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WEC & Endurance

WEC: pole Toyota a Portimao, le Ferrari inseguono. Lontani gli altri





Dominio Toyota nelle qualifiche della 6H di Portimao, Ferrari oltre il secondo di ritardo. Ancora più indietro tutti gli altri, deludono in particolare Porsche e Cadillac. In LMP2 margine inesistente, un solo millesimo di vantaggio per Prema. Gran primo posto di Ben Keating su Corvette in GTE-Am.

© Gazoo Racing

Da quest’anno tre sessioni separate per le qualifiche del WEC, anche a causa dell’abolizione delle termocoperte. Si inizia dalle GTE-Am, dopo pochi secondi subito sbinnata per Kimura su Car Guy Ferrari, gomme fredde in ingresso curva 3. Soprattutto per gli amatori (bronze driver) la mancanza di preriscaldo delle gomme si sta rivelando molto complicata quest’anno. È Ben Keating il primo a segnare un giro decente, lontani tutti gli altri che stanno ancora scaldando le gomme. 2.6″ di margine, efficacissimo l’americano su Corvette nel primo passaggio cronometrato. Al giro successivo si avvicinano a mezzo secondo le Ferrari Richard Mille #83 e Kessel #57. Arrivano poi Flohr su AF Corse a 0″445 Bovy su Iron Dames con 474 millesimi di ritardo. Resiste il 1’41″793 di Keating, mentre la AF Corse #21 si issa in seconda posizione a 66 millesimi, quindi terza Kessel #57 a 0.221. A 5 minuti dal termine stanno girando molto forte Bovy e Al Harthy (ORT by TF), che però perdono tutto il vantaggio all’ultimo settore. Chiude decisamente meglio invece Diego Alessi sulla AF Corse #21, che riesce ad andare in pole con un 1’41″628. Di nuovo un gran giro per Bovy, che batte l’italiano per 30 millesimi, la Porsche rosa è prima in 1’41″598. Non molla la Iron dame, si supera ritoccando di 19 millesimi il proprio tempo. Fallisce l’ultimo attacco al tempo Alessi, Keating invece non sbaglia niente, ben 217 millesimi di vantaggio, è sua la pole in 1’41″362! Traffico per la Bovy nell’ultimo giro sotto la bandiera a scacchi, non migliora la seconda posizione. Dunque è pole di Keating, alla prima presenza per lui e Corvette su questo circuito. Terzo Alessi su AF Corse #21.

© Corvette Racing

Sta per partire la qualifica delle LMP2 quando si vedono i meccanici Prema correre alla disperata verso la loro #63, che si trova in pitlane con tutto il blocco dell’ala posteriore sganciato dall’auto. Gli italiani provano a intervenire sulla macchina direttamente in fast lane, mentre Bortolotti aspetta il semaforo verde dietro alle altre auto. Costretto poi ad accostare, l’italiano riparte dopo il completo smontaggio e rimontaggio del cofano della macchina da parte dei suoi uomini. Intervento anche sulla bancata sinistra del motore Gibson, forse qualche parte meccanica o elettrica non ben fissata. Primo giro lento per tutti, gomme fredde, tranne Vector Sport che va 5 secondi davanti a tutti, comunque 1’36″9 tempo altissimo. Al giro successivo lo stesso Aubry scende su un molto più interessante 1’34″304, inseguito a meno di mezzo secondo da Viscaal su Prema #9. Rientra ai box la gemella #63 che era stata soccorsa in pitlane, portata nel garage, riprende la via della pista poco dopo. Ci privano in tanti a prendersi il posto della Vector #10, in particolare si avvicinano Hertz Jota #48 e Alpine #35, rispettivamente a 6 e 7 decimi dalla testa. Torna poi ai box Ye sulla #48, lamentando sottosterzo. Hanson sale in seconda posizione con la United #22, a soli 188 millesimi di ritardo dalla testa. Viene avanti anche l’altra United, la numero 23, a 286 millesimi in terza posizione, poi nel giro successivo si migliora ancora a 0.265 dalla testa. Negli ultimi 4 minuti chi è rientrato in pitlane torna in pista per riprovarci, mentre tra quelli rimasti in pista si issa quarto Costa su Europol #34, dopo aver addirittura fatto segnare i primi due settori record. Le due WRT #31 e #41, insieme a Bortolotti su Prema #63, sono lanciate con settori fucsia in miglioramento assoluto. Riesce ad andare in testa Bortolotti, per soli 20 millesimi, ma il tempo viene poi cancellato! Deletraz subisce la stessa sorte sulla WRT #41, che aveva messo in seconda piazza provvisoria. Non molla Bortolotti, ci riprova e si prende la prima posizione per un solo millesimo! 1’34″303 il suo tempo, potrebbe bastare. Migliora Frijns su WRT #31, benissimo nei primi intertempi ma poi butta tutto all’ultimo settore, ugualmente anche Hanson su United #22 non riesce a prendere la testa, ma col miglioramento conferma la terza posizione. Gomme finite per tutti, nessuno riesce a migliorarsi all’ultimo giro sotto la bandiera a scacchi, è pole di Bortolotti per un solo millesimo davanti a Aubry su Vector.

© Prema Racing

Tocca dunque alle Hypercar, fuori tutti subito, tranne la Peugeot #94 che si prende un minimo di margine. Dopo il primo giro percorso lentamente già rientrano la 9X8 #93 e la Vanwall. Vanno a registrare invece il primo tempo Glickenhaus e le Ferrari, con l’auto americana provvisoriamente prima di un secondo davanti agli italiani. Siamo comunque altissimi di tempi, si passeggia scaldando bene le gomme. Iniziano a scendere i crono con Hartley, la Toyota #8 registra un lento 1’36″019, ancora gomme da scaldare ma comunque 2.6 secondi sopra la Porsche #5. Si avvicina la Ferrari #51 a 387 millesimi, poi ecco finalmente un buon giro, Dumas va al comando su Glickenhaus, primo in 1’34″264. Forse non ci eravamo resi conto del potenziale delle Hypercar, perché al giro successivo Hartley fa segnare un impressionante 1’30″480, altro pianeta, 3 secondi alla Porsche #5 con Makowiecki al volante. La GR 010 è inseguita dalle due 499P, a 11 e 14 decimi dalla testa Nielsen e Calado rispettivamente. Glickenhaus torna davanti a Porsche, quarta, però a 3 secondi di distacco dal primo posto. Al giro successivo migliora ancora Hartley, 1’30″171, mentre Kobayashi sulla gemella GR 010 #7 fa registrare un ottimo 1’30″444.
Salgono a metà classifica Peugeot #93, Porsche #6 e Cadillac, comunque attardate oltre i due secondi dai giapponesi. Vanwall lontanissima con 11″ di ritardo, dopo il buon passo registrato nelle FP c’è qualche problema. Poi finalmente l’auto di ByKolles, a 5′ dal termine, si avvicina agli altri, ma rimane comunque ultima a 3″799. Le due Toyota, davanti alle due Ferrari, dopo soli 5 e 6 giri registrati prendono la via della pitlane, hanno dato tutto e si è decisamente visto. Dietro a queste quattro auto seguono a ranghi misti le Porsche e le Peugeot, quindi chiudono la classifica provvisoria Cadillac, Glickenhaus e Vanwall. La Vandervell 680 resta in pista fino agli ultimi minuti, migliora ancora ma chiude comunque ultima, a 3″6 dalla vetta. Cadillac sale in ottava posizione, oggi davvero deludente. Ci riprova Westbrook per un ultimo giro, a pochi secondi dalla fine, ma non riesce a far meglio, anche a causa di continue imprecisioni di guida. Alla fine la LMDh col V8 americano rinuncia e rientra ai box prima della fine della sessione. Rimangono sul tracciato solo Porsche #5, Glickenhaus e Vanwall, con gli austro-tedeschi che rientrano prima di prendere bandiera, mentre completano la sessione la 963 #5 e la singola SCG 007.
Confermato dunque il record di qualche minuto prima, è pole position per Hartley su Toyota, seguito dal compagno di marca e manager Kobayashi. Bene le Ferrari in terza e quarta posizione, seppur staccate di 1.4 e 1.7 secondi. Appuntamento a domani, con la partenza alle 13 italiane per la 6H di Portimao.





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Tommaso Costa

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