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Dennis stravince il Mexico City E-Prix nel dominio dei motorizzati Porsche





Jake Dennis vince il Mexico City E-Prix, il primo della stagione e con le nuove Gen 3. Partito secondo, l’inglese della Andretti ha letteralmente dominato la gara, vincendo con quasi otto secondi di vantaggio su Wehrlein, in una doppietta di motorizzati Porsche. Terzo è giunto il poleman Lucas Di Grassi. Delusione Maserati, con Mortara ritirato.

FIA Formula E, Sam Bloxham

In qualifica la pole è stata ottenuta da Lucas Di Grassi, che ha battuto nella finale Jake Dennis, mentre alle loro spalle si è piazzata la sorpresa Jake Hughes. Al via i primi mantengono le loro posizioni, ma già nel primo giro Frijns, nelle retrovie, tampona Nato, ritirandosi e chiamando in pista la Safety Car. La vettura di sicurezza esce nel corso del sesto giro, ma già alla tornata successiva viene richiamata in causa, per via di un guasto al semiasse di Bird, che si pianta in mezzo alla pista. Stavolta la Safety rientra ai box al giro 10, e Dennis diventa più aggressivo nei confronti di Di Grassi, passando al comando nel corso del dodicesimo giro e iniziando a viaggiare ad un ritmo insostenibile per tutti. Intanto, Ticktum, sorprendentemente sesto, riceve un Drive Through per aver superato la potenza consentita, scivolando in fondo al gruppo.

Neanche la prima tornata di Attack Mode riesce a fermare Dennis, ma nel corso del diciottesimo giro il suo vantaggio viene annullato da un incidente nelle retrovie di Mortara: lo svizzero è uscito fuori di pista in curva 1, terminando così una gara molto al di sotto delle aspettative che lo vedeva in quindicesima posizione, tradendo quanto di buono la Maserati aveva fatto vedere nei test. Terza Safety della giornata, che esce prima del 21esimo giro, e alla ripartenza Dennis torna a spingere come un dannato. Forse, la Andretti ha deciso di portare in pista la nuova F1 invece di una Formula E. Al giro 25 Wehrlein decide di usare il secondo Attack Mode di giornata insieme a Lotterer, e la mossa per il pilota Porsche paga, perché quando al giro dopo Hughes usa la potenza extra questo viene beffato dal tedesco. Le vetture motorizzate Porsche oggi sembrano imprendibili, e al ventinovesimo passaggio Wehrlein passa anche Di Grassi e si invola, lasciando il brasiliano a difendere il podio.

Negli ultimi tredici giri, con anche il recupero di cinque per le tre neutralizzazioni, Di Grassi, in leggera crisi di energia, inizia a fare da tappo ad un gruppetto di tre macchine, composto da Hughes, Lotterer e Buemi. I quattro mettono in scena un bello spettacolo, ma l’esperienza di Di Grassi gli permette di difendersi dal debuttante Hughes, che non riesce mai veramente ad impensierirlo. Nel corso dell’ultimo giro, l’inglese si fa superare anche da Lotterer, che chiude così al quarto posto.

Vince quindi alla grande Jake Dennis, con la Andretti, che chiude davanti alla Porsche di Pascal Wehrlein. Entrambe le vetture sono motorizzate dalla casa tedesca, che sembra essere diventata la macchina da battere. Per Dennis questa è la quarta vittoria in carriera. Terzo è il vecchio lupo Di Grassi, al quarantunesimo podio in carriera, che è riuscito a difendersi alla grande nel finale. Chiudono a punti anche Lotterer, Hughes, perfetto all’esordio, Buemi, Da Costa, Evans, Cassidy e Vandoorne; il campione del mondo in carica chiude solo decimo un weekend molto difficile per la DS-Penske, che nonostante fossero i favoriti si sono beccati una bella doccia fredda.

In classifica piloti Dennis comanda quindi con 26 punti (ottiene anche il punto per il giro più veloce), davanti a Wehrlein e Di Grassi a 18 (il brasiliano ha preso i tre punti della pole), a Lotterer a 12 e a Hughes a 10. In classifica costruttori, la Andretti svetta con 38 punti, davanti alla Porsche a 24 e alla Mahindra con 18. Prossimo appuntamento tra due settimane con il Diriyah E-Prix.





Tags : Andretti AutosportFormula EJake DennisMexico City E-Prix
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.