Sono stati 333 i km cronometrati che oggi hanno dovuto affrontare alcuni – e non tutti – i protagonisti della Dakar 2023, in una Stage 7 dal percorso riveduto e corretto per via delle forti piogge che stanno colpendo l’Arabia Saudita in questi giorni. Con moto e quad fermi sia per le difficili condizioni meteorologiche sia per la grande stanchezza riscontrata dagli organizzatori della gara in pressoché tutti i piloti di entrambe le categorie, a finire sotto i riflettori lungo il tragitto che da Riyadh ha condotto ad Al Duwadimi è stato Yazeed Al Rajhi.
Tra le auto – che assieme ai camion, ai Lightweight Prototype e ai veicoli della Dakar Classic hanno affrontato regolarmente il percorso cronometrato previsto per questa giornata – a svettare nella Stage 7 è stato proprio il pilota saudita, che dopo la tremenda giornata vissuta ieri è quantomeno riuscito a centrare il primo sigillo personale nella Dakar 2023. Al Rajhi, che ha impiegato 3h06’23” per completare la tappa, ha rifilato 8’54” a Vaidotas Zala e 10’15” a Guerlain Chicherit, 3° con il suo BRX Hunter davanti alla Toyota Hilux di Giniel de Villiers. A completare la top five di giornata ha provveduto invece Brian Baragwanath, mentre Henk Lategan e Mathieu Serradori si sono spartiti la 6ª e 7ª piazza davanti a Pierre Lachaume, 8° e staccato di 16’05”.
Non è andato oltre la 9ª posizione Sebastien Loeb, ormai a caccia di un semplice piazzamento nella Dakar 2023, mentre Zhang Guoyu ha chiuso la Stage 7 artigliando la top ten odierna. All’interno di quest’ultima non è invece entrato oggi Nasser Al-Attiyah: il leader della classifica assoluta, ben consapevole di non essere più costretto a spingere come un forsennato e dunque intenzionato a proseguire la corsa tenendosi nel taschino sempre un discreto margine, si è infatti saggiamente accontentato della 14ª posizione, alle spalle anche di Lucas Moraes, Sebastian Halpern e Romain Dumas. Naufraga poi, al termine di due giornate semplicemente da incubo per Audi, anche l’ultima Audi RS Q e-tron E2 potenzialmente in lotta per il podio: Mattias Ekström, che fino al km 192 della Stage 7 era addirittura stato in testa al gruppo, incocciando una pietra nascosta nella sabbia ha danneggiato cerchione, gomma e sospensione posteriore sinistra. Lo svedese ha tentato di riparare la sua vettura il più in fretta possibile ma, nonostante l’aiuto di Carlos Sainz che è accorso sul luogo dell’incidente dopo pochi minuti, il ritardo accumulato dal crono di Al Rajhi è stato di 3h21’58”.
Mentre i suoi avversari più accreditati crollano sotto i colpi di una finora implacabile Dakar 2023, Nasser Al-Attiyah continua a viaggiare apparentemente indisturbato tra dune sabbiose e canyon rocciosi. Il portacolori di Gazoo Racing nella classifica assoluta ha ora un vantaggio di 1h01’04” su Henk Lategan e di 1h11’24” su Lucas Moraes, 3° davanti a Giniel de Villiers. Il deragliamento di Ekström, piombato irrimediabilmente nei bassifondi della classifica, spalanca le porte della top five assoluta a Sebastien Loeb: l’alsaziano è ora 5°, seppure staccato di 1h54’17” dalla vetta.
Dakar 2023 – Top 10 classifica assoluta Auto dopo la Stage 7
Come anticipato in apertura di articolo, moto e quad non hanno gareggiato quest’oggi. Le difficili condizioni climatiche e una stanchezza fisica che si sta facendo man mano largo tra i protagonisti della corsa hanno indotto alla prudenza la direzione gara, che ha dunque optato per l’annullamento della Stage 7 per le due categorie appena citate. I piloti di moto e quad hanno dovuto dunque affrontare il solo trasferimento da Riyadh ad Al Duwadimi, località dalla quale riprenderanno poi regolarmente la corsa con la Stage 8.