close




E con questa fanno quattro. Sebastien Loeb e Daniel Elena calano il poker nel corso di questa Dakar 2019, andando a vincere anche l’ottava tappa dell’edizione tutta peruviana del più classico del Rally Raid. Scattati dall’11^ posizione a causa di una difficile settima giornata, il duo franco-monegasco ha imposto il proprio ritmo a partire dal WP 5 lasciando solamente le briciole ai propri avversari.

© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool
© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool

La Peugeot 3008 DKR #306 è riuscita a completare i 361 km cronometrati che da San Juan De Marcona hanno condotto a Pisco in 03:54:53, staccando così per 7’27” l’Hilux di un Al-Attiyah non troppo attendista: il qatariota, nonostante il cospicuo vantaggio di cui ormai dispone in classifica generale, ha infatti mantenuto un ritmo piuttosto sostenuto nel corso di questo Day 8, tentando una fuga che si sarebbe rivelata decisiva a causa dei problemi occorsi ai suoi diretti antagonisti. Alle spalle del #301 si è messo un Jakub Przygonski apparso in gran spolvero con la sua MINI Countryman ALL4, che con i suoi 15’15” di ritardo dal crono di Loeb ha preceduto per 40″ esatti l’Hilux di De Villiers, rimasto leggermente attardato per via di un insabbiamento di troppo tra le dune di Ica.

© DPPI
© DPPI

Al 5° posto si sono messi Nani Roma e la sua MINI Countryman ALL4, mentre è tornato a farsi vedere in Top Ten (seppur distanziato di quasi 23′ dalla vetta) Yazeed Al Rajhi, giunto al traguardo davanti ad un ancora positivo Martin Prokop: il ceco, a bordo del suo Ford Ranger, sta disputando una seconda parte di Dakar davvero eccellente, diventando una presenza costante nelle posizioni che contano. Solamente – e con 31’41” di ritardo dal crono di Loeb – è invece Stephane Peterhansel, il pilota a cui le dune di Ica hanno giocato lo scherzo peggiore: il MINI Buggy di Mr. Dakar è infatti rimasto incagliato per circa 15′ in un tratto particolarmente ostico della marea sabbiosa, e da quel momento il #304 non è più riuscito a ritrovare il ritmo giusto per tentare la rimonta. Prima apparizione in Top Ten poi per il francese Pierre Lachaume e la sua Peugeot, con i primi dieci di giornata che vengono completati dall’Hilux di un altro “esordiente” dei piani alti della classifica, ovvero Ronan Chabot. 

© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool
© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool

All’appello di giornata mancano poi, abbastanza clamorosamente, i due MINI Buggy di Carlos Sainz e Cyril Despres. Lo spagnolo ed il francese hanno condiviso lo stesso destino, insabbiandosi per parecchi minuti a poca distanza l’uno dall’altro: Sainz – la cui Dakar è stata un firmamento di sfortune – si è quindi dovuto accontentare della 25^ posizione di giornata, mentre Despres non è andato oltre la 19^. 

In classifica generale Nasser Al-Attiyah continua a mantenere saldamente il comando delle operazioni. Il qatariota conduce infatti con 46’29” di vantaggio su Nani Roma, con lo spagnolo che più che cercare di rincorrere Al-Attiyah deve guardarsi dal nuovo ritorno di Sebastien Loeb, distante solamente 16″. Scala in 4^ posizione Stephane Peterhansel (che accusa 53’30” di ritardo dalla vetta), mentre nonostante la giornata difficile Cyril Despres riesce a mantenere la 5^ piazza assoluta.

Ecco la Top 10 dell’ottava tappa:

schermata-2019-01-16-alle-00-45-46

Ecco la Top 10 della classifica generale dopo l’ottava tappa:

schermata-2019-01-16-alle-00-46-39

Per quel che riguarda le moto, invece, neppure a due sole prove dal termine sembra essersi delineata in maniera definitiva la classifica generale, che anzi durante il Day 8 ha subito l’ennesimo stravolgimento di quest’edizione 2019. Sono bastati infatti 56 dei 361 km cronometrati a mettere fine alle speranze di vittoria di Ricky Brabec, tradito improvvisamente dal motore della sua Honda mentre lottava per difendere la vetta della graduatoria assoluta: lo statunitense, nonostante tutti i suoi disperati tentativi, non ha potuto far altro che ritirarsi e cedere così il passo ai suoi avversari.

© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool
© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool

Ad approfittare del dramma sportivo di Brabec, neanche a dirlo, sono state le KTM, alla ricerca del loro 18° successo consecutivo nella grande classica dei Rally Raid. La vittoria di tappa è andata a Matthias Walkner, che completando il percorso cronometrato in 03:55:25 è riuscito a staccare per soli 45″ un ritrovato Pablo Quintanilla, che dopo un Day 7 particolarmente complesso è tornato a mostrare un ottimo ritmo in sella alla sua Husqvarna. Sul gradino più basso del podio è invece salito il nuovo leader della classifica generale, vale a dire Toby Price: l’australiano di KTM ha tagliato il traguardo con 1’13” di ritardo rispetto al crono di Walkner, e grazie al ritiro di Brabec si è ritrovato davanti a tutti nonostante in quest’edizione della Dakar non sia ancora riuscito ad assicurarsi una vittoria di tappa.

© Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool
© Marcelo Maragni / Red Bull Content Pool

4^ posizione poi per un’altra KTM, quella affidata a Sam Sunderland. Il britannico ha chiuso l’ottava giornata con 6’21” di distacco dalla moto gemella di Walkner, ma il suo crono è stato comunque sufficiente per mettersi dietro l’Husqvarna di Andrew Short: lo statunitense, con questa ottima prestazione e sfruttando il ritiro di Brabec, ne ha approfittato per scalare diverse posizioni in classifica assoluta. è Adrien Van Beveren in sella alla sua Yamaha, mentre si è piazzato Luciano Benavides su KTM: l’argentino si è piazzato davanti alla prima Honda di giornata, la #010 di Jose Ignacio Florimo, giunta al traguardo di questo Day 8 con 13’48” di ritardo dalla vetta della classifica. Il cileno ha preceduto la moto gemella di Kevin Benavides ( a 15’07” dal crono di Walkner), mentre la Top Ten è stata completata da Xavier De Soultrait, che con la sua Yamaha ha accusato un gap di quasi 16′ dal tempo messo a segno dall’austriaco di KTM. KTM che, in un giorno apparentemente positivo, deve poi registrare il ritiro di Stefan Svitko, elitrasportato in ospedale dopo una brutta caduta che l’ha visto sfortunato protagonista nel corso della speciale.

© Maurizio Gerini
© Maurizio Gerini

Per quanto riguarda gli italiani, continua l’ottima prestazione di Maurizio Gerini: l’Husqvarna #042, giunta 18^ al termine dell’ottava speciale, sfruttando le peripezie altrui è addirittura riuscita a sfondare la Top 15 assoluta prendendosi proprio la 15^ posizione.

Nella classifica generale, per l’ennesima volta, cambia tutto. Davanti a tutti ora c’è Toby Price, che si tiene stretto il suo 1’03” di vantaggio su Pablo Quintanilla, a propria volta staccato di 5’32” da un Matthias Walkner che sicuramente vorrà provare a bissare il successo dello scorso anno. 4^ posizione poi per la KTM di Sam Sunderland mentre si conferma 5° Adrien Van Beveren, che riesce comunque a tenere una Yamaha in lizza per la vittoria finale visti i 9’54” che lo separano dalla vetta.

Ecco la Top 10 dopo l’ottava tappa:

schermata-2019-01-16-alle-00-28-39

Ecco la Top 10 della classifica generale dopo l’ottava tappa:

schermata-2019-01-16-alle-00-37-10




Tags : Dakardakar 2019matthias walknerrally raidSebastien Loeb
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow