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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP di Abu Dhabi





Con il Gran Premio di Abu Dhabi cala il tramonto su una stagione 2020 del Mondiale di Formula 1 che ha regalato non poche emozioni e colpi di scena. Per l’ultima volta quest’anno, andiamo alla scoperta delle ultime 10 cose che nessuno vi ha mai detto!

10 cose
© LAT Images

Sul circuito di Yas Marina, teatro dell’ultima gara stagionale, Lewis Hamilton torna a calcare l’asfalto dopo l’assenza forzata di Shakir. Visto il disastro accaduto ai box nelle fasi finali dell’ultimo GP, il campione inglese si è preoccupato di verificare che sulla sua W11 fossero montate le gomme corrette; subito la squadra lo ha rassicurato dicendogli che le gomme fossero quelle giuste e informandolo di aver trovato una soluzione tecnica nel caso accadesse nuovamente un inconveniente simile, soluzione che prevede l’utilizzo delle sole parti metalliche che compongono le ruote mentre contemporaneamente si cercano le coperture giuste: insomma, se non trovi gli pneumatici, allora cerchi.

Dopo il successo sfiorato, il grande deluso Russell è tornato a sedersi nell’abitacolo della sua Williams le cui vetture, ultime solitarie in classifica, ricordano un po’ quella cosa che tanto è utile nella luminosa Abu Dhabi: lente da soleL’ultimo Gran Premio del 2020 è quindi in partenza tra poche ore, anticipato (come ormai da qualche tempo a questa parte) dalle 10 cose che nessuno vi ha mai detto a riguardo. Vi ringrazio, dunque, cari lettori, e vi chiedo venia per tutte le pessime freddure con cui vi abbiamo accompagnato durante il corso di questa stagione.
Per l’ultima volta del 2020, ecco a voi le 10 cose che nessuno vi ha mai detto, dedicate oggi al GP di Abu Dhabi!

  1. Quello che sorge presso il Ferrari World a pochi passi dal circuito è il rollercoaster più veloce del mondo, titolo perso solo quella volta in cui Luca Badoer ci ha fatto un giro;
  2. Nei giorni successivi al GP vi si tengono alcune giornate di test: il giorno individuato per le prove sulle nuove gomme 2021 è il mescoledí;
  3. Il vero nome del paese in cui si corre è Mirati Arabi, di cui gli E-mirati costituiscono la controparte elettrica;
  4. La Williams, sponsorizzata da Lavazza, per problemi alla power-unit è stata costretta a cambiare miscela scegliendo quella arabica;
  5. Per “Acqua di Rose” non si intende quella di cui era circondata la protagonista di Titanic alla fine del film;
  6. La Mercedes W11 possiede linee molto femminili, ed è per questo che ad Abu Dhabi è velo-c’è;
  7. Le parti ibride delle vetture sono qui alimentate grazie ad alcuni elementi tecnici composti da frutti tipici sistemati in serie: le datterie;
  8. L’ultimo settore della pista, che gira attorno a yacht di lusso e hotel frequentati da ricchi sovrani della zona, lo rende talmente raffinato da trasformarlo una scheiccheria;
  9. Quello di Abu Dhabi è uno dei due circuiti, assieme a quello di Dubai, che sorgono negli Emirati. Data la loro bruttura, possiamo dire che nel disegnare i circuiti Arabi, il progettista abbia dato i numeri;
  10. I teams hanno scelto, solo per questo GP, del personale specializzato della zona per lavorare sulle vetture ai box. Stiamo parlando dei Mecca nici.




Tags : 10 cosef1f1 2020formula 1gp abu dhabiyas marina
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.