le linee del passato e le linee taglienti di Kiska. Le due versioni condividono la stessa base, un telaio a traliccio in acciaio al cromo-molibdeno, legato al forcellone  in alluminio con un mono privo di laveraggio, e forcella a steli rovesciati WP.  Diverso il resto con la Vitpilen che troverà posto nel segmento delle Modern Café Racers con i suoi cerchi in lega e manubrio basso, mentre la Svartpilen andrà nel segmento delle scrambler, con cerchi a raggi e manubrio molto rialzato e largo. La leggerezza sarà il loro punto forte: circa 150 kg a secco.

LA KTM 790 DUKE PROTOTYPE, CONCEPT SVELATA LO SCORSO ANNO AD EICMA
LA KTM 790 DUKE PROTOTYPE, CONCEPT SVELATA LO SCORSO ANNO AD EICMA

KTM
Parlando di KTM non si può che cominciare dalle ruote tassellate. Modifiche strutturali nella gamma Freeride, la 250 2t e la 350 4t vanno in soffitta, al loro posto un’unica versione munita di motore a quattro tempi di 250 cc, derivato dalla 250 da enduro ed opportunamente depotenziato ed adattato al contesto di via di mezzo tra trial ed enduro. Rinnovato il telaio, ora più corto di 20 mm e sospensioni rinnovate, per un peso che potrebbe scendere sotto i 90 kg a secco. Nessuna modifica in vista ai motori delle varianti Freeride-E: manterranno l’attuale unità elettrica da 15 cv e 42 Nm.
La grossa novità arriva nelle versioni da strada, farà finalmente il suo esordio il nuovo motore bicilindrico frontemarcia di circa 800cc: si chiamerà LC8c. Era già stato anticipato lo scorso anno proprio ad Eicma, installato su un prototipo di KTM Duke 790. Sarà proprio questa nuova variante della Duke, che farà il debutto in veste definitiva ad Eicma, a portarlo nel mercato. Sarà una naked aggressiva, dall’elettronica sofisticata e completamente personalizzabile e oltre 100 cv e con motore che fungerà da elemento stressato dalla ciclistica.

LA 790 ADVENTURE PIZZICATA DA motorcyclenews_com
LA 790 ADVENTURE PIZZICATA DA motorcyclenews_com

L’LC8c sarà montato anche su un nuovo modello da enduro, la 790 Adventure. Con la Duke condividerà solo il motore, opportunamente rivisto nell’erogazione con probabilmente una potenza inferiore ai 95 cv per consentirne l’uso -previo depotenziamento a 48 cv- a possessori di patente A2, andando a colmare il vuoto lasciato dalla 1050 ADV – di cui vi abbiamo accennato poco sopra nella sezione BMW- ormai uscita di produzione. La linea riprenderà quella delle più recenti 1090 e 1290 ADV ma sarà molto diversa , le sospensioni avranno ampia escursione ed i cerchi saranno a raggi, con quello anteriore da 21”.
Possibile l’arrivo di una 390 Adventure, col motore da 375 cc.

TRIUMPH
La famiglia Bonneville/Bobber si allarga, sia verso il mondo sportiveggiante sia verso il mondo custom e minimal, con tre novità. Allo stand della casa inglese troveremo la Speed Twin, dotata di telaio e motore della famiglia Bonnie, a cambiare tutto il resto. Raffinato sistema sospensivo a cura di Ohlins, impianto frenante firmato Brembo, doppio faro preso a prestito dalle famiglie Street e Speed, cerchi in lega da 17”. C’è poi la Bobber Black, versione più grintosa alla guida e minimalista esteticamente della Bobber. Le quote ciclistiche restano inalterate, così come la linea, diversa la dotazione di serie con freno anteriore a doppio disco Brembo in luogo del disco singolo Nissin, forcella Showa con steli da 47 mm, invece che da 41 mm. Modificata la ruota anteriore, che diventa da 16” di larga sezione invece di quella da 19” 100/90 della base.
La Speedmaster sarà una rivisitazione in chiave custom. Un parafango lungo ed avvolgente al posteriore dà lo spazio per il passeggero prima mancante, ruote da 16” e manubrio alto ‘ape-hanger‘ sono in puro stile USA. Stesso motore per tutte e tre, l’ormai noto bicilindrico frontemarcia da 1’200 cc con scoppi irregolari -fasatura di accensione a 270°-, da 77 cv di potenza e 106 Nm di coppia.

daytona-765

Ampio spazio per la nuova Tiger 900 che sarà svelata in loco, affinata e rivista più in chiave asfalto che in chiave all-terrain. Interasse più lungo, baricentro più basso ed un nuovo telaio. Evoluto anche il motore, che rimane a tre cilindri, e come dice il nome la cilindrata passa da 800 a 900 cc, con una potenza che salirà di almeno 10 cv, superando i 105.
Dal 2019 in Moto2 saranno forniti dalla Triumph. 
Saranno i three-in-line da 765 cc presentati lo scorso anno, con cui la casa inglese proverà a rendere la Middle-Class più potente di 10 cavalli -ora sono circa 125- e più affidabile. Da qualche mese il team di sviluppo sta girando con un muletto, una Daytona munita dell’unità maggiorata, per sviluppare al meglio il progetto. E se quel muletto non fosse semplicemente finalizzato alla fornitura dei motori Moto2? Sicuramente ad Eicma quel motore troverà spazio in una teca dedicata, ma ipotizziamo possa venire presentata anche una nuova Daytona 765, per scontrarsi ad armi pari con MV Agusta F3 800 e Ducati Panigale 959.

Qui trovate le novità delle Case italiane: #roadtoeicma2017 parte 1
Qui invece le novità delle case giapponesi: link

 





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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.