close
2 RuoteSu strada

Assicurazioni triplicate, cancellate tutte le road races nordirlandesi!





Con un comunicato la Motorcycles Union of Ireland ha annunciato che quest’anno sarà economicamente insostenibile disputare qualsiasi corsa su strada. Niente North West 200, saltano anche i circuiti brevi e i le gare di trial.

© David Maginnis – Pacemaker Press Belfast

Oltre 400.000 sterline la richiesta del miglior broker assicurativo, perfino superiori le altre poche offerte pervenute alla MCUI per la copertura della responsabilità civile. Un importo triplo in confronto al premio dell’anno scorso, una cifra che non è assolutamente sostenibile per l’unione dei club che organizzano le road races in Irlanda del Nord. Senza copertura per infortuni alle persone e danni alle proprietà ovviamente è impossibile gareggiare su suolo pubblico, di conseguenza saltano tutte le gare con moto sportive e gli eventi di trial. Pare inoltre, da indagine della BBC, che su danni a persone e proprietà ci siano franchigie corrispondenti a 300 mila e 100 mila sterline. L’eventuale spesa, tra premio e franchigie, arriverebbe fino a 800 mila sterline! Una spada di Damocle insopportabile per l’organizzazione, non c’è margine per rischiare un esborso simile, un debito anzi visto che non si sono trovati i fondi per coprire le spese assicurative. La decisione è stata presa dopo un meeting urgente avvenuto il 9 febbraio, che era stato preceduto da diversi altri incontri tra dicembre e gennaio. Negli scorsi mesi si era cercato, dopo i primi preventivi con le poche assicurazioni che sono disposte a coprire eventi motociclistici, un modo per affrontare l’importo quest’anno elevatissimo. Una parte della causa dell’impennata di costi potrebbe essere legata agli incidenti mortali avvenuti al Tourist Trophy la scorsa stagione, in un uno degli anni più difficili per la Leggenda delle road races. I 6 protagonisti che sono venuti a mancare si aggiungono a un’altra fatalità occorsa in Irlanda. Secondo indagini della BBC l’assicuratore che ha coperto il TT e la NW200 l’anno scorso è lo stesso che ha sparato il folle prezzo per le gare irlandesi 2023. La questione in ogni caso si pone in un contesto nazionale dove c’è instabilità nel settore assicurativo e il numero di richieste di risarcimento nello sport sono cresciute molto.

© Stephen Davison – Pacemaker Press

“L’opinione comune è stata che i costi proposti non sono attualmente sostenibili per la maggior parte dei club, al fine di fornire la copertura assicurativa necessaria per lo svolgimento degli eventi programmati” ha dichiarato alla BBC John Dillon, chairman del MCUI per la sezione Ulster Centre. Il boss dell’Unione ha poi continuato affermando come l’organizzazione “continuerà comunque a perseguire tutte le opzioni per la fornitura di un’assicurazione di responsabilità civile, dovessero presentarsi nel prossimo futuro”. Questo però comporta, almeno per il momento, la cancellazione del più importante evento sportivo outdoor in Irlanda del Nord, la velocissima North West 200, che in uno scenario incredibile offre partenze in gruppo dalla griglia e sfide corpo a corpo. Oltre alla leggendaria corsa del Triangle non si correrà tutta una serie di road races e corse su pista correlate, cioè Cookstown 100, Tandragee 100, Armoy Race of Legends, Ulster Grand Prix e Sunflower Trophy at Bishopcourt. Su ques’ultima pista salta anche l’Ulster Superbike Championship, mentre nel fuoristrada viene bloccato lo svolgimento di tutte le gare di trial. Sembra salvo per il momento il motocross, intoccato dal comunicato della Motorcycles Union of Ireland.
Nonostate il mancato svolgimento della stagione 2023 sarà garantito a tutti i titolari di licenza sportiva il supporto della unione dei club motociclistici, che significa copertura assicurativa e tutela nelle competizioni. Questa assistenza è necessaria per tutti i piloti che volessero prendere parte a qualsiasi tipo di evento competitivo in Irlanda, UK o nel resto del mondo.

© David Maginnis – Pacemaker Press

La parte peggiore del problema, la potenziale vera tragedia per la North West 200 come per tutte le altre gare, è che una crisi del genere potrebbe essere anche irrisolvibile, forse addirittura per l’intero settore. Era conscio della situazione, e della necessità di salvare la gara, il consiglio comunale di Causeway Coast e Glens, che a dicembre aveva proposto di aumentare il suo contributo per la NW200 fino a 275.000 sterline. Il Coleraine and District Motor Club, organizzatore della road race più famosa in Irlanda, aveva al tempo dichiarato che il supporto finanziario del comune sarebbe stato sufficiente a disputare la settimana di corse dal 7 al 13 maggio di quest’anno. In particolare i fondi extra sarebbero stati utilizzati per sovvenzioni, gestione degli uffici e ovviamente la “costruzione” della pista, che tranne per tre piccole chicane è composta quasi interamente da strade pubbliche, per un totale di 8.97 miglia, 14,436 km.
Ma perché dico che il disastro potrebbe evolversi e danneggiare tutto il campo del road racing? Perché preparare una intera stagione per correre un paio di gare o poco più non ha quasi senso, e non è economicamente sostenibile per i team. Per quanto oltre al Tourist Trophy sull’Isola di Man ci sia anche la Southern 100, queste sono praticamente le uniche gare superstiti, insieme eventualmente al GP di Macau, dovesse la Cina sollevare le limitazioni e quarantene imposte ai viaggiatori. I piloti inoltre avrebbero pochissime occasioni per provare le moto e, soprattutto nel caso di cambi casacca, preparare e settare i mezzi creando la chimica col team.

Stephen Davison – Pacemaker Press

Ma nonostante la situazione gravissima gli organizzatori della North West 200 non vogliono ancora mollare. L’evento è molto importante anche per l’economia locale, si stimano 195.000 presenze totali nell’area tra Portstewart, Portrush e Coleraine durante l’intera settimana dell’evento, con ben 100.000 fan presenti nei giorni di gara. Alloggi in affitto e indotto dell’evento sono fondamentali per tante attività della zona, che a loro volta sono preoccupate dalla cancellazione della stagione sportiva.
Potrebbero essere proprio i tantissimi appassionati, sia quelli in visita che chi segue da tutto il mondo, a salvare la stagione. C’è stata una grandiosa levata di scudi sui social da parte di migliaia di amanti delle road races, che non vogliono che il loro sport finisca qua. Perché questo come si temeva è effettivamente possibile, come si legge nel nuovo comunicato emesso poche ore fa: se non ci sarà una stagione sportiva nel 2023 probabilmente non ci sarà neanche nel 2024 (e quindi mai più?). “Non possiamo permetterci gli aumenti dei premi [assicurativi] ma neppure possiamo permetterci di fermare gli eventi” le nuove parole del chairman John Dillon. C’è anche tanta speranza, l’apertura a un crowdfunding e l’intenzione di affrontare faccia a faccia le assicurazioni per trattare i termini. Ricerca di nuovi sponsor e un aumento dei costi di iscrizione le ultime proposte per cercare di fare cassa e disputare le gare. Nel caso in cui la MCUI non riuscisse a salvare la stagione un intervista a BBC Radio Ulster di Mervyn Whyte, boss della NW200, apre alla possibilità che la settimana di gare sul Triangle sia disputata in maniera indipendente dal resto delle corse, con tutti i mezzi precedentemente nominati e magari anche chiedendo un aiuto ai tifosi presenti con un piccolo sostegno economico.

Aggiornamenti nei prossimi giorni, sperando che queste corse leggendarie possano continuare. Che vinca la passione, sopra ogni cosa.





Tags : north west 200nw200road racing
Tommaso Costa

The author Tommaso Costa