close
4 RuoteFormula ESu pista

Rompe tutto e vince uguale: Lucas Di Grassi riapre la Formula E tra SafetyCar e bandiere gialle





Rompe tutto e vince uguale: Lucas Di Grassi riapre la Formula E tra SafetyCar e bandiere gialle

Tutto e il contrario di tutto. L’ePrix di Città del Messico segna una svolta nella classifica con un finale thriller e un vincitore impensabile. Denso di contatti, componenti saltati in aria, pit-stop non allineati e Safety Car a manetta, questo ePrix ha sconvolto le carte in tavola.

Lucas Di Grassi ha portato a casa una vittoria del tutto inaspettata. Il carioca partiva 15°, dopo una sessione di qualifica terribile, e scontava una sosta ai box troppo anticipata per poter lasciar sperare in qualcosa di più. Ma il brasiliano si è riscattato con una rimonta straordinaria, non si è lasciato abbattere dagli inconvenienti e adesso ha soli cinque punti da Sebastien Buemi.

Il suo rivale svizzero partiva in settima piazza e stava perfezionando la sua solita rimonta quando è andato in testacoda e ha perso tutte le sue chances per questo ePrix. Una tegola davvero pesante sul leader della classifica, che aveva bisogno di aumentare il distacco ai danni del secondo visto che perderà alcune gare per le coincidenze con il WEC.

Peccato per Jean-Eric Vergne, che aveva tutte le carte in regola per vincere ma che ha avuto la sfortuna di trovare tra sé e Di Grassi un D’Ambrosio pronto a tutto pur di non farsi sorpassare. Opaca invece la prestazione di Esteban Gutierrez, al debutto in Formula E. Ma vediamo la cronaca nei dettagli.

Una precedente vittoria di Di Grassi

Alla partenza Vergne prova a sorpassare il poleman Turvey ma il britannico resiste e rispedisce il francese in sesta posizione. Gran confusione nelle posizioni di dietro, con Daniel Abt che subisce un incidente nel primo giro e Da Costa costretto a un’escursione. Sarrazin tampona Di Grassi e i due coinvolgono Nicolas Prost: tutti e tre sono costretti a rientrare ai box, compromettendo le loro gare. All’inizio del secondo giro entra in pista la Safety Car, che congela il gruppo.

La SC libera la muta dei piloti alla fine del quarto giro. Ma i gladiatori delle batterie al litio sono ben distanziati quando vien data bandiera verde. Il giro 5 comincia e continua senza scontri. Buemi intanto scala una posizione ai danni di Rosenqvist, dando ufficialmente inizio alla sua rimonta, e subito dopo sigla la migliore prestazione in gara.

Al nono giro vengono divulgati i vincitori del FanBoost: sono i due alfieri dell’Audi Abt, cioè Lucas Di Grassi e Daniel Abt, più proprio Sebastien Buemi. A sorpresa Esteban Gutierrez, che fino al giorno prima aveva guidato la classifica social, rimane escluso dalla vittoria del bonus.

Il primo colpo di scena esplode all’inizio del 13° giro: Oliver Turvey ha un clamoroso problema elettronico che lo costringe a fermarsi dopo la prima curva. Viene esposta la bandiera gialla, dai suoi team radio traspare frenesia e apprensione: il poleman si vede inchiodato mentre tutti lo sfilano e addirittura lo doppiano. Il suo dominio è azzerato e la sua eredità passa a José Maria Lopez. Al 17° giro Turvey si arrende e abbandona la macchina: rientra in pista la Safety Car. Subito dopo torna ai box Di Grassi, anticipando il pit-stop: in questo modo il carioca cerca una vettura nuova, vergine dai contatti che lo hanno coinvolto a inizio ePrix. Ma deve fare quasi due terzi di gara con la stessa batteria…

Il giro 19 restituisce la bandiera verde. La ripartenza non offre emozioni: Lopez si mette al sicuro da Heidfeld e prosegue tranquillo. Buemi firma un nuovo record in gara al 20° giro e mette nel mirino Sam Bird. Alle prime curve del 22° giro si accende un duello per la piazza d’onore tra Nick Heidfeld e Jean-Eric Vergne: ma il francese perde terreno e si fa agganciare da Bird, che porta con sé Buemi. Ma ormai si è fatto tardi e le batterie cominciano a raschiare il fondo. Il valzer dei pit-stop comincia alla 25^ tornata proprio con Jean-Eric Vergne. Gli altri però decidono di passare un altro giro sull’asfalto e attendono il 26° giro. Scatta un’ennesima bandiera gialla con Loic Duval che parcheggia la macchina a bordo pista, mentre Prost ritarda il cambio vettura di un giro (dopotutto ha sostituito l’alettone ai box e quindi ha consumato meno elettricità).

Daniel Abt in Messico

Il valzer dei pit-stop penalizza Sebastien Buemi, 10° dopo la sosta e con problemi di sottosterzo sulla nuova macchina (situazione che l’elvetico commenta con parolacce transalpine dal sapore internazionale). Nelle prime posizioni Vergne è riuscito a mettersi subito dietro Lopez, terzo in pista dietro Di Grassi e D’Ambrosio, che hanno però batterie più scariche. Il 29° giro riporta in pista la Safety Car per colpa di Duval, che però riesce a riprendere la gara con estrema lentezza. La vettura di sicurezza annulla il vantaggio del pilota brasiliano e riporta Lopez negli scarichi dei primi due.

Le macchine sono di nuovo libere dal 31° giro e impazza un vortice di duelli per le prime posizioni. Vergne prova subito a sorpassare Lopez ma viene respinto e rischia che Da Costa lo sorpassi. Il francese risponde saltando la curva e il pilota di Andretti protesta. Ma si zittisce subito quando la vettura perde potenza e riporta vento alla bandiera gialla. In contemporanea si abbatte un’altra tegola sull’Andretti che riceve un drive-through per Robin Frijns.

Il 34° giro scombina tutte le carte: Lopez prova a sorpassare D’Ambrosio ma va sullo sporco e va in testacoda. Praticamente identica la dinamica che butta fuori pista anche Sebastien Buemi, che cercava il sorpasso su Sam Bird sfruttando il FanBoost. A 10 giri dalla fine Di Grassi potrebbe vincere la corsa, anche perché Vergne è bloccato dietro D’Ambrosio e deve difendersi da Bird. Il francese prova a sorpassare con le unghie e con i denti, anche perché pure le Mahindra si sono aggiunte al gruppetto. D’Ambrosio sta facendo da tappo e fa schizzare la pressione alle stelle, con mezza griglia compattata in pochi metri.

Ma al 43° giro D’Ambrosio si arrende e il gruppo lo sbrana. La macchina lenta in caduta libera nelle retrovie porta scompiglio e alla zona dello stadio le Mahindra si schiantano a vicenda in un incidente spettacolare. Scatta così la seconda bandiera gialla e Lucas Di Grassi porta a casa un importante successo, che lo riporta a un tiro di schioppo in termini di punteggio dalla vetta di Sebastien Buemi. Secondo il povero Vergne, che perde il gradino più alto del podio solo perché bloccato da D’Ambrosio. Conclude il podio Sam Bird, mentre Buemi chiude fuori dai punti.

La Top 5 dell'ePrix di Città del Messico




Tags : Jean Eric VergneLucas Di GrassiMexico ePrix
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.