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Info, orari e record: guida al GP del Canada di F1





25 punti. E’ questo il distacco che separa Sebastian Vettel e Lewis Hamilton alla vigilia del settimo appuntamento della stagione 2017 di F1. Gli alfieri di Ferrari e Mercedes, assieme agli altri protagonisti del Circus, dopo una pausa di due settimane sono pronti per tornare nuovamente in pista, nel suggestivo scenario del circuito “Gilles Villeneuve” di Montreal, in Canada.

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© Sutton Images

Un tracciato che ha esordito nel calendario della Formula 1 nell’ormai lontano 1978, ma che ha ricevuto la sua iconica denominazione solamente a seguito dell’incidente mortale che, a Zolder, coinvolse l'”Aviatore”. Escluso dal mondiale nel 1987 a causa di motivi economici, fece il suo ritorno nel Circus già a partire dal 1988 per poi non abbandonare più la F1. Sono anni quindi che i piloti della massima competizione automobilistica del mondo si sfidano lungo le 14 curve del “Gilles Villeneuve”, delle quali 8 sono a destra e 6 a sinistra. Non è certo una pista tortuosa quella di Montreal, ma non per questo è una delle più brevi del mondiale: un giro di pista è lungo infatti 4,361 km, ed al termine delle 70 tornate previste i piloti avranno coperto una distanza complessiva di 305,270 km.

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Grazie al suo layout, fatto di lunghi rettilinei e brusche decelerazioni dalle alte velocità, il tracciato canadese è piuttosto stressante dal punto di vista meccanico. I piloti viaggiano infatti con l’acceleratore completamente pigiato per il 60% del tempo sul giro – con un consumo medio di carburante che nel 2016 è stato di 1,50 kg/giro -, raggiungendo al termine del lunghissimo rettilineo che porta alla Curva 13 velocità nell’ordine dei 340 km/h. Non troppe sono state le cambiate mediamente registrate ad ogni passaggio nel corso dell’edizione 2016 (58), mentre piuttosto sollecitati sono i freni, messi duramente alla prova dalle brusche decelerazioni dalle alte velocità: la staccata più violenta – che è quella di Curva 13 – sottopone i piloti ad una decelerazione pari a 5,6 G, e nonostante solamente il 17% del tempo sul giro venga trascorso con il pedale del freno completamente pigiato, Brembo classifica “Hard” questo circuito per via della difficoltà che l’impianto frenante ha a raffreddarsi a dovere tra una staccata e l’altra. La forza G più elevata in curva, invece, i piloti la subiscono in Curva 5, quando sono sottoposti ad un’accelerazione pari a 3,4 G per 2″.

Saranno poi due le zone DRS, con la prima area di utilizzo dell’ala mobile che sarà sul lungo rettilineo che porta a Curva 13 e la seconda che invece verrà posizionata sul rettifilo di partenza / arrivo. Unico sarà però il Detection Point, posto poco dopo l’uscita di Curva 9: ciò vuol dire che chi subirà il sorpasso durante il lungo rettilineo prima della chicane non potrà cercare di restituire immediatamente il favore una volta uscito indenne dal passaggio vicino al “Muro dei Campioni”. Grazie comunque a questa doppia zona di utilizzo dell’ala mobile, nell’edizione 2016 sono stati portati a termine 27 sorpassi.

Per 21 volte nel corso della sua storia in Canada ha vinto il pilota che partiva dalla Pole, mentre il driver che si era posizionato più indietro in griglia per poi trionfare era scattato dalla decima casella. Vista poi la vicinanza dei muretti, come a Montecarlo è superiore al 50% (52) la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car.

Il più veloce in prova, sul “Gilles Villeneuve”, è stato Ralf Schumacher, che con la sua Williams FW26 nel 2004 fermò il cronometro sull’1’12″275, mentre il fratello Michael detiene il record sulla distanza, con l’edizione 2004 conclusa in 1 H 28’24″803 a bordo della sua Ferrari F2004. Il più rapido in gara, invece, è stato Rubens Barrichello, che sempre nel 2004 e su Ferrari F2004 chiuse un giro in 1’13″622.

Nel 2016 a trionfare fu Lewis Hamilton, che andò a precedere al traguardo Sebastian Vettel e Valtteri Bottas, con l’allora leader del mondiale Nico Rosberg che, in preda ad un momento di difficoltà, non andò oltre il 5° posto alle spalle di Max Verstappen.

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Il circuito canadese, dal punto di vista delle gomme, non è uno dei più stressanti. Ecco perché la Pirelli, in previsione di uno scarso degrado, ha messo a disposizione dei piloti – oltre alle Intermedie ed alle FullWet – le tre mescole più morbide della gamma, ovvero la Soft, la SuperSoft e la UltraSoft, con i piloti che come sempre hanno preferito optare per numerosi treni della gomma “Fucsia” in luogo della “Rossa” o della “Gialla”. Pirelli descrive il circuito di Montreal come una delle piste dove gli pneumatici, più che essere sottoposti a delle forze laterali, sono oggetto di sollecitazioni longitudinali per via delle tante accelerazioni e decelerazioni in sequenza, aggiungendo inoltre che le condizioni del tracciato – che è un semi-permanente – saranno destinate ad evolversi rapidamente nel corso del weekend. Le pressioni minime imposte alla partenza, per quel che riguarda le gomme slick, saranno di 20 psi all’anteriore e di 18,5 psi al posteriore. Le previsioni meteo parlano poi di possibilità di pioggia solamente per il venerdì, mentre sabato e domenica il tempo dovrebbe essere più clemente, con temperature nell’ordine dei 26°.

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Il GP del Canada tornerà ad essere una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre la Rai trasmetterà il weekend in differita. Ecco tutti gli orari del weekend:

Venerdì 9 giugno

  • 16:00 – 17:30 -> FP1 | diretta SKY / differita su RaiSport a partire dalle 22:40
  • 20:00 – 21:30 -> FP2 | diretta SKY / differita su RaiSport a partire dalle 00:40

Sabato 10 giugno

  • 16:00 – 17:00 -> FP3 | diretta SKY / differita su RaiSport 2 a partire dalle 20:00
  • 19:00 -> Qualifiche | diretta SKY / differita su Rai2 a partire dalle 23:30

Domenica 11 giugno

  • 20:00 -> GP Canada | diretta SKY / differita su Rai2 a partire dalle 23:30

Ecco infine la classifica piloti aggiornata al GP di Monaco:

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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow