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Il finale del GP di Abu Dhabi? Per John Watson la causa sono Netflix e Drive To Survive





Continua a fare parlare parecchio di sé il Gran Premio di Abu Dhabi 2021 di Formula 1. L’ultimo atto della passata stagione, la gara che ha deciso le sorti di un intero campionato nel corso del proprio ultimo giro, proprio non vuole saperne di svanire dai pensieri degli addetti ai lavori.

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© Kamran Jebreili – Pool / Getty Images

La conclusione della sfida tra Lewis Hamilton e Max Verstappen ha generato – e genera tuttora – discussioni tra i fan di tutto il mondo. I tifosi si sono spaccati in due distinte fazioni: chi crede che l’operato di Michael Masi & Co. sia stato regolare e giusto si contrappone a chi sostiene che l’esito del Mondiale sia stato indirizzato verso Milton Keynes a seguito di decisioni inique, antisportive e, soprattutto, volte solo e soltanto ad aumentare la spettacolarità delle ultime cruciali fasi della stagione.

Tra coloro che sostengono quest’ultima tesi figura, stando alle dichiarazioni rilasciate a RacingNews365.com, anche John Watson. L’ex pilota di Formula 1 britannico, che nell’arco della sua carriera ha disputato 152 GP vincendone cinque, non ha infatti dubbi in merito. E anzi, nella sua disamina individua anche in maniera piuttosto precisa cosa secondo lui avrebbe spinto il Circus a favorire lo show rispetto a tanti altri fattori.

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“Mi chiedo semplicemente che tipo di supporto daranno i team nel corso della prossima stagione a Micheal Masi visto e considerato come si è conclusa la stagione 2021” – esordisce Watson – “Potranno fare affidamento sulla sua capacità di giudizio? Lo si potrà mettere in discussione oppure no? Ogni volta che prenderà una decisione sarà contestato in pubblica piazza? Gli verrà detto ‘Hai fatto la scelta giusta?’, oppure ‘Questi sono i motivi per cui hai sbagliato a decidere così’? Perché in tal caso si sta utilizzando il metodo sbagliato!”. “È come se nel corso di una partita di calcio avessimo gli allenatori delle due squadre intenti a dialogare continuamente con l’arbitro” – prosegue il britannico – “È un atteggiamento da un lato totalmente insensato, e dall’altro in grado di prendersi gioco dell’autorità di quelle persone che sono state di proposito scelte per giudicare ciò che accade durante i 90’ di una partita o di un Gran Premio”.

“Credo che quanto successo sia una conseguenza dell’accesso consentito a Netflix e Drive To Survive. È come se questo si fosse tradotto in una sorta di ‘Atto di supporto’ a quelle che ormai sono considerate stelle” – incalza l’ex pilota McLaren, particolarmente critico nei confronti della recente tendenza a trasmettere dialoghi tra muretti box vari e Direzione Gara – “La FIA, i loro ufficiali, sono diventati parte di questo spettacolo. Non sono però lì per questo motivo, sono lì per giudicare! La loro funzione è questa, non svolgono determinati compiti per essere conosciuti, mostrati o simili”. “Dovrebbero sempre rimanere dietro le quinte, non dovrebbero in alcun momento essere riconosciute. Non è il loro lavoro, e non è di certo con questo scopo che sono state portate a ricoprire quella posizione”, conclude infine un infervorato Watson. Che forse esagera nell’addossare a Netflix la responsabilità di questa deriva verso una sempre maggiore spettacolarizzazione ma che, a modesta opinione di chi vi scrive, proprio tutti i torti non li ha.





Tags : Drive to Survivef1f1 2021f1 2022formula 1gp abu dhabijohn watsonNetflix
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow