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Rins spettacolare al COTA, ma la Sprint del GP delle Americhe va a Bagnaia





La terza sprint della MotoGP va a Bagnaia, che dopo un breve duello Rins nel primo giro è riuscito a fuggire chiudendo con tre secondi di margine ad Austin. Oltre ogni aspettativa il risultato di Aleix Espargaro, quarto alle spalle di un grande Martin. Sotto tono Vinales, mentre Quartararo è incappato in una caduta per sopperire ai limiti della M1.

Conquistata di forza una strepitosa pole position, Francesco Bagnaia è riuscito a completare nel migliore dei modi il sabato del GP delle Americhe. Infatti il Campione MotoGP in carica può festeggiare la vittoria nella Sprint ad Austin, corsa con un caldo inatteso, grazie ad una fuga perfetta. Partito dal palo, Bagnaia è stato protagonista di un bel duello con Rins nelle prime curve ma, al primo rettilineo buono, ha fatto valere tutti i cavalli della Desmosedici. Ripresa la prima posizione, Pecco non l’ha più lasciata prendendo costantemente margine sugli inseguitori. Martellando sul 2’03″5 di passo, il #1 è arrivato a tre secondi di vantaggio negli ultimi giri. Sprint perfetta per Pecco, senza sbavature né errori e condita anche dal giro più veloce.

Bagnaia taglia il traguardo davanti a tutti: sua la Sprint del GP delle Americhe al COTA

Seconda posizione proprio per Alex Rins, autore di una gara splendida in sella alla RC 213V del team LCR. Quello del COTA è un tracciato che il pilota spagnolo riesce ad interpretare egregiamente, splendido da veder guidare soprattutto nel serpentone iniziale dove pure è riuscito a mettere a segno due sorpassi perfetti su Bagnaia prima ed A. Espargaro poi.

Rins non è stato però immune da errori. Forzando sempre tutte le staccate si è ritrovato a pagare pegno per due lunghi alla dodicesima curva che gli hanno fatto perdere contatto con il #1 e invischiato in una sfida di trincea con A. Espargaro. Alla fine l’ex pilota della Suzuki è riuscito a non gettare tutto alle ortiche, chiudendo la Sprint in una meritatissima 2^ posizione a soli 2″5 da Bagnaia.

Sul palchetto dedicato al terzo classificato è infine salito Jorge Martin, autore di una bella rimonta dalla 12^ casella in griglia di partenza. Debilitato dall’influenza, lo spagnolo del team Pramac è riuscito a sfruttare un errore di Aleix Espargaro per passarlo e poi resistergli negli ultimi 4 giri.

Bagnaia su Ducati, Rins su LCR Honda e Martin su Pramac Ducati: questi i primi tre della Sprint corsa al COTA

Aleix ce l’ha messa tutta per riacciuffare il #89, splendido il suo ultimo giro condito da un tentativo disperato di sorpasso alla penultima curva, ma si è dovuto accontentare della medaglia di legno. Sprint comunque molto positiva per Aleix, autore di una performance decisamente inattesa. Meno brillante Vinales, che con l’altra RS-GP23 non va oltre la decima posizione anche grazie a due cadute di piloti che gli stavano davanti. La Sprint di Maverick è stata compromessa al primo giro: scattato ottavo, il #12 ha perso dieci posizioni.

Altra bella Sprint per Binder, che dopo la vittoria in Argentina, chiude quinto in Texas staccato di 8″ da Bagnaia. Il sudafricano della KTM è riuscito a tenersi dietro i due alfieri del team VR46, Bezzecchi e Marini rispettivamente sesto e settimo. Intanto il #72 resta leader iridato per un punto. Ottavo il rientrante Oliveira, mentre Miller completa la zona punti. Chi invece chiude male il sabato texano è Quartararo, incappato in una caduta alla frenata di curva-1, all’inizio del quinto giro mentre occupava la quinta posizione, per sopperire alla limitata potenza della M1. Sui due rettilinei del COTA il Diablo era completamente in balia dei rivali. Difficile aspettarsi dal nizzardo una gara da ricordare domani, a meno che non gli riesca una partenza migliore di quella, già ottima, di oggi.





Tags : cotagp americhemotogpsprint
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.