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Giuliano Salvi, manager Ferrari: “Errori di comunicazione, previsioni meteo sbagliate”





Ieri sera, dopo la 6 Ore di Imola che ha visto le tre 499P capitolare a causa di una strategia completamente sbagliata, abbiamo partecipato all’incontro tra Ferrari e i giornalisti. Il debriefing, tenuto dal sempre disponibile Giuliano Salvi che già avevamo incontrato in precedenza, ha cercato di dare una prima spiegazione della disfatta rossa.

Giuliano Salvi: “Inizio io direttamente, con la domanda che mi volete fare tutti, cioè perché siamo rimasti in pista. Dunque, le informazioni che avevamo, che ovviamente si son rivelate sbagliate, erano che il meteo sarebbe stato solo temporaneo, con i piloti a cui sembrava che, tranne per alcuni secondi critici, si potesse gestire, così ci han detto. La cosa non è finita bene, al momento dobbiamo rivedere cos’è successo nella catena di comunicazione, chiaramente è stato un errore, non posso commentarlo diversamente, perché ovviamente non possiamo dire che è stata una buona chiamata. Dobbiamo rivederla, lo scenario era sbagliato, la nostra idea non è di andare a puntare il dito su un colpevole, o qualche elemento esterno, siamo lo stesso gruppo che ha vinto Le Mans l’anno scorso. Là siamo stati hero, qua siamo zero. Cercheremo di mettere insieme tutti i dati e capire, perché ora non è chiaro. Avremmo dovuto differenziare la strategia con le macchine, abbiamo provato a impostarlo ma alla fine non l’abbiamo fatto, dobbiamo rivedere nei dettagli le procedure.”

“Comunque è un doppio errore. Perché avete mal interpretato il meteo e in più non avete differenziato le strategie.”

Salvi: “Beh, in un certo senso. Allora, riguardo alla prima domanda: è chiaro. Sulla seconda, dobbiamo capire perché lo split di strategie non ha funzionato. Al momento non posso dirtelo perché voglio prima revisionare le comunicazioni. Al momento non c’è stato tempo, probabilmente prima di Spa ci faremo un’idea. Ovviamente già domani sera sapremo cos’è successo. Cerchiamo di prendere il positivo da questa giornata, non che basti questo. Ma la macchina almeno non era come in Qatar dove non eravamo competitivi, abbiamo lavorato sull’auto che, specialmente sull’asciutto, si stava comportando molto bene. Dobbiamo costruire da questo, perché forse abbiamo overperformato l’anno scorso, ad esempio vincendo Le Mans, ma in verità siamo sempre lo stesso team giovane, qualche volta shit happens, e questo è di sicuro un giorno di merda. La cosa peggiore, secondo me e tutti noi, è che ci sentiamo davvero davvero dispiaciuti per tutti i tifosi, per tutta la nostra gente che era a Imola sulle tribune, e questa è una cosa che mi fa sentire davvero male, e tutte le persone qua stanno così, ho visto gente piangere. Ci vergogniamo e ci scusiamo con tutte le persone che sono venute qua per tifarci. Dobbiamo fare un lavoro migliore. Come abbiamo fatto vedere l’anno scorso possiamo fare meglio.”

“Quando il circuito si stava asciugando avete aspettato di più degli altri”

Salvi: “Penso che il ritorno alle slick lo abbiamo fatto bene, il crossover era corretto. Si vede anche perché alla fine abbiamo recuperato posizioni, avete visto alla fine poi con Toyota. Su questo aspetto abbiamo fatto bene. Sul resto abbiamo sbagliato, è palese. Purtroppo la situazione era già compromessa, domani mattina sicuramente ci metteremo al lavoro per capire perché è andata così, e cosa possiamo fare per migliorare. Non voglio andare troppo nei dettagli perché alcune procedure sono interne, sul come gestiamo il team per migliorare. Saremo più forti da Spa, 100%. Mi fido dei ragazzi che lavorano già da stanotte su questo.”

“Come facevate ad andare avanti con le slick sulla pioggerellina?”

Salvi: La nostra macchina fa lavorare le gomme molto più degli altri, quindi a un certo punto era capace di restare nel crossover più a lungo, i piloti anche erano contenti e sentivano che era la chance per proseguire senza fermarsi, sfortunatamente il meteo è andato nel verso sbagliato e questo ci ha buttato giù”

“Qual era il tempo di crossover?”

Salvi: “Il tempo non vorrei rivelarlo, comunque il nostro passaggio mescole è stato corretto, il problema è stato tutto legato alle condizioni meteo. Avevamo certe informazioni, cioè il nostro radar faceva vedere che la situazione era grave già in precedenza, ma non lo era, quindi abbiamo iniziato a non credere al radar, ci dava una situazione di pioggia più pesante prima che accadesse. Quindi abbiamo pensato che fosse uno di quei casi in cui non era affidabile, ed è così che è nato l’errore. Non voglio dare i dettagli esatti, non intendo nascondere niente eh, semplicemente è stato un chiaro errore da parte nostra, che dovremo analizzare. È qualcosa che dobbiamo ancora capire del tutto.”

© Ferrari

“Pensi che Ferrari oggi fosse la macchina più veloce?”

Salvi: “Eravamo gli unici, come al solito, che spingevano. Eravamo contenti della macchina. Dopo il Qatar abbiamo sviluppato la macchina nella giusta direzione. Questa è la cosa peggiore, perché i ragazzi ci avevano lavorato e i piloti erano contenti, perfino quando il tracciato stava iniziando a bagnarsi. La macchina si stava comportando bene. Anche Porsche e Toyota erano sullo stesso passo. Toyota è stata un po’ una sorpresa, perché noi ci aspettavamo Porsche e Toyota appena dietro di noi, ma Toyota in gara ci ha recuperato, pareggiava i nostri tempi sul giro, e noi stavamo spingendo. Perché i tre piloti erano liberi di gareggiare, quindi non c’era gestione ma Toyota era comunque lì dietro di noi, stava recuperando. Ce la aspettavamo vicina eh, mi han sorpreso più in Qatar sinceramente.”

“Abbiamo visto diverse GT3 che sono riuscite a superare la parte di gara bagnata mantenendo le slick, come han fatto loro e perché le Hypercar non ci son riuscite?”

Salvi: “Questo è molto interessante. L’ABS sicuramente è un fattore, e poi loro hanno gomme diverse, con misure differenti. È un qualcosa che abbiamo notato, la loro vita era molto più facile che con le nostre Hypercars. Ogni tanto è strano ma succede che le GT vadano più veloci.”

“James [Calado] in radio diceva che non voleva rientrare a montare le rain, quindi è stata una decisione del team o lui ha cambiato idea?”

Salvi: “James ha dato la sua visione, e credo che il pilota a volte ha una migliore comprensione della situazione, a volte no. Vinciamo insieme e perdiamo insieme, e quindi andremo molto più nei dettagli coi piloti, ma siamo tutti sulla stessa barca. Si perde insieme, si va a podio insieme. Di sicuro noi avevamo delle informazioni, ma a volte son migliori e a volte sono peggiori, abbiamo letto male la situazione in alcune aree, questo è chiaro, non c’è niente da nascondere e non lo vogliamo certo fare, perché è in questo modo che si migliora. Altrimenti non vai più veloce. Comunque, a parte la gestione della situazione che è stata subottimale a dir poco, a livello di macchina e sviluppo abbiamo lavorato bene e sono orgoglioso dei ragazzi.”

“La decisione di fare un triplo stint con i piloti che hanno iniziato la gara era collegata al fatto che vi aspettavate l’arrivo anticipato della pioggia?”

Salvi: “Sì, corretto. Assolutamente ottima domanda. Sì, ci aspettavamo che la pioggia arrivasse prima, e abbiamo messo al volante i nostri piloti che gestiscono meglio le gomme, perché volevamo andare lunghi con la strategia, attendendo qualcosa [dal cielo] che non si è realizzato nel momento in cui ce lo aspettavamo. E questo ci ha dato una percezione sbagliata della realtà, spero di essermi spiegato. A volte guardi qualcosa sul radar, è lì sulle previsioni, dovrebbe piovere, ma non piove, e allora finisci per non affidarti più ai segnali meteo. E da qui nasce il chiaro tentativo di allungare gli stint per cercare di resistere fino alla pioggia, provare a fare il triplo stint. Abbiamo usato Niklas [Nielsen] ad esempio, perché una delle sue skills è gestire le gomme nel modo corretto, ed è perché abbiamo fatto quella strategia che a quel punto era ok. Purtroppo non era una 3 Ore ma una 6 Ore…

Si chiude con una battuta a denti stretti e sorrisi amari il debriefing proposto dal team Ferrari AF Corse, che ora deve radunarsi e capire come uscire da questo inaspettato inciampo.





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Tommaso Costa

The author Tommaso Costa