close
4 RuoteGTSu pista

GTWC, 1000 Km del Paul Ricard: Drudi e Rossi per confermarsi, Marciello per rilanciarsi. Info, orari e dove vederla.





Secondo appuntamento Endurance del Fanatec GT World Challenge Europe riservato alle vetture GT3 dal circuito francese Paul Ricard. Dopo il grande risultato di BMW nella gara d’esordio a Monza, la casa bavarese punta in alto anche nell’appuntamento d’oltralpe, forte di una macchina molto competitiva e di un’ottima performance a Brands Hatch del suo uomo di spicco: Valentino Rossi, reduce dal suo primo podio nel GTWC, punta ad un buon risultato anche in terra francese.

GTWC Paul Ricard
© Jules Benichou

Info e record

Non solo BMW qui a Le Castellet: si giocheranno alla grande le proprie carte anche Porsche (che molto bene stava facendo lo scorso anno, prima di uno sfortunatissimo ritiro), Audi (reduce da un secondo posto e una vittoria nella seconda manche a Brands Hatch con la compagine #40 del team Tresor Orange1 guidata da Mattia Drudi e Ricardo Feller, in cerca di conferme anche in Endurance Cup) e Ferrari (con una 296 GT3 molto veloce soprattutto nelle curve di lunga percorrenza). Saranno ben 57 le vetture impegnate in quello che è a tutti gli effetti il terzo weekend di gara del GT World Challenge Europe 2023, con una scoppiettante entry-list che al Paul Ricard promette di regalare uno show motoristico da non perdere. 5 saranno le Classi in cui le compagini – composte da 2 o 3 piloti ciascuna – saranno suddivise (qui per ricordarvi le regole di categorizzazioni dei piloti e Classi degli equipaggi del GTWC), con un buon piazzamento in classifica PRO ambito soprattutto da chi, nel round di apertura a Monza, non ha goduto di particolare fortuna: Raffaele Marciello, costretto al ritiro in terra brianzola a seguito di un contatto di cui è stato protagonista il suo compagno di team Boguslavskiy, è stato invece autore di un weekend a Brands Hatch che ci ha mostrato una volta di più le sue grandissime abilità alla guida della Mercedes AMG GT3, con cui ha colto la vittoria in Gara 1 per poi compiere una rimonta strepitosa in Gara 2. Endurance Cup da risollevare anche per l’equipaggio #46 alla guida della BMW M4 GT3 del Team WRT: Valentino Rossi, Augusto Farfus e Maxime Martin dovranno cogliere ogni occasione utile per portare a casa punti pesanti dopo quanto di buono mostrato sull’asfalto inglese durante il primo round della Sprint Cup. Chi va in cerca del bis – prima dell’appuntamento clou della stagione, ossia la 24 ore di Spa-Francorchamps – è sicuramente la BMW #98 di Rowe Racing, dominatrice assoluta al “Tempio della velocità” con una pole stratosferica e un ritmo insostenibile per tutti: occhi puntati, dunque, su Eng/Wittmann/Yelloly!

© Jules Benichou

In generale, cosa aspettarsi durante la 1000 Km del Paul Ricard? Il moderno circuito francese è quello utilizzato da SRO per fare i test per il BoP ad inizio stagione. Il tornare a correre in un tracciato ben conosciuto da piloti e team è sempre garanzia di equilibrio delle performance tra tutte le 8 vetture impegnate nella Endurance Cup, equilibrio che lo scorso anno ha regalato una delle gare più entusiasmanti del campionato, vinta solo negli ultimissimi minuti dalla compagine #71 di Iron Lynx di Serra, Rigon e Fuoco su Ferrari 488 GT3 EVO. Nel 2022 fu doppietta Iron Lynx con la #51 di Nielsen, Calado e Molina in seconda posizione, capace di beffare all’ultimo la Mercedes AMG GT3 #88 di Marciello, Gounon e Juncadella. Da ricordare come, nonostante il nome dell’evento sia “1000 Km del Paul Ricard”, in realtà la gara si giochi sul cronometro, avendo una durata prestabilita di 6 ore.

Il circuito Paul Ricard – tra tecnica e sicurezza

© Planet Lab Inc.

Il circuito è stato acquistato nel 1999 da Bernie Ecclestone, ammodernato e reso il test track perfetto per la Formula 1. Peculiari le vie di fuga in asfalto altamente abrasivo rosse (più capacità frenante) e blu (meno capacità frenante), in grado di evitare (o attenuare) gli urti e permettere alle vetture di riprendere il loro lavoro senza gli inconvenienti derivanti dalla ghiaia. Il circuito è stato sede del Gran Premio di Francia di F1 sin dagli anni ’70: In alternanza con altri circuiti francesi come Clemont-Ferrand e Digione fino a metà anni ’80, continuativamente dal 1985 al 1990 e dal 2018 al 2022 (escluso il 2020 per la pandemia).

Scopriamo nel dettaglio il circuito su cui il GTWC correrà la 1000 Km. Immaginiamo di posizionarci sulla linea di partenza e di premere il pedale del gas: dopo l’allungo del rettilineo principale, si stacca al cartello dei 100m per la chicane sinistra destra (Verrerie). Si passa dalla 5a marcia a oltre 245km/h alla 2a a 125km/h per il sinistra, 130km/h per il richiamo a destra, tagliando il più possibile sul cordolo interno.

Di nuovo full gas fino ai 225km/h in 4a marcia, staccata ancora ai 100 m per impostare il tratto lento del circuito: Curva 3 (Hotel) da tagliare il più possibile, 2a marcia e 130km/h, Curva 4 da percorrere tutta sul cordolo interno a 105km/h sempre in 2a marcia poi 1a marcia a 75km/h per la stretta curva Camp (verso destra). Importante qui trovare ottima percorrenza a bassa velocità e ottima trazione. Le ultime due curve prima del Mistral: destra lungo di curva 6 (Ste Baume) da affrontare in accelerazione a circa 120km/h e il sinistra di Curva 7 da affrontare in pieno. Una parte del tempo la si fa in queste due curve.

Siamo sull’infinito rettilineo del Mistral: circa 1.800 metri di allungo dove i piloti possono scaricare cavalli e tensione fino a raggiungere velocità superiori ai 280km/h. Qui si entra nel misto veloce, per cui è fondamentale avere una macchina ben bilanciata: si inizia subito con la curva Signes, destra da 5a marcia ad oltre 220km/h. Qui sarà importante evitare di uscire troppo spesso di pista per non incappare in penalità per track limits. Si arriva poi alla Bousset, curva verso destra con doppio apice e doppio raggio, che si imposta di 3a marcia entrando stretti, facendo correre la vettura verso l’esterno chiudendo ritardando la corda per l’uscita. Si passa sul cordolo a circa 130km/h in 3a marcia. Breve allungo che ci porta a Curva 12 (Bendor), ossia un sinistra con doppio raggio che possiamo considerare “cugino” della curva precedente per filosofia e interpretazione: 2a marcia e 100km/h per il secondo apice. Qui si passa vicini al cordolo interno. Il cordolo interno è molto alto, sconsigliato passarci sopra. Allungo – non rettilineo, ma con una curva ad ampissimo raggio verso destra – che ci porta alla Curva 14 (Lac). Qui si entra molto stretti (apice anticipato), si gestisce la macchina con il freno, tenendola il più possibile vicina al cordolo interno per tutta la percorrenza della curva. Importante finire la curva essendo ancora il più a sinistra possibile per impostare al meglio l’ultimo tornante. La Lac si percorre in 2a marcia a circa 120km/h. Il tornante di Curva 15 (Pont) è un destra secco da 1a marcia da 70km/h: è sia la curva più lenta del circuito che, tra l’altro, offre un ottimo punto di sorpasso.

Dove e in quali orari poter seguire il GTWC al Paul Ricard?

Libere, Pre-Qualifiche, Qualifiche e Gara saranno trasmesse live sul canale YouTube di GT World. Assicuratevi di utilizzare parole chiave in italiano per poter sentire la telecronaca con Ivan Nesta e il sottoscritto Marco Gabriele Nesi. La gara sarà trasmessa anche su Sky Sport (canale 257).

Venerdì 2 giugno

14.35 – 16:05 -> Prove libere | Canale YouTube GT World

19:50 – 21:20 -> Pre-Qualifiche | Canale YouTube GT World

Sabato 3 giugno

11:00 – 12:00 -> Qualifiche | Canale YouTube GT World

18:00 – 00:00 -> 1000 Km del Paul Ricard (6 ore) | Sky Sport (Canale 257) | Canale YouTube GT World





Tags : drudigt world challengeGT3gtwcGTWC 2023marcielloRossi
Marco Gabriele Nesi

The author Marco Gabriele Nesi