La Superbike regala emozioni, ma questa volta un po’ di più. La pole di Rea, il primo podio di Remy Gardner e una vittoria contro ogni pronostico di Nicholas Spinelli, sostituto di Petrucci chiamato all’ultimo minuto.
Il venerdì del Dutch Round
Il protagonista del venerdì di Superbike ad Assen è stato senza dubbio il freddo. Con una temperatura dell’atmosfera ci circa 10 °C e quella dell’asfalto che ha toccato appena i 16°C, le sessioni – bagnata al mattino e asciutta al pomeriggio – sono state complesse per tutti. A prendersi la testa della classifica dei tempi a fine giornata è stato Alvaro Bautista segnando un 1’35.473, ovviamente molto lontano dal record della pista. Secondo tempo per Razgatlioglu, seguito da Gardner, Rinaldi, Rea e Bulega. A chiudere la top ten i gemelli Lowes (Alex davanti a Sam), il padrone di casa van der Mark e Aegerter.
Un sabato da favola per la Superbike ad Assen
Il sabato al TT ha portato tante emozioni in pista, nei box e nelle case dei tifosi. Era da Portimao del 2023 che Jonathan Rea non centrava la pole position. È riuscito a centrare la prima casella in griglia ad Assen, un incoraggiamento che serviva decisamente molto al nordirlandese, che finora non ha avuto vita facile nella nuova esperienza in Yamaha dopo un periodo turbolento già in Kawasaki. Si unisce quindi a Haga, Mertens e Corser tra i piloti che sono riusciti a partire dalla pole position con ben tre Case diverse. Con il suo 1’42.650, Rea ha anticipato di soli 94 millesimi Nicolò Bulega; insieme a loro in prima fila anche Toprak, seguito dai gemelli Lowes.
Nicholas Spinelli sulla Panigale V4 di Barni è salito per la prima volta solo venerdì. Vuoi un pizzico di fortuna, vuoi un po’ di magia, ma dopo 24 ore è salito anche sul gradino più alto del podio. “In una situazione normale non sarebbe andata così” ha detto Max Temporali nella telecronaca italiana ed è difficile dargli torto, ma il Motorsport è fatto anche di incertezza e situazioni diverse da quello che ci si aspetta, ed è così che Spinelli ha potuto portare Barni alla vittoria. Nicholas non sapeva dove andare, sembrava uscito dal Principe di Bel Air, si guardava attorno incredulo: tu vai a sostituire un Petrucci reduce da un disastroso incidente e ti ritrovi con il primo posto in tasca. Una partenza da manuale, un primo posto mantenuto nonostante la pista un po’ bagnata, un po’ asciutta, un po’ nemmeno lei sapeva come. E, proprio nel momento in cui le gomme parevano star per cedere, un involontario “regalo” di Locatelli che, rompendo il motore, ha inondato curva 15 di olio portando all’esposizione della bandiera rossa. Tre quarti di gara completati. Classifica confermata. La magia del Motorsport in cui sai in quale posizione partirai, ma non in quale concluderai.
(Ah sì, anche Bautista e Razgatlioglu sono arrivati a podio, ma loro sono di casa)
La domenica del riscatto
Un Bautista in gran spolvero ha dato il via alla domenica della Superbike ad Assen. Con una vittoria alla Alvaro, con partenza a razzo e venti minuti di distacco da tutti? No, con una rimonta meravigliosa dalla settima posizione in griglia e un sorpasso sul compagno di squadra al penultimo giro! E quando sembrava certo che Remy Gardner riuscisse a centrare il primo podio in Superbike, ecco un errore dell’australiano che quasi regala la posizione ad Alex Lowes che non fa complimenti e si prende il terzo posto!
Ma non ha certamente dovuto aspettare molto Remy per riprovarci, visto che in Gara 2 il sogno è diventato realtà e l’#87 è riuscito a salirci davvero sul podio. Se per qualcuno un terzo posto potrebbe sembrare un contentino, soprattutto dopo aver assaggiato la prima posizione in gara, per Gardner ha lo stesso sapore della vittoria. Un anno complesso in MotoGP, due anni senza l’ebrezza di salire su quei gradini che per un pilota significano tanto, se non tutto. Remy ha dichiarato si sentirsi un “pilota scartato”, ma ha sempre mantenuto la fiducia in se stesso e alla fine è riuscito a dimostrare a tutti di che pasta è fatto. E ricordiamo che un certo Pedro Acosta già due anni fa ci aveva raccontato che cercava di imparare da Remy Gardner, soprattutto per quanto riguarda la tenuta mentale, un endorsment niente male, no?
La classifica WorldSBK dopo il Dutch Round
- Alvaro Bautista – 123 pnt
- Toprak Razgatlioglu – 117 pnt
- Nicolò Bulega – 109 pnt
- Alex Lowes – 93 pnt
- Andrea Locatelli / Andrea Iannone – 64 pnt