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Formula 1

F1, Russell e Stroll critici dopo il GP del Qatar: “Stavamo per svenire in macchina durante la gara”





George Russell e Lance Stroll hanno descritto le condizioni estreme che hanno dovuto affrontare durante il GP del Qatar di F1, durante il quale hanno rischiato di svenire. I due piloti hanno dichiarato di aver corso il rischio di svenire in macchina a causa del caldo estremo unito alle alte forze G laterali a cui erano sottoposti.

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Lance Stroll durante le interviste post gara | © F1 / FOM

Il GP del Qatar è stato uno dei Gran Premi più fisicamente logoranti della carriera per molti piloti. Dopo essere scesi dalla macchina ed essersi ripresi George Russell e Lance Stroll, ancora visibilmente provati, hanno descritto le difficoltà affrontate durante la gara. Il pilota inglese della Mercedes, che è stato inquadrato mentre metteva le braccia fuori dall’abitacolo e mentre apriva la visiera sul rettilineo principale per prendere un po’ d’aria “fresca”, ha affermato di aver avuto difficoltà già a partire dal ventesimo giro: “Mi sono sentito male, a un certo punto stavo per svenire. Mi stavo veramente surriscaldando. Faccio molti allenamenti in sauna per adattarmi al calore. Le persone che vanno in sauna quando raggiungono il limite vogliono uscire perché il corpo non ce la fa più a sopportare il calore. Ecco, è così che mi sono sentito a partire dal ventesimo giro. Stavo contando i giri che rimanevano, sentivo formicolio lungo il corpo e il tutto è stato una sfida veramente veramente intensa da affrontare. So che anche molti altri piloti hanno faticato. Questo fa parte della sfida: ora ne sorrido, ma in gara non era per niente divertente.

Anche Lance Stroll durante le interviste rilasciate ai microfoni della F1 ha affermato di aver rischiato di svenire durante il GP di Qatar di F1, descrivendo sensazioni simili a quelle provate dal collega britannico. Il canadese ha inoltre lanciato anche qualche critica alla gestione dei track limits: “Ero nono al traguardo, poi con le penalità ho perso questi due punti, ma chissenefrega. Voglio dire, era così difficile: hanno dipinto dei cordoli sul tracciato, non si riesce a vedere la pista, sei stordito, fuori è buio e stai svenendo. Con la pressione del sangue bassa stai quasi svenendo in macchina e mi danno penalità per track limits: è una presa in giro“. Il canadese ha spiegato meglio il punto in un’altra intervista rilasciata ai microfoni di Sky sports: “Nelle curve ad alta velocità con alte forze G la pressione del sangue scendeva e stavo per svenire. Oltretutto i cordoli erano dipinti perché loro [la FIA e Pirelli] erano preoccupati per le forature a causa di queste curve ad alta velocità. Dipingendo i cordoli hanno fatto il circuito ancora più stretto e l’unico riferimento che hai per rimanere dentro i limiti della pista è la vista, ma negli ultimo 20/25 giri non si vedeva molto: la vista si annebbiava mentre percorrevo quelle curve. È veramente un peccato che in una gara così dura siamo arrivati solo undicesimi perché al traguardo eravamo noni dopo essere partiti dal diciassettesimo posto e la macchina si comportava bene oggi. Mi sembrava che avessimo un buon passo, una buona gara, ma è stata durissima“.





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Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io