È una Mercedes protagonista quella che esce fuori dalle FP2 del GP del Canada a Montreal: George Russell e Andrea Kimi Antonelli concludono rispettivamente primo e terzo, mentre Lando Norris chiude in mezzo ai due.

Il pilota britannico ha concluso la seconda sessione di libere con un tempo di 1:12.123, appena 28 millesimi meglio del connazionale della McLaren. La particolarità del tempo di Russell è stata però l’aver effettuato il giro buono con la gomma media, la C5: nell’ultimo trittico di gare la vettura di Brackley ha sofferto particolarmente le gomme più morbide della gamma, le C6, e forse potrebbe ripetere quanto fatto a Imola di usare le gialle in qualifica.
Norris ha chiuso alla fine al secondo posto, ma nella prima fase delle FP2 era sembrato, così come il suo compagno Oscar Piastri (6°), abbastanza in difficoltà con la vettura, soprattutto nell’inserimento dell’ultima chicane. L’attuale title contender chiude comunque davanti ad un buon Antonelli, staccato di 288 millesimi dal compagno di team.
Tra le due Mclaren, oltre al pilota italiano, ci sono anche Albon (anche lui con la gomma media) e Alonso, mentre chiudono la top 10 Sainz (che insieme al compagno di squadra conferma il buono stato di forma della Williams), Hamilton, Verstappen e Lawson.
Fino alla sedicesima posizione sono tutti racchiusi in un secondo: vi rientrano anche Hadjar, Gasly, Bortoleto, Hulkenberg, Tsunoda e Bearman. Chiudono la lista dei tempi Ocon e Colapinto, mentre non hanno fatto segnare tempi il padrone di casa Stroll e Leclerc: il primo, per aver toccato le barriere, danneggiando la sospensione anteriore sinistra e parcheggiando la monoposto al di là della via di fuga del tornantino; il secondo non è invece proprio sceso in pista, avendo dovuto sostituire il telaio a causa dell’incidente nelle FP1.
Per quanto riguarda i passi gara, al termine delle FP2 emerge un certo equilibrio tra Mercedes e McLaren, che, così come lo scorso anno, sembrano essere le due vetture favorite per il GP del Canada (sebbene poi vinse Verstappen). La chiave della corsa sarà comunque l’usura delle gomme, che con coperture così morbide sarà comunque un tema cruciale.
