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Daniel Abt vince l’ePrix più noioso del mondo: in Messico le Mahindra KO, i sorpassi quasi non ci sono





Prima vittoria per Daniel Abt (dopo la squalifica che gli aveva privato i punti iridati), ma l’azione in pista scarseggia. E la sua esultanza dipende soltanto dalle sfortune di Rosenqvist. Il pilota della Mahindra aveva firmato una performance ottima ma è stato appiedato da problemi tecnici.

© Audi Media Center
© Audi Media Center

Felix Rosenqvist parte dalla SuperPole, che ha conquistato nel pomeriggio rifilando 2 decimi a Da Costa. Nella fase finale erano arrivati anche Lynn, Turvey e Buemi. L’elvetico ha commesso un errore e per questo parte così indietro. Solo 7° il leader della classifica Jean-Eric Vergne, mentre scatta in coda al gruppo Lucas di Grassi per via di una penalità di 10 posizioni. Malissimo invece Filippi e Mortara, che recuperano posizioni solo grazie alle penalizzazioni altrui.

La partenza, tranquillissima, vede Felix Rosenqvist allungare sugli altri. Primo sorpasso piccante della gara al giro 5: lo realizza Vergne su Piquet e Da Costa, issandosi fino al 5° posto. Filippi subisce la prima sfortuna della giornata: un contatto con Engel che lo costringe a tagliare la chicane.

Il colpo di scena arriva al 15° giro: Rosenqvist è costretto a resettare la macchina e si blocca in pista. Scivola così fino alla diciannovesima posizione (penultimo): Turvey è in testa e Sebastien Buemi è in 2^ posizione. Può gioire Vergne, 4° nel pacchetto di mischia per il podio. Ma Rosenqvist continua ad aver problemi al 18°, per poi ripartire, e rifermarsi ancora al 19°. Al 20° rientra ai box e sale sulla seconda macchina.

Avvicinandosi la metà gara iniziano a risparmiare carica Piquet e Di Grassi. Prima di loro era stato Da Costa a navigare su batterie più alte. Iniziano i pit-stop con Bird, quasi tutti rientrano nel medesimo giro. Gli unici a ritardare la sosta sono per l’appunto Piquet e Di Grassi. Dalla girandola di soste ai box esce per primo Daniel Abt, con Vergne virtualmente 3° dietro Turvey. Poi il pilota inglese va lungo e si fa agguantare da Vergne, che prova ad appiccicarsi al suo posteriore ma non riesce a passarlo alla curva 1.

© Audi Media Center
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Al 28° giro Sebastien Buemi usa il FanBoost e sorpassa Vergne. Il gruppo per ora è molto sgranato ed è difficile che si realizzino dei duelli serrati. Al 35° giro Vergne viene sorpassato anche da Piquet, mentre Heidfeld ha subito lo stesso problema di Rosenqvist. Kevin Ceccon suggerisce in telecronaca Eurosport che questa difficoltà sia legata all’altitudine (elevata) dell’autodromo.

Bird ha perso posizioni a causa di un contatto con Nicolas Prost. Il francese riceve una penalità ma si ripete. La gara si stabilizza con la leadership di Daniel Abt, la presenza di Oliver Turvey in seconda piazza e uno scalpitante Sebastien Buemi ai margini del podio. A 5 giri dalla fine André Lotterer crolla in 15^ posizione: sconta un DT per unsafe release (che ha colpito un suo meccanico). Davanti il trio Turvey, Buemi e Piquet sembra sempre sul punto di esplodere ma poi rimane cristallizzato.

Consolida il suo vantaggio in classifica Jean-Eric Vergne (81 pt), approfittando della débâcle di Rosenqvist (69) e Bird (61). Scala 5 punti Buemi (52), si rimette in gioco Abt (6° a quota 37). Tira un sospiro di sollievo la Techeetah (99 pt), che allunga decisamente sulla Mahindra (90).

Una nota sulla telecronaca Eurosport, che chi scrive ha avuto modo di ascoltare per la prima volta soltanto oggi. Il duo di telecronisti (Paolo Allievi e Kevin Ceccon) non commette grandi errori ma è privo di ritmo, e a volte perde qualcosa per strada. Simpatica la voce di Ceccon, che ha l’unico vizio di «voler far notare» troppe cose al pubblico e al suo collega. Promossi, ma da risentire.





Tags : Daniel AbtFelix RosenqvistMexico ePrix
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.