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Nelle FP2 del GP del Bahrain ci sono 15 piloti in un secondo. Verstappen 1°, Sainz 4°





15 piloti racchiusi in un secondo. In attesa che chi di dovere decida di gettare davvero la maschera – ammesso e non concesso che qualcuno ne stia ancora indossando una -, il dato che emerge dalle FP2 del Gran Premio del Bahrain è quello che racconta di una griglia della Formula 1 tremendamente più compatta rispetto a quella degli anni passati.

© Lars Baron / Getty Images
© Lars Baron / Getty Images

Davanti a tutti, così come nelle FP1 del mattino, c’è Max Verstappen. Il #33 della Red Bull continua a confermare il proprio stato di grazia mettendo a segno un 1’30″847 che gli consente, per soli 95 millesimi, di stare davanti a quello che finora è un velocissimo Lando Norris. L’inglese della McLaren, scuderia che con la MCL35M sembra avere compiuto un enorme balzo in avanti rispetto alla passata stagione, chiude al 2° posto rifilando quasi un decimo e mezzo a Lewis Hamilton, comunque e tornato davanti al proprio compagno di team al volante di una Mercedes W12 che sul giro secco – e soprattutto con le Pirelli C3 – pare avere risolto gran parte dei propri recenti problemi. Alle spalle dell’inglese e a 280 millesimi dalla vetta c’è un ottimo Carlos Sainz, che issa la sua Ferrari ai piedi del podio al termine delle FP2: lo spagnolo, molto costante anche nella simulazione di passo gara, ha sfruttato benissimo il suo treno di Soft riuscendo così a mettersi dietro sia Valtteri Bottas che Daniel Ricciardo, con quest’ultimo che lima il proprio ritardo nei confronti di Norris ma che – per il momento – continua a restargli dietro.

Straordinario è Yuki Tsunoda, che questa volta non ha bisogno del DRS aperto un po’ ovunque per mettere a segno un’ottima prestazione. Il rookie del Sol Levante precede tanto Lance Stroll (con la prima delle Aston Martin) quanto il compagno di squadra Pierre Gasly: il francese, che potrebbe avere il suo bel daffare per tenere a bada il piccolo giapponese, chiude le proprie FP2 in 9^ posizione davanti a Sergio Perez. Il messicano ha chiuso questa volta distante da Verstappen, ma c’è da dire che non sembra avere utilizzato al meglio il treno di Pirelli C4, la mescola con cui tutti i piloti hanno messo a segno la migliore prestazione del pomeriggio.

Appena fuori dai primi dieci e leggermente in risalita rispetto alle prestazioni della mattinata c’è Esteban Ocon, che con la Alpine si mette davanti a Charles Leclerc: il #16 della Ferrari ha abortito il proprio tentativo di giro veloce a seguito di un errore, e ha dunque pagato un distacco dalla vetta di 765 millesimi senza però avere effettivamente concluso la propria simulazione di qualifica. 13^ piazza per Antonio Giovinazzi, che si tiene dietro un trittico di ex ferraristi composto da Sebastian Vettel, Fernando Alonso e Kimi Raikkonen: il #5 ha commesso un errore all’ultima curva del proprio giro veloce, l’asturiano non sembra trovarsi ancora a proprio agio con la A521 e il finlandese si è reso protagonista di un lieve incidente in uscita di Curva 2, lì dove la sua Alfa Romeo Racing si è intraversata finendo per rompere l’ala anteriore contro le barriere. 17° è George Russell, mentre 18° è Mick Schumacher: il #47, nella sua personalissima lotta nelle retrovie, con la Haas VF-21 riesce a tenersi dietro non solo Nikita Mazepin (ultimo a 2″6 dalla vetta) ma anche Nicholas Latifi, che con la Williams non riesce ad andare oltre la 19^ posizione. 

Per quanto riguarda il passo gara, la voce grossa sembrano essere in grado di farla soprattutto Max Verstappen e Lewis Hamilton. Gli alfieri di Red Bull e Mercedes hanno messo in mostra un buon ritmo nello striminzito long run a cui la singola ora di FP2 ha costretto i team, mentre un po’ più di fatica l’hanno fatta tanto Sergio Perez quanto Valtteri Bottas (che ha addirittura definito “inguidabile” la sua W12). Note positive arrivano anche da Casa Ferrari, perché Sainz si difende bene riuscendo sostanzialmente a dimezzare il distacco medio che la SF1000 pativa nei confronti della W11, e anche da Casa AlphaTauri: Gasly e Tsunoda riescono infatti a essere molto efficaci anche nei long run, con una AT02 che tiene – e bene – il passo di McLaren, altra monoposto da tenere decisamente sotto controllo in vista della gara di domenica.

Ecco la classifica completa al termine delle FP2:

fp2




Tags : f1f1 2021formula 1fp2fp2 gp bahraingp bahrain
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow