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Mazepin crea la fondazione “We Compete As One”: “Non c’è posto per la neutralità nello sport?”





Non ci sta affatto, Nikita Mazepin, ad abbandonare la Formula 1 senza combattere. Il russo, ormai ex portacolori della Haas, dopo essere stato appiedato proprio dal team statunitense a causa del deterioramento dei rapporti commerciali tra la scuderia a stelle e strisce e lo sponsor Uralkali ha deciso di non optare per il silenzio. 

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© Carl Bingham / LAT Images

Mazepin, infatti, in mattinata ha annunciato la creazione della fondazione “We Compete As One”. Il nome suona familiare, non è vero? Nata con l’obiettivo di supportare gli atleti russi e bielorussi che hanno perso l’opportunità di gareggiare in svariate categorie motoristiche a seguito delle reazioni generate dall’invasione russa in Ucraina, “We Compete As One” sarà economicamente supportata dalle risorse di Uralkali e avrà il compito di supportare – finanziariamente e non – tutti i piloti che non hanno più modo di correre in pista. 

“La decisione presa dalla Haas non si è basata su alcuna direttiva dell’autorità che governa lo sport, e non è stata neppure dettata da sanzioni emanate nei miei confronti o nei confronti di mio padre e della sua azienda” – tuona Mazepin – “Ovviamente non credo che quello che è accaduto sia giusto, ma qui la questione è più importante. Pongo una domanda: non c’è posto per la neutralità nello sport? Un atleta può avere il diritto di avere una propria opinione e di non esporla in pubblico? Può essere punito solamente per questo? O vogliamo che lo sport diventi un’altra piazza in cui dare vita a proteste e dibattiti?”. 

“Conosciamo tutti cosa accade nel caso in cui un Paese si rifiuti di far partecipare i propri atleti alle Olimpiadi per via di disaccordi politici” – prosegue il russo – “Negli anni ’80 un’intera generazione di atleti ha visto svanire i propri sogni e la possibilità di competere ai massimi livelli a causa di nazioni che hanno cominciato a boicottarsi a vicenda”. “Vogliamo che lo sport sia questo? Oppure vogliamo che sia un modo per unire le persone anche (o addirittura soprattutto) nei momenti più difficili? – incalza Mazepin – “L’esperienza che ho vissuto sulla mia pelle nei giorni scorsi mi ha portato a interrogarmi su tutto ciò”. “Tutti sappiamo che la carriera di un atleta non solo è breve, ma richiede anche anni di sacrifici prima di darti la possibilità di esprimerti ai massimi livelli. È devastante quando ti viene portata via quella ricompensa finale, e nessuno pensa a cosa succeda dopo quel momento a questi atleti. La fondazione si occuperà anche di questo” – continua a spiegare Mazeping, che continuerà a fare affidamento sui conti di di Uralkali (che dal canto suo ha chiesto alla Haas la restituzione dei fondi versati per la stagione 2022 nonché un risarcimento danni)“Inoltre, non credo assolutamente che la F1 per me sia un capitolo chiuso. Sono intenzionato a rimanere in condizioni tali da poter tornare a gareggiare, e sarò dunque pronto a cogliere qualsiasi occasione possa presentarmisi davanti. Non mi vedo assolutamente in altre categorie in questo momento”. 

Non prenderò parte ad altre serie o ad altre campionati, a partire da questo momento concentrerò tutti i miei sforzi sulla fondazione che ho creato. Ho apprezzato il fatto che alcuni miei colleghi come Perez, Bottas, Leclerc e Russell mi abbiano contattato, sono grato per il loro sostegno perché so che nel viaggio che li ha portati fino in F1 anche loro hanno rischiato di perdere il proprio posto”, ha infine concluso un Nikita Mazepin che non credeva probabilmente di dover trascorrere così i primi mesi della sua stagione 2022. 





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow