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Formula 1

F1, FP2 Giappone: ancora Verstappen davanti alle Ferrari e Norris





Max Verstappen ha chiuso anche le FP2 del GP del Giappone davanti a tutti come fatto nelle FP1. Dietro l’olandese le due Ferrari di Leclerc e Sainz inframezzate dalla McLaren di Lando Norris. In difficoltà il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.

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Flow viz sul posteriore della Red Bull per studiare i flussi con il nuovo fondo | © Clive Mason/Getty Images / Getty Images / Red Bull Content Pool

Nel corso delle FP2 del GP del Giappone molti team hanno usato le gomme C2 sperimentali portate da Pirelli per le FP2 e le FP1 effettuate nella notte italiana. Questa mescola dovrebbe garantire un grip più vicino a quello delle C3 rispetto alla C2 attuale in modo da distanziare meglio le mescole. Per quanto riguarda l’azione in pista, Max Verstappen ha ribadito ancora una volta che sarà lui il pilota da battere a Suzuka. Nelle simulazioni di qualifica l’olandese ha fermato il cronometro sull’1:30.688, un tempo di 320 millesimi più rapido di quello di Charles Leclerc in seconda posizione. Anche nelle simulazioni di passo gara Verstappen ha tenuto un ritmo insostenibile per tutti gli altri, segno che probabilmente il weekend di Singapore rappresenta un’eccezione in una stagione dominata dall’inizio alla fine. Sergio Perez con l’altra Red Bull invece è apparso ancora in difficoltà: il messicano ha chiuso nono a 1.022 secondi dal compagno di squadra nonostante montasse anche lui il nuovo fondo portato dalla Red Bull, al contrario delle FP1 dove aveva la vecchia specifica ed era staccato di 1.4 secondi da Verstappen.

Le Ferrari hanno effettuato delle buone simulazioni di qualifica piazzando i due piloti in seconda e quarta posizione come nelle FP1, questa volta però con Charles Leclerc in seconda posizione a 320 millesimi dalla vetta e Carlos Sainz in quarta a 459 millesimi. Nella simulazione di passo gara le Ferrari hanno però mostrato un degrado più alto rispetto a quello di Verstappen. Lando Norris si è inserito di nuovo tra le due Ferrari chiudendo in terza posizione a 0.464 s da Verstappen mentre Piastri, più in difficoltà con la macchina, ha chiuso ottavo a 0.974 s dal tempo più rapido. Per quanto riguarda il passo gara la McLaren ha girato su tempi simili a quelli della Ferrari.

Le due Mercedes di Russell e Hamilton hanno chiuso in quinta e undicesima posizione staccati rispettivamente di 0.640 s e 1.141 s da Verstappen. Il sette volte campione del mondo è apparso particolarmente in difficoltà col posteriore, tanto che ha voluto effettuare una simulazione di qualifica aggiuntiva utilizzando un altro treno di gomme soft nuove, ma con scarsi risultati. Hamilton era apparso più in difficoltà rispetto a Russell anche nelle prove libere e qualifiche di Singapore, salvo poi far vedere un passo gara a livello, se non migliore rispetto a quello del compagno di squadra. La Mercedes in ogni caso sembra avere parecchie più difficoltà sul giro secco rispetto al passo gara. Rimanendo tra i motorizzati Mercedes, Aston Martin ha fatto vedere buone prestazioni su una pista dove il carico aerodinamico conta parecchio piazzando Alonso sesto a 804 millesimi da Verstappen e Stroll undicesimo a 1.083 s dalla vetta. In Williams invece Albon continua ad infliggere distacchi abissali al povero Sargeant: settimo a 0.867 s da Verstappen l’anglo-thailandese, ultimo a 1.632 s dalla vetta lo statunitense. Sargeant che tra l’altro ha fatto segnare il parziale record nell’ultimo settore, ma ha perso un’eternità nel primo, segno di un assetto forse troppo scarico.

Tra i team di seconda fascia l’Alfa Romeo è quello apparso più in forma con Bottas in decima posizione a 1.051 s dalla vetta e Zhou in sedicesima a 1.477 s nelle simulazioni di qualifica e con un passo accettabile anche nelle simulazioni di gara. I due pilota Alpine sono apparsi in difficoltà: Ocon ha chiuso dodicesimo a 1.106 s dal tempo più veloce e Gasly addirittura diciannovesimo a 1.491 s. Il #10 ha addirittura concluso la sessione contro le barriere in curva 9 a due minuti dal termine della sessione. Il pilota Alpine ha bloccato l’anteriore destra in ingresso ed è andato lungo, arrivando a colpire le barriere a una velocità molto bassa che però ha strappato via i braccetti delle sospensioni.

Gasly fa amicizia col muro

Le restanti posizioni in classifica sono state occupate dalle due Haas di Hulkenberg (13°, +1.109 s) e Magnussen (17°, +1.481 s) e dalle due AlphaTauri di Lawson (15°, +1.453 s) e Tsunoda (18°, +1.490 s).

In basso la classifica dei tempi delle FP2 del GP del Giappone.

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© F1




Tags : f1f1 2023fp2gp giapponered bullverstappen
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io