Situazione strana, quella che sta attraversando il FIA WEC. Il Mondiale Endurance, infatti, ultimamente sembra viaggiare a due velocità: da un lato c’è la la LMP1, la classe regina, quella in cui impietosamente si assiste a saluti frettolosi ed a fughe affrettate; dall’altro c’è la classe GTE, quella a ruote coperte, che sembra invece godere di nuova linfa vitale. Soprattutto ora che, assieme a Ford, Ferrari, Porsche e BMW, si prepara a scendere in pista, pensionando dopo anni di onorata carriera il modello precedente, la nuova arma di Aston Martin: la Vantage GTE.
Sviluppata in parallelo con il progetto stradale, la nuova arma della casa di Gaydon è stata realizzata sotto la guida di Dan Sayers, il Direttore Tecnico che già aveva plasmato la precedente V8 Vantage, un’auto in grado di conquistare 37 delle 51 vittorie del marchio alato nelle competizioni. A Banbury, la città dove ha la sede il reparto corse di Aston Martin, gli ingegneri inglesi hanno lavorato per mesi con l’obiettivo di rendere la nuova Vantage GTE più maneggevole e più affidabile. Le differenze più evidenti, rispetto alla sua parente stradale, si notano soprattutto a livello aerodinamico. All’anteriore, ad esempio, oltre allo splitter maggiorato spicca anche il nuovo paraurti, che ospita una calandra più ampia – con due prese d’aria ai lati – e che presenta alla base dei passaruota delle piccole scanalature pensate per ripulire i flussi incontrati frontalmente dalla vettura. E’ ugualmente quasi impossibile non notare le due enormi prese d’aria presenti sul cofano, che incastonano due piccoli condotti NACA posti nella parte centrale del powerdrome, ed il fondo piatto, che esce in maniera netta all’altezza delle portiere della vettura. Al posteriore spiccano invece l’enorme ala posteriore, il paraurti ridisegnato per non soffrire in maniera eccessiva le turbolenze generate dal rotolamento degli pneumatici posteriori e, soprattutto, il gigantesco estrattore, diventato ormai un marchio di fabbrica inconfondibile delle Vantage GTE degli ultimi anni. Rimaneggiati sono stati poi, in ossequio al regolamento tecnico del Mondiale Endurance, anche il telaio ed il V8 biturbo da 4.000 cc di derivazione Mercedes AMG, che però sicuramente nel corso dell’anno subirà ulteriori modifiche – soprattutto a livello di restrittori – per via del BOP.
Più che di rinnovamento si può quindi parlare di rivoluzione, ed i primi a comprenderne a fondo gli effetti sono stati i piloti. Tutti i driver ufficiali dell’Aston Martin hanno infatti partecipato allo sviluppo della nuova Vantage, e tutti si sono detti estremamente soddisfatti dal comportamento in pista della nuova vettura, immediatamente risultata più semplice da controllare, una volta portata al limite, rispetto al modello precedente. E che nessuno commetta l’errore di pensare che quelli dei piloti Aston siano giudizi pronunciati al termine di un breve shakedown: mentre infatti la Vantage stradale attendeva di vedere la luce, i prototipi della versione GTE si lanciavano ventre a terra sull’asfalto di varie piste del mondo, completando con successo una simulazione da 30 ore sul circuito spagnolo di Navarra, venendo messa alla frusta tra le curve di Sebring e percorrendo complessivamente la bellezza di 13.000 km tra le mani dei suoi piloti ufficiali, che finora rispondono ai nomi di Darren Turner, Jonny Adam, Nicki Thiim, Marco Sorensen e di Alex Lynn, vecchia conoscenza della GP2 e new entry del team.
“Progettare e realizzare la nuova vettura è stato un processo estremamente soddisfacente”, ha detto Dan Sayers, direttore tecnico del progetto. “Abbiamo collaborato a stretto contatto con il quartier generale della Aston Martin a Gaydon per sviluppare in parallelo la macchina da corsa e quella stradale, e crediamo di essere migliorati in tutte le zone della macchina“. “Il motorsport è fondamentale per il DNA di Aston Martin, ed il nostro impegno nel FIA WEC è più intenso che mai“ – ha aggiunto poi David King, presidente di Aston Martin – “Questa è un’epoca d’oro per le vetture GT, ed il lancio della nuova Vantage assicura che Aston Martin rimarrà in prima linea nel campionato endurance più bello del mondo. Il team ha conseguito successi importantissimi nel corso degli ultimi anni con la V8 Vantage uscente, e devo dire che non vedo l’ora di vedere la nuova auto in azione a SPA per poter continuare a scrivere la storia del motorsport!“.
Gli avversari, dunque, sono avvisati: Aston Martin non ha di certo rivoluzionato la propria auto solamente per partecipare…