Sono state qualifiche a cardiopalma. L’adrenalina si è aggiunta alle difficoltà inaspettate comparse sessione dopo sessione. Lewis Hamilton si è imposto per la 76^ volta, battendo delle Ferrari davvero in palla. Solo 44 i milesimi di ritardo di Vettel, solo 98 quelli di Raikkonen. Grande delusione per Bottas (affondato in 4^ piazza). Brilla Leclerc, scompare la strategia delle qualificazioni in Q3 con mescola più dura, compare prepotente il fattore caldo a influenzare le classifiche. Ma soprattutto la lotta s’è spostata sul filo del cronometro.
Le Ferrari scendono in pista quasi subito in Q1: e Raikkonen indossa la gomma media. Ma le ostilità s’interrompono subito. Lance Stroll perde la macchina e affoga nella ghiaia di curva 6, provocando una bandiera rossa. Ma per la Williams il calvario è appena cominciato: Sergey Sirotkin perde la macchina in curva 15 e spazza la ghiaia, ma riesce a rientrare ai pit. Anche le Mercedes, intanto, entrano in pista con gomme medie. Ma il primo stint va a Vettel (con le morbide) che prende già il record (1’26”585) ma con soli due decimi di vantaggio su Hamilton.
La Q1 si conclude con Vettel davanti alle due Mercedes di Hamilton e Bottas, che non perfezionano i loro tempi. Seguono Verstappen, Raikkonen e un meraviglioso Leclerc in 6^ piazza precedendo Ricciardo. Con un colpo di reni, Nico Hulkenberg mette fuori il compagno Carlos Sainz (finora sempre in Q3). Esclusi anche Vandoorne, Sirotkin e pure per Stroll e Hartley. Questi ultimi non hanno impostato tempi e dovranno essere riammessi in griglia con una deroga al 107%.
Nessuno prova la giocata della gomma media: tutti i top team iniziano la Q2 su gomma morbida. Come s’intuiva dalle FP3, la lotta sembra limitata a Ferrari e Mercedes. Nessuno degli altri riesce ad avvicinarsi ai tempi dei primi quattro, che si sfidano a botte di parziali record. Il quartetto d’archi rosso-argento è chiuso in tre decimi, con un abisso di mezzo secondo tra Raikkonen Verstappen, quinto provvisorio a metà sessione.
Gli altri entrano alla spicciolata. Le squadre di seconda fascia soffrono i motorizzati Ferrari: sia Haas sia Sauber (specie Leclerc) sono ossi duri perfino per Renault e Force India. Nell’ultimo stint nessuno di loro si migliora a parte Gasly, che però chiude 14°. Hamilton è primo davanti a Vettel, Bottas e Raikkonen. Seguono le Red Bull, le Haas, Leclerc e Ocon. Restano esclusi Hulkenberg, Perez, Alonso, Gasly ed Ericsson. A incidere è stato l’aumento repentino delle temperature, innalzatesi di 2,5 °C.
Si riconferma la battaglia a colpi di parziali record tra i primi quattro. Le Mercedes battono prima Raikkonen, poi Vettel ribalta il verdetto. Il #5 ferma le lancette su 1’25”936, 57 millesimi in meno di Hamilton. Pesa su tutti il timore che dopo sia difficile migliorarsi. Le Red Bull pagano quattro decimi a Raikkonen, che a sua volta dista tre decimi da Vettel a metà sessione.
La sfida riprende nel secondo stint: Lewis Hamilton strappa la leadership di 44 millesimi. Vettel resta in seconda posizione, mentre Kimi Raikkonen butta indietro Valtterri Bottas e si prende la 3^ piazza. Le posizioni di rincalzo riconfermano la Q2: le Red Bull monopolizzano la terza fila (Verstappen 5° davanti a Ricciardo), poi le Haas in quarta fila (Magnussen 7°) e infine Charles Leclerc 9° avanti a Ocon. È la 76^ pole per Hamilton! L’inglese è davanti, ma segnali incoraggianti arrivano dalle Rosse. Domani sarà una gara agguerrita?