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Luca Marini e Honda in difficoltà: “Problemi con le gomme usate”





Diciassettesimo al termine della seconda giornata di test MotoGP a Sepang, Luca Marini continua il suo lavoro di adattamento con la Honda RC213V; seppure il feeling con la moto sia sempre in crescendo, nella sessione odierna è emersa qualche problematica relativa al passo gara con gomme usate: “Abbiamo faticato molto, mi aspettavo meglio. Siamo sulla giusta direzione, ma ci serve più tempo per essere competitivi”

© Michelin Motorsport

Seconda giornata di test ufficiali MotoGP leggermente amara per Luca Marini: il portacolori Honda, alla sua prima stagione nel team ufficiale HRC, ha concluso la sessione in diciassettesima posizione, ad un secondo e due decimi di distacco dal tempo record siglato da Enea Bastianini sul circuito di Sepang. Marini non ha cercato il time attack con gomma nuova negli ultimi minuti, portando a termine il programma di simulazione gara con 41 giri effettuati: il long run ha consegnato molti dati che i tecnici Honda dovranno analizzare, ponendo grande attenzione sul calo di ritmo e competitività della RC213V con gomme usate, che Marini ha riportato ai microfoni di Motorsport.com: La simulazione gara è stata difficile, abbiamo provato molte cose con un pacchetto che non è ancora pronto, in più il setting non è a posto. Con gomme nuove sia io che Joan giriamo su tempi buoni, ma con gomme usate la moto diventa difficile da guidare: il posteriore va in crisi, la guidabilità cambia e diventa difficile tenere un passo competitivo. Siamo sulla giusta direzione, ma abbiamo bisogno di tempo.

Giro dopo giro il prototipo della casa dell’ala dorata sembra digerire sempre meno il consumo delle gomme; Marini spera che i primi aggiornamenti vadano a curare questo difetto, evidenziato come uno dei principali: “Penso che il potenziale della moto in situazione di qualifica e time attack con gomme nuove sia abbastanza buono, mentre sul passo gara dobbiamo lavorare. In generale dobbiamo trovare una soluzione al più presto per far lavorare le gomme nel miglior modo possibile.

Nonostante le difficoltà il #10 conferma il potenziale del progetto 2024, già cresciuto rispetto ai test di Valencia, e loda l’impegno e il duro lavoro che tutto lo staff di HRC sta mettendo in pratica per ricucire al più presto l’enorme gap tecnico con i costruttori europei: molteplici soluzioni sono messe al vaglio dei due piloti ufficiali, e per Marini provarle tutte è necessario per raggiungere i traguardi proposti: “Quando si è in difficoltà le componenti da provare non sono mai troppe: in ogni run si esce con una moto diversa per poi arrivare a delle conclusioni: ‘questo lo teniamo, quell’altro lo scartiamo’, ed è giusto così. Non è un processo che porta confusione, sono consapevole di ciò che provo e riesco a sentire tutte le sensazioni che mi dà la moto. Mi piacerebbe lottare per vincere, ma non sarà facile, perché per tutte le case costruttrici ci sono voluti parecchi anni per tornare alla vittoria. Quello che abbiamo non è male, ma ci sono ancora cose da cambiare per arrivare alla competitività e a far lavorare la moto in modo giusto in ogni fase della guida.”





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Francesco Frati

The author Francesco Frati