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Horner: “la nuova Direttiva Tecnica non ha avuto alcun impatto su di noi”





Al termine del GP del Belgio, Christian Horner ha commentato la prestazione dominante della sua RB18, che ha chiuso la gara in prima posizione con Max Verstappen e in seconda con Sergio Perez, rifilando un grande distacco alla Ferrari di Carlos Sainz, che ha tagliato il traguardo in terza posizione. Il Team Principal della Red Bull ha sottolineato come le prestazioni della propria vettura non siano state influenzate dalla nuova Direttiva Tecnica, in vigore proprio da SPA, e ha evidenziato come Zandvoort rappresenterà una sfida diversa nel prossimo weekend.

Horner
© Rudy Carezzevoli / Getty Images / Red Bull Content Pool

Non può che essere soddisfatto e sorridente Christian Horner nelle interviste post-gara del GP del Belgio: la sua Red Bull ha messo in mostra un passo gara irraggiungibile per tutta la concorrenza, con Max Verstappen che ha vinto comodamente pur partendo dalla quattordicesima posizione in griglia, rifilando 27 secondi di distacco a Carlos Sainz, primo dei rivali e terzo alla bandiera a scacchi. «E’ stata una delle nostre più grandi performance» ha affermato Horner ai microfoni di Sky Sport. «Non mi aspettavo che Max vincesse questa gara e in particolare non mi aspettavo che sarebbe tornato davanti così velocemente, e anche Checo è stato lì. Giro più veloce e doppietta: non avrebbe potuto andare meglio di così per noi oggi».

La conversazione si sposta quindi sulla tanto discussa Direttiva Tecnica TD39: il nuovo regolamento in vigore dal GP del Belgio avrebbe dovuto, a detta di molti, riavvicinare la prestazioni di Mercedes a quelle di Red Bull e Ferrari, mentre quello che la pista ha mostrato è stato un netto dominio Red Bull nei confronti sia della scuderia tedesca che del Cavallino Rampante. Incalzato sulla questione, il Team Principal della Red Bull ha mostrato grande sicurezza: «So che altri hanno alzato la voce contro la nuova Direttiva Tecnica ma per noi onestamente non ha avuto alcun impatto su come lavoriamo sulla nostra macchina». E’ probabile che Horner faccia implicitamente riferimento a quanto dichiarato sia da Laurent Mekies che da Mattia Binotto prima della pausa estiva: entrambi hanno espresso giudizi ampiamente contrari all’introduzione delle nuove regole riguardanti l’altezza minima da terra delle vetture.

Successivamente, Horner ha così commentato cosa si aspetta dal prossimo weekend di gara, senza specificare se si aspetti o meno di ripetere la prestazione mostrata in Belgio: «Zandvoort sarà una sfida diversa, è una pista stretta e tortuosa, è molto più simile all’Ungheria. Ci sarà sicuramente tantissimo tifo olandese per Max». Infine ha voluto lodare tutta la squadra per l’ottimo lavoro svolto durante l’anno: «Devo dire che tutto il team, sia chi viene in pista sia chi lavora in fabbrica a Milton Keynes, ogni singolo uomo sta facendo la sua parte, e questo è quello che ci consente di avere la macchina e la performance che avevamo oggi. Il merito va a ogni membro della squadra».

Non scopriamo oggi quanto il Team Principal della Red Bull sia sicuro di sé, ma è certo che in questo caso le prestazioni della sua vettura gli danno pienamente ragione. La domanda che è naturale porsi ora è se i rivali, principalmente Ferrari ma anche Mercedes, riusciranno a tornare su alti livelli per competere con la RB18 nelle restanti 8 gare. Inoltre, sarà interessante capire se le prestazioni di questi due team, al di sotto delle aspettative a SPA, siano state un caso isolato o siano state in qualche modo influenzate dal nuovo regolamento. I back-to-back di Zandvoort e Monza forniranno sicuramente risposte a questi interrogativi.





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Mattia Pantiri

The author Mattia Pantiri

Classe 1997, seguo assiduamente la F1 dal 2010, ed essendo tifoso Ferrari potete immaginare il resto. Vivo a Leiden, in Olanda, dove sto facendo un dottorato in fisica. Scrivo da un anno e mezzo per Fuori Traiettoria, principalmente vi racconterò la Formula 1 e qualche volta anche la Indycar.