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Vasseur: “Passi avanti positivi, ma possiamo sempre migliorare”





Il GP d’Austria si è concluso con il dominio del solito Max Verstappen: il #1 della Red Bull ha chiuso primo davanti a Charles Leclerc, alla guida di una Ferrari la cui prestazione ha lasciato molto soddisfatto Frederic Vasseur, che ritiene però ci sia ancora margine di miglioramento per raggiungere chi sta in vetta.

Vasseur
© Scuderia Ferrari Press Office

Dopo la buona prestazione mostrata due settimane fa in quel di Montreal, la Ferrari si conferma in crescita ottenendo un ottimo piazzamento anche nel GP di Austria, dove conclude al 2° e 4° posto con Leclerc e Sainz rispettivamente. Gli aggiornamenti portati con grande anticipo rispetto a quanto previsto dal piano originario di sviluppo della SF23 sembrano aver dato i propri frutti, e chi può ritenersi soddisfatto del lavoro svolto dagli ingegneri di Maranello è sicuramente Frederic Vasseur, che si presenta sorridente ai microfoni di Sky dopo la gara: “Soddisfatto, certo, ovviamente si vuole sempre qualcosa di più” commenta il Team Principal della Ferrarici aspettiamo qualcosa di meglio il prossimo weekend. Direi che le qualifiche sono andate piuttosto bene, e anche oggi la gara è andata bene. Possiamo però sempre migliorare e, se facciamo il paragone con Max, ovviamente c’è strada da fare. Ci sono dei passi avanti positivi rispetto all’inizio della stagione, e dopo Montreal questa gara è la conferma che stiamo andando nella giusta direzione.

La conversazione si sposta successivamente sulla volubilità della stagione 2023: alle spalle dell’inarrivabile Red Bull c’è un pacchetto di mischia di vetture i cui rapporti di forza sembrano cambiare ogni weekend; tra queste per esempio una ritrovata McLaren che ha chiuso la gara austriaca in 5^ piazza con Lando Norris, con il pilota inglese capace di tenere testa alle Mercedes e alle Aston Martin e anche di impensierire la Ferrari #55 di Sainz. Interrogato sull’argomento, Vasseur risponde così: “Beh Max oggi volava. Dopodiché c’è un gruppo di 10 macchine ciascuna delle quali avrebbe potuto chiudere in seconda posizione, compresa la McLaren, l’Aston Martin, la Mercedes, a volte anche le Alpine sono lì. Ogni volta che si porta una piccola miglioria si hanno dei risultati. Barcellona è stata per noi difficile, era la prima gara con il nuovo pacchetto, probabilmente non lo abbiamo utilizzato al meglio, però passo dopo passo capiamo che cosa possiamo dare. Anche questo weekend non è stato facile, perché è stato molto breve, molto difficile, con una sola sessione di libere, però abbiamo fatto un buon lavoro che conferma tutto quanto abbiamo avviato da Montreal. Di nuovo, un pensiero va ai ragazzi in fabbrica perché li abbiamo sottoposti a enormi pressioni per riuscire a presentare queste migliorie già questo fine settimana, mentre sarebbero dovute arrivare molto più tardi; hanno lavorato duramente 24 ore al giorno.”

Infine, a Vasseur viene chiesto se con gli aggiornamenti portati da Barcellona in avanti la Ferrari stia iniziando ad essere quella da lui desiderata e pensata, più che una macchina da comprendere lasciata dalla precedente gestione. Il Team Principal della Rossa ci tiene quindi a riportare il focus sul lavoro corale di tutti i dipendenti di Maranello, piuttosto che su chi sia a capo della Scuderia “No no, non bisogna pensare al contributo personale di un singolo, non dipende dalla persona, ma è il lavoro di mille persone che spingono come matti, e il ringraziamento va a loro, con gli occhi a Silverstone dove ovviamente avremo le gomme nuove (con la nuova struttura ndr) e spero che quello cambierà le carte in tavola. Però Max continuerà ad essere velocissimo, forse ancora un po’ più veloce (di noi). Certo che rispetto alle prime gare dove eravamo indietro di un giro, oggi eravamo a 20 secondi di distacco, sicuramente non è facile ma la direzione è quella giusta.





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Mattia Pantiri

The author Mattia Pantiri

Classe 1997, seguo assiduamente la F1 dal 2010, ed essendo tifoso Ferrari potete immaginare il resto. Vivo a Leiden, in Olanda, dove sto facendo un dottorato in fisica. Scrivo da un anno e mezzo per Fuori Traiettoria, principalmente vi racconterò la Formula 1 e qualche volta anche la Indycar.