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Analisi tecnica Mercedes: questa è la vera W14?





Mercedes ha presentato la W14 il 15 febbraio, un giorno dopo quella che dovrebbe essere una delle sue rivali per le vittorie: la Ferrari SF-23. Ma questa macchina quanto è simile a quella che correrà in Bahrain? Dobbiamo attenderci rivoluzioni come lo scorso anno? A detta del team principal Toto Wolffni“.

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© Steve Etherington for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd

Uno dei punti di forza dei team che ambiscono a lottare per il titolo, si sa, è quello di imparare dai propri errori e dalla Mercedes, squadra in grado di vincere otto mondiali costruttori consecutivi, non ci si aspetta niente di diverso. Ecco che quindi, dopo la cocente delusione dello scorso anno, il team sembra aver leggermente cambiato approccio per quanto riguarda la vettura, almeno secondo quanto dichiarato dal team principal Toto Wolff. A differenza del 2022 infatti la monoposto che è scesa in pista a Silverstone per il suo primo shakedown dovrebbe essere suppergiù la stessa che correrà in Bahrain. Questo perché lo scorso anno in casa Mercedes i primi giorni di test erano stati percepiti quasi come “inutili” dal momento che la prima versione della W13 non aveva niente a che fare con quella che poi ha partecipato al Mondiale di Formula 1 2022. Ecco che quindi quest’anno la priorità è diventata, sempre a detta di Wolff, studiare a fondo la versione base della W14 per poi portare innovazioni più importanti (per esempio nuovi sidepod) dopo le prime gare. Ci sarà da fidarsi? Nel dubbio, vediamo cosa ha svelato il team di Stoccarda.

Mercedes W14: è vero che il nero snellisce

Il nero snellisce, si sa. Ecco infatti che, dopo un 2022 durante il quale molte squadre hanno avuto problemi ad avvicinarsi al peso minimo consentito dal regolamento, il 2023 si è aperto con diversi team che hanno deciso di lasciare il carbonio a vista, risparmiando un po’ di peso della vernice. Mercedes ha voluto strafare dipingendo solo la parte superiore della nuova W14 e lasciando buona parte della vettura ignuda, con la pelle in bella vista. Nelle foto sottostanti si nota la differenza tra la parte verniciata, di un bel nero lucido, e quella senza vernice in cui si vedono le fibre di carbonio intrecciate.

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Sul muso si nota bene la parte nera verniciata e quella nera del carbonio | © Finn Pomeroy / Mercedes-Benz Group AG
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TeamViewer ha l’onore di stare sulla vernice mentre PETRONAS no, appiccicato sulla plastica (rinforzata con fibre di carbonio per fortuna) | © Finn Pomeroy / Mercedes-Benz Group AG

Anteriore: ala rivoluzionata e muso addolcito

L’ala anteriore della Mercedes W14 è stata completamente cambiata rispetto a quella dello scorso anno. I flap sono più carichi nella parte centrale sulla falsariga di quelli della Ferrari F1-75 del 2022 e inoltre gli elementi metallici che collegano la parte regolabile del flap con quella fissa sono più orientati verso l’esterno rispetto a quelli dello scorso anno. Pare evidente il tentativo di riposizionare il vortice generato da questi in modo che esso si integri con il nuovo fondo. Passando al muso invece si nota come quest’anno sia più tondeggiante e leggermente più stretto in modo da ridurre quanto più possibile il disturbo aerodinamico del flusso diretto verso il fondo e il corpo vettura.

© LAT Images / © Mercedes-Benz Group AG

Sospensione anteriore: rimane il push-rod ma si spostano cose

Lo schema sospensivo rimane push-rod come lo scorso anno. La novità principale è lo spostamento del tirante dello sterzo dalla parte alta, quindi allineato con il triangolo superiore, a quella bassa, allineato con il triangolo inferiore come sulla Haas VF-23 e sulla Ferrari SF-23. Grazie a questa modifica la scatola dello sterzo è collocata più in basso in modo tale da abbassare il baricentro della vettura. Dal punto di vista aerodinamico cambia leggermente l’utilizzo dell’elemento: sulla W13 si cercava di pescare aria pulita dalla parte alta per spingerla verso il fondo mentre sulla W14 probabilmente si cerca di riallineare il flusso della nuova ala anteriore che genera più upwash nella parte centrale.

Le sospensioni anteriori della W13: si nota il tirante dello sterzo vicino al triangolo superiore | © LAT Images for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd
Sulla Mercedes W14 il tirante dello sterzo è in basso, vicino al triangolo inferiore | © Finn Pomeroy for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd.

Fondo: l’essenziale è invisibile agli occhi

I cambiamenti più importanti, quelli che a detta degli ingegneri Mercedes dovrebbero aver aiutato il team a risolvere i problemi di porpoising, non si vedono perché sotto la vettura. Si può scorgere qualche cambiamento nell’ingresso del fondo, che sembra avere un bordo d’attacco più lineare rispetto alla Mercedes W13 e più simile alla Ferrari SF-23 di quest’anno.

L’ingresso del fondo della Mercedes W13, si nota un piccolo gradino | © LAT Images for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd
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Dalle immagini in 144p della Mercedes W14 il bordo d’attacco del fondo sembra più dritto | © Mercedes-Benz Group AG

I lati del fondo sembrano pressoché identici a quelli della vettura dello scorso anno. Forse anche troppo, chissà che in Bahrain non arrivi qualche sorpresa.

© Steve Etherington / © Mercedes-Benz Group AG

Corpo vettura Mercedes W14: quanti cambiamenti!

Le novità che più saltano agli occhi sono ovviamente le fiancate. Nonostante Mercedes non abbia abbandonato la filosofia a pance verticali dello scorso anno, il raffreddamento della monoposto pare sia stato rivisto. Tanto per cominciare l’ingresso delle pance non si va più ad allargare verso il basso, ma mantiene una sezione costante lungo l’asse verticale. Inoltre dietro l’attaccatura dell’halo sono comparse due vistose condutture che portano l’aria calda al retrotreno in modo tale da non disturbare i flussi lungo il corpo vettura. Sulla parte alta si notano anche due piccole feritoie utili a far uscire parte di questa aria calda nella parte superiore della macchina.

La Mercedes del 2022 | © LAT Images for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd

Le fiancate in generale sono più strette nella parte inferiore vicino all’ingresso delle pance e più larghe verso il posteriore, dando alla vettura una linea più uniforme.

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© Finn Pomeroy for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd.

Le nuove disposizioni potrebbero tradursi in un baricentro più alto, dato che la vettura è più voluminosa nella parte superiore del cofano motore, ma d’altro canto spostare i pesi verso il centro aiuta a ridurre l’inerzia della macchina nei cambi di direzione, conferendole maggiore agilità.

Feritoie nella parte superiore della vettura | © Mercedes-Benz Group AG
Le vistose protuberanze dietro l’halo | © Mercedes-Benz Group AG
© Mercedes-Benz Group AG

Posteriore a prima vista simile alla Mercedes 2022

Il retrotreno rimane simile alla vettura precedente: la sospensione posteriore mantiene lo schema pull-rod senza variazioni significative dei punti di attacco. L’ala mantiene il mono pilone nel quale è integrato il comando del DRS. Dati i maggiori ingombri nella parte centrale della vettura non c’è da sorprendersi se quest’anno vedremo sulla Mercedes W14 delle ali posteriori più svergolate rispetto allo scorso anno, in modo tale da adattare le varie sezioni dell’ala ai nuovi flussi della vettura.

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Le sospensioni posteriori| © Steve Etherington / Finn Pomeroy for Mercedes-Benz Grand Prix Ltd.
Da dietro gli sfoghi per l’aria calda appaiono in tutto il loro splendore | © Mercedes-Benz Group AG




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Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io