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Analisi F1: Hamilton strepitoso in qualifica, riuscirà a reggere anche in gara?





Lewis Hamilton ha conquistato la seconda pole position non Red Bull della stagione dopo quella di Charles Leclerc a Baku, ma riuscirà l’inglese ad interrompere il dominio assoluto della Red Bull anche in gara? Proviamo a scoprirlo in questa analisi delle prove di F1.

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© Jiri Krenek

Partiamo dalla telemetria delle qualifiche: è possibile notare come nel confronto con Verstappen l’inglese abbia fatto la pole sostanzialmente nel secondo settore. Hamilton è riuscito ad essere più rapido in uscita da curva 5, nella chicane formata dalle curve 6 e 7 e in curva 9 mentre ha pagato molto all’ultima curva probabilmente a causa delle gomme surriscaldate, un problema per tutti in una pista tortuosa come l’Hungaroring e con questo caldo. Da notare anche come, rispetto all’inizio dell’anno, Red Bull non disponga più di quel vantaggio abissale sui rivali in rettilineo.

analisi F1
Telemetria Hamilton vs Verstappen

Paragonando Hamilton con Norris e Leclerc si nota una McLaren dominante nelle curve veloci mentre la Ferrari non sembra avere punti forti o deboli particolari: in alcune curve mostra picchi di velocità notevoli e in altre quasi identiche semplicemente non riesce a ripetersi. È probabile che questo strano comportamento dipenda dall’estrema sensibilità della SF-23 agli agenti atmosferici o a qualche problema di assetto. Fatto sta che la monoposto italiana è una vettura tutt’altro che prevedibile e questo inficia il senso di fiducia che hanno i piloti nel portarla al limite.

Analisi F1: qualche grafico che mostra il dominio McLaren nelle curve oltre i 200 km/h

Prima di passare ai passi gara prendiamoci un attimo per ammirare il dominio della McLaren nelle curve ad alta velocità: la più lenta delle monoposto color Papaya riesce ad essere ben 5 km/h più veloce del primo degli inseguitori in curva 4 e 6 km/h più veloce in curva 11. Wow!

dominio mclaren
dominio mclaren

Velocità di percorrenza in curva 11: si nota il vantaggio della McLaren rispetto al resto del gruppo capitanato da Red Bull e Mercedes, ma si nota anche una Ferrari particolarmente in difficoltà che mostra velocità minime di percorrenza paragonabili a quelle della Williams. Lo stesso discorso non è valido in curva 4 dove Leclerc è il primo degli inseguitori della McLaren a conferma di questo bifrontismo gianico della monoposto di Maranello.

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Passo gara: manca il confronto diretto HAM-VER, ma l’olandese sembra di poco superiore alla concorrenza

I diversi programmi di lavoro dei team ci impediscono di valutare i passi gara a parità di condizioni per tutti. Red Bull, Ferrari e AlphaTauri hanno infatti svolto la loro simulazione di gara “lunga” nel corso delle PL3 mentre tutti gli altri hanno fatto il loro stint più lungo con carico di carburante nel corso della seconda sessione di prove libere. Ferrari e Red Bull hanno effettuato dei run di soli 6 giri durante la seconda sessione, utili a valutare la velocità della monoposto a inizio gara, ma poco rappresentativi per quanto riguarda il degrado gomma. Vediamo quindi prima i long run effettuati da tutti nel corso delle PL2 per poi passare a Red Bull, Ferrari e AlphaTauri e cercare di unire le informazioni.

Dal grafico sottostante si nota una McLaren in gran forma, probabilmente la più veloce di tutti esclusa la Red Bull. Hamilton è partito più forte di Norris nel suo stint, ma i tempi del sette volte campione del mondo si sono alzati più velocemente rispetto a quelli del connazionale. Il degrado comunque sarà un nemico contro cui dovranno lottare tutti dal momento che dopo 10 giri i tempi di tutti i piloti hanno iniziato ad alzarsi. Centro gruppo compatto come al solito con Alpine, Aston Martin e Albon sugli stessi tempi mentre ha sorpreso Alfa Romeo. La squadra italo-svizzera, relegata a lottare per le posizioni di rincalzo nelle ultime gare, sembra adattarsi molto bene alle strette curve del circuito magiaro (Zhou e Bottas sono tra i più veloci nelle curve con velocità di percorrenza intorno a 100 km/h). Il passo gara conferma lo stato di forma dell’Alfa Romeo mostrando sia Bottas che Zhou partire con tempi sul 23 basso, a livello dei top team. L’incognita principale è se la C43 sarà in grado di gestire le gomme abbastanza bene da mantenere questo velocissimo passo gara. Chi quasi sicuramente non sarà in grado di difendere la posizione conquistata in qualifica è invece Nico Hulkenberg. La Haas ha mostrato per l’ennesima volta un degrado gomma stratosferico con tempi che si sono alzati di due secondi in poco più di 10 giri: la vera sfida per gli altri sarà superarla senza perdere troppo tempo.

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Analisi passo gara PL2 F1

Le simulazioni di gara effettuate nel corso delle PL3 hanno invece mostrato il solito Verstappen demolire il compagno di squadra Perez (3-4 decimi al giro) e le due Ferrari (8-9 decimi al giro). La cosa veramente preoccupante per la scuderia italiana è però che il passo gara mostrato è sullo stesso livello di quello dell’AlphaTauri a parità di gomma. Se questo è veramente il livello della SF-23 si attende una gara in sofferenza per Sainz e Leclerc. L’unica nota positiva, forse, è che i tempi sono rimasti abbastanza costanti durante il run quindi forse c’è un po’ di margine rispetto al passo imposto ai piloti dagli ingegneri.

Analisi passo gara PL3 F1

Nelle simulazioni effettuate con gomme soft nel corso delle PL2 Ferrari ha pure mostrato tempi simili a quelli di Tsunoda e Ricciardo.

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Ferrari vs AlphaTauri PL2

Passando infine all’argomento forse più interessante, ovvero “Riuscirà qualcuno a battere Max Verstappen?“. Beh, a parità di mescola nelle PL2 l’olandese ha fatto segnare tempi praticamente identici a quelli di Norris, ma con uno stint molto più breve, quindi non sappiamo se a livello di degrado la Red Bull sia messa meglio o peggio della McLaren (verosimilmente meglio viste le prime 10 gare). Ferrari invece, con una mescola di vantaggio ma che probabilmente non verrà utilizzata in gara, ha girato su tempi simili a quelli di Hamilton nei primi 5 giri.





Tags : f1f1 2023ferrarihamiltonmercedesverstappen
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io