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Fanatec GT World Challenge: cosa è il BoP?





Il Fanatec GT World Challenge Europe è un campionato magnifico, il paradiso per ogni appassionato di gare per vetture a ruote coperte. Lo è per tante ragioni, ma quella che approfondiremo oggi riguarda la varietà di case costruttrici rappresentate: sei per le gare Sprint (5 appuntamenti dei dieci totali, con 2 gare da un’ora ciascuna) e ben nove per le gare Endurance (5 appuntamenti con gara singola, dalla durata di 3, 6 o 24 ore).

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© Mercedes-Benz Press Area

Le auto in pista hanno caratteristiche ben diverse l’una dall’altra, peculiarità che permettono all’appassionato di riconoscere una vettura dal solo rumore ancor prima che appaia in uscita della Tosa a Imola o dopo lo scollino del Raidillon di Spa.

Al via del campionato Endurance abbiamo (in rigoroso ordine alfabetico, non vogliamo fare torti a nessuno!): Aston Martin, Audi, Bentley, BMW, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Mercedes e Porsche.
Nella sprint mancano Aston Martin, Bentley e BMW,

Possiamo quindi identificare queste come principali (ovviamente non sono le sole) differenze tra le vetture:

  • Architettura del motore;
  • Aspirazione;
  • Posizione del motore;
  • Peso della vettura;
  • Geometrie del telaio.

Queste premesse sono doverose per introdurre il tema di questo articolo: cosa è il BoP?

BoP è un acronimo che sta per Balance of Performance (bilanciamento delle prestazioni) ed è un concetto che compare simultaneamente alla nascita della categoria GT3 nel 2005 e applicato nel primo campionato svoltosi nel 2006. Si tratta di un sistema ad handicap imposti dall’organizzazione del campionato, che permette ad auto appartenenti alla stessa categoria (nel nostro caso specifico, la categoria GT3), di avere prestazioni livellate nonostante le intrinseche differenze tecniche delle diverse auto in pista, allo scopo di garantire gare combattute e di non avere un unico dominatore.

Per portare un esempio concreto a quanto detto sopra, approfondiamo due filosofie completamente agli antipodi: la Mercedes AMG GT3, che è la macchina più pesante ma allo stesso tempo quella con più cavalli; e la Porsche 911 GT3 R, che è invece la macchina con meno cavalli ma anche la più leggera dell’intero lotto partenti.

L’efficacia del BoP ha però permesso a queste due vetture di essere in lotta per le primissime posizioni soprattutto alla 1000 km del Paul Ricard di quest’anno, con protagonisti Raffaele Marciello, meraviglioso interprete del gioiello di casa AMG e l’italianissima Porsche del team Dinamic Motorsport, con l’equipaggio capitanato dal nostro Matteo Cairoli. Solo uno sfortunato incidente per la 911 numero 54 li ha costretti ad un amaro ritiro.

Per “boppare” le auto del campionato, l’organizzatore agisce su alcuni parametri che vanno a limitare le prestazioni delle varie auto. Gli aspetti su cui si può agire sono:

  • Capacità del serbatoio: viene limitato il quantitativo di litri imbarcabili così da obbligare il team e il pilota a dover gestire il consumo carburante, limitando la performance globale dell’auto;
  • Aggiungere peso attraverso zavorre: maggior peso va ad agire negativamente su accelerazione, frenata, consumo gomme, consumo carburante e tenuta laterale dell’auto;
  • Flange che limitano il flusso d’aria in aspirazione: limitando l’afflusso di aria, il motore sviluppa meno cavalli;
  • Altezza minima della vettura da terra: varia il comportamento dinamico della vettura, aumentando beccheggio e rollio di base.

SRO, ovvero l’ente che gestisce il campionato Fanatec GT World Challenge, ha in carico anche questo compito. Il BoP viene inizialmente determinato dopo una sessione di test collettivi sul circuito Paul Ricard di Le Castellet, prima dell’inizio della stagione. In questo frangente SRO ha accesso ai dati telemetria delle singole auto (con sistemi direttamente gestiti da SRO) per poter imporre le limitazioni di base relative alle singole vetture da rispettare nel corso del campionato. Il BoP non è però fisso: se una vettura, nonostante questa prima fase, risulta comunque superiore, SRO ha la facoltà di “bopparla” prima delle gare al fine di ristabilire l’equità del campionato, aggiungendo peso, aumentando la flangia in aspirazione, diminuendo la capacità del serbatoio o alzando il corpo vettura

Siamo arrivati così ad una settimana dall’inizio dei programmi della gara più importante dell’anno per il Fanatec GT World Challenge, ovvero la mitica TotalEnergies 24 Hours of Spa.

Lo scorso anno la gara è stata vinta da una magistrale Ferrari 488 GT3 EVO #51 del team Iron Lynx guidata dal nostro Alessandro Pier Guidi, semplicemente impeccabile soprattutto nel diluvio, che ha preceduto l’Audi R8 GT3 #32 del blasonato team WRT partita addirittura dalla 55° posizione in griglia.

Chi avrà lavorato meglio in preparazione dell’evento dell’anno? Lo scopriremo nel tardo pomeriggio di domenica 31.





Tags : balance of performancebopgtwcgtwc 2022
Marco Gabriele Nesi

The author Marco Gabriele Nesi