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Indietro veloce, fino al 2014. È un pomeriggio di fine ottobre in una città distante diverse centinaia di km da dove la vita mi avrebbe spedito di lì a poco. Sono seduto a una scrivania, impegnato a pigiare tasti sul computer, proprio come adesso. Pochi giorni prima avevo preso una decisione la cui importanza ho compreso solo con il tempo. Avevo deciso che avrei creato una pagina Facebook, una pagina Facebook dedicata al mondo dei motori. E che il suo nome sarebbe stato “Andare a pesca con un’Audi R18”.

audi r18
© ASPhotography

Avanti veloce, fino a oggi. Da quel pomeriggio sono passati quasi 10 anni. Scrivo in una delle rare notti piovose di questo gennaio 2024, e mi rendo conto che fare un elenco di ciò che è cambiato nel mondo in un periodo di tempo che assomiglia moltissimo al decennio è impossibile. Figuriamoci, faticherei a stilare una lista simile persino se mi limitassi a mettere in fila le cose che sono successe a me.

Dal punto di vista personale, tuttavia, mi rendo conto che è piuttosto facile individuare ciò che mi ha accompagnato in maniera costante lungo quest’arco di tempo. Addii e arrivederci, traslochi e trasferimenti, tribolazioni universitarie e prime esperienze lavorative: “Andare a pesca con un’Audi R18” è stata presente in ciascuno di questi frammenti della mia vita, offrendomi nel corso degli anni lo stesso prezioso e silenzioso supporto. La pagina intitolata a quel mitologico e velocissimo naftone ha sempre rappresentato un porto sicuro in cui calare l’ancora quando il mare si faceva più burrascoso: condividere con voi un’idea o un’opinione, trovare un modo per strappare un sorriso o per indurre a una riflessione le persone che nel tempo hanno iniziato a seguire la pagina mi ha aiutato a focalizzare un obiettivo, a incanalare energie verso una passione che ha indirizzato praticamente tutta la mia vita. “Andare a pesca con un’Audi R18” e tutte le attività a essa annesse e connesse mi hanno riportato in carreggiata anche dopo le peggiori sbandate, rappresentando uno dei pochi punti davvero fermi durante il periodo della mia vita che più di ogni altro mi ha messo di fronte a cambiamenti in rapida sequenza.

Si può dunque tranquillamente dire che, in quello che a breve si trasformerà in un decennio esatto, “Andare a pesca con un’Audi R18” sia stata in pianta stabile una parte – oserei dire anche molto importante – della mia vita. Permettere che muoia, che scompaia schiacciata dal peso di incombenze e impegni che mi vincolano ad altre attività, è un qualcosa che non posso permettermi di fare accadere. Anche solo per una questione di pura e semplice riconoscenza. È quindi per questo, per cercare di garantire una sopravvivenza alla pagina che conosciamo tutti, che si è reso necessario salutare una vecchia amica.

“Andare a pesca con un’Audi R18”, infatti, si è trasformata in “Andare a pesca con una LMP1” con lo scopo di rendere sostenibile l’impegno che il sottoscritto e tutti i ragazzi che lo supportano mettono nella gestione e amministrazione quotidiana della pagina e del sito sul quale state leggendo questo articolo. La presenza di due marchi riconoscibili nel nome di una realtà che ogni anno fa registrare sui social numeri rilevanti ha da sempre rappresentato un ostacolo dal punto di vista commerciale, un ostacolo che ora non possiamo più permetterci di ignorare. A differenza di quanto ipotizzato da ben più di un subumano nel corso degli anni, non siamo mai stati pagati da Audi né al momento della nascita né durante il nostro primo decennio di storia: se dal punto di vista affettivo inserire “Audi R18” è stata un’intuizione, da quello economico si è rivelata una fregatura. Con buona pace di quei cretini che credono che da queste parti si viaggi su R8 aziendali con conti in banca gonfiati da bonifici Made in Ingolstadt. 

Crescere, con tutte le complessità legate al tempo che si comprime e agli impegni lavorativi che si espandono, ci ha messo di fronte a una scelta: disimpegnarci gradualmente dal lavoro sulla pagina e sul sito oppure sacrificare qualcosa per andare avanti e continuare a vivere, a modo nostro e insieme a voi, una passione comune. Tra le due opzioni abbiamo optato per la seconda: vedere scomparire un qualcosa a cui abbiamo dedicato così tanto tempo, o peggio vendere la nostra realtà a qualcuno che l’avrebbe poi tappezzata di link insulsi, fuori tema e clickbait sarebbe stato davvero troppo. Tanto per noi quanto per voi.

Ci tengo inoltre a precisare che un simile cambiamento è voluto con il preciso scopo di aggiungere, non di togliere. Nel corso dei prossimi mesi vedranno la luce nuove iniziative e nuovi progetti che si affiancheranno – assieme a un sempre più necessario rinnovamento del sito – a tutto ciò che da ormai 10 anni rappresenta l’anima della pagina: meme, riassunti traboccanti di giochi di parole indegne, persino Pagelle quasi-Rimappate troveranno sempre un posto e uno spazio sul nostro e sul vostro Feed. Non vogliamo snaturarci, vogliamo migliorarci. 

Soprattutto, vogliamo continuare a farci e a farvi compagnia. Con l’intento di potervi raccontare, tra altri dieci anni esatti, quanto bella e divertente sia stata l’eredità che ci ha lasciato tra le mani l’unica, inimitabile e indimenticabile Audi R18. 





Tags : audiaudi r18
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow