close
2 RuoteMotoGPSu pista

Bagnaia 2° e contento a Buriram: “È stata una gara divertente!”





Bagnaia sorride a Buriram: “È stata una gara molto divertente, bella davvero. La seconda posizione è un ottimo risultato per il Mondiale”

© Ducati Media House

Seconda posizione per Francesco Bagnaia nel GP di Thailandia, al termine di una gara davvero spettacolare dall’inizio alla fine, alle spalle del rivale Martin. Risultato decisamente migliore rispetto a quello di ieri nella Sprint. Sebbene sia transitato terzo sul traguardo, il #1 ha guadagnato una posizione per via di una penalità comminata a Binder per track limits all’ultimo giro. “All’inizio mi sembrava di essere in un videogame o al lunapark” dice Pecco a caldo, appena sceso dalla sua Desmosedici.

Scattato bene dalla seconda fila e, al contrario di ieri, veloce sin da subito, Bagnaia si è poi trovato ingaggiato in duelli con vari piloti, in particolare uno stupendo con Marc Marquez, che gli han reso difficile il rientro nella lotta per la vittoria: “Mi sono trovato in mezzo a tantissime lotte che mi hanno reso difficile tornare sui primi anche perché nel finale ero un po’ al limite con le gomme. Ma la seconda posizione, anche se arrivata perché Brad ha toccato il verde, è un ottimo risultato che va bene per il Campionato considerando il week end nell’insieme.”

© Gold & Goose / Red Bull Content Pool /

Quella della MotoGP al Chang sembrava dovesse essere una gara di gestione per tutti, invece i piloti hanno dato spettacolo dal primo all’ultimo con sorpassi che non si vedevano da tempo per qwuantità e quelità. “Dopo la partenza ero contentissimo, perché ero partito bene e mi ero messo subito davanti così pensavo di poter gestire bene le gomme, ma non ho neanche potuto ragionare che hanno iniziato ad attaccarmi da tutte le parti dice Bagnaia. “È stata obiettivamente una gara molto divertente, bella davvero, anche perché andavo forte quindi risucivo a superare. Dopo questa gara me la rugardo : da vedere è sicuramente una delle più belle di quest’anno“.

In una gara del genere, la gestione dei consumi è stata messa da parte dai piloti e questo ha un po’ condizionato il rendimento finale di Bagnaia, come ammesso da lui stesso: “Ho duvuto lasciar perdere la gestione dell’usura al posteriore perché dovevo recuperare, questo nel finale mi ha reso poco incisivo nelle tre accelerazioni principali che ci sono in questo tracciato. Inoltre in uscita di curva Martin ha avuto in piccolo vantaggio per tutta la gara“. Ma una gestione ha dovuto comunque farla Pecco, quella di temperature e pressione dello pneumatico anteriore: “Gestire la pressione dell’anteriore oggi è stato veramente difficile, perché ho fatto tutta la gara con sempre qualcuno davanti. Ho cercato di non stare mai in scia sui dritti, per curare più che potevo la gomma anteriore“.

Bagnaia si è reso protagonista anche di un tentativo di sorpasso da capogiro alla fine del penultimo giro: all’esterno approcciando l’ultima curva, recuperando 50 metri sia su Binder che Martin. Poi sono andati tutti e tre lunghi, un po’ meno il sudafricano, e ognuno si è ritrovato sulla propria posizione precedente trasnsitando sul traguardo per iniziare l’ultimo giro. “Non so cos’abbiano fatto gli altri due, fortunatamente stavo all’esterno perché sennò li prendevo pieni! Hanno frenato veramente presto.” dice Pecco a Sky Sport, ridendo mentre prova a raccontare quel tentativo dal suo punto di vista. “Fortunatamente ero il più esterno, perché non volevo stare in scia a nessuno in frenata, così mi son trovato primo ho provato a frenare più che potevo ma quando ci si trova all’esterno può errivare una carenata, che puntualmente è arrivata, e siamo andati tutti lunghi. Peccato non aver chiuso questo sorpasso.

Ora Bagnaia è sempre primo in classifica iridata, ma il margine su Martin si è ridotto a 13 punti con tre week end ancora da disputare.





Tags : bagnaiaGP Thailandiamotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.