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Antonelli può essere la scelta giusta per il post Hamilton in Mercedes?





Lo storico passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari nel 2025 apre l’interrogativo su chi prenderà il suo posto in Mercedes nel 2025. Tra i papabili candidati c’è Andrea Kimi Antonelli, giovane pilota italiano sotto l’ala della Mercedes che nel 2024 correrà in Formula 2 con Prema. Ma quella di Antonelli può essere la scelta giusta per la Mercedes? Scopriamo perché sì (e perché no).

Andrea Kimi Antonelli Mercedes
© Prema Racing

Che Antonelli abbia un futuro tracciato verso la Mercedes è abbastanza risaputo. L’italiano fa parte del programma junior della Stella a Tre Punte sin da quando correva sui kart, e dal passaggio in monoposto ha impressionato tutti, tanto da compiere un inconsueto salto dalla Formula Regional europea alla Formula 2. Inoltre, gode della stima di Toto Wolff, e non a caso è stato più volte indicato come l’erede di Hamilton nel team.

Eredità arrivata probabilmente prima del previsto, a questo punto: se inizialmente si credeva che l’inglese sarebbe rimasto almeno fino al 2025 in Mercedes, adesso è chiaro che quel sedile si libererà al termine di questa stagione che deve ancora iniziare. E quindi, è necessario trovare un sostituto, che potrebbe essere proprio Antonelli, il quale però deve ancora disputare una stagione in F2. Ed è questa la prima vera incognita: per quanto Kimi abbia fatto bene finora, tutte le considerazioni si fermano all’evidenza che manca ancora un anno, in cui l’italiano sarà impegnato in un campionato complicato che lo vedrà all’esordio.

Ma procediamo per gradi. Innanzitutto, i dati più tecnici della vicenda: dal punto di vista della Superlicenza FIA, Antonelli è quasi a posto. Per esordire in F1 nel 2025, infatti, verranno presi in considerazione i risultati ottenuti nel triennio 2022-2024, e nei primi due anni Antonelli ha già fatto il pieno dei punti necessari: nel 2022 ha vinto sia la F4 italiana che quella tedesca, ciascuna delle quali assegna 12 punti al vincitore, mentre nel 2023 ha vinto la Formula Regional Middle East, che assegna 18 punti, e quella europea, 25, per un totale di 67 punti su 40 che gli servono. Il che vuol dire che, a prescindere da come andrà il 2024, avrà comunque i punti sufficienti per correre nel 2025. Gli unici due requisiti che gli mancano al momento sono la maggiore età (compirà 18 anni il 25 agosto) e la patente di guida. A meno che non si faccia bocciare all’esame pratico per non aver messo la freccia in una rotonda, dal lato Superlicenza è in una botte di ferro.

C’è poi un altro punto a favore: Antonelli è dannatamente bravo. Mercedes l’ha preso nella propria academy sin dal 2018, quando correva ancora sui kart, legandolo a sé con un contratto decennale e rendendolo il pilastro del proprio settore giovanile. Dal momento del salto in monoposto, Kimi ha dimostrato di essere un talento incredibile in tutti gli aspetti: è veloce in qualifica, è costante in gara, fa pochi errori, sul bagnato è una furia e nel corpo a corpo è corretto ma letale. Il suo score in monoposto è abbastanza similare a quello dello stesso Hamilton prima di arrivare in GP2: Hamilton all’epoca vinse 32 gare e ottenne 48 podi in 88 gare, mentre Antonelli in 93 apparizioni ha anche lui vinto 32 volte, salendo sul podio per un totale di 57 occasioni. Alcune di queste gare sono state dei capolavori, come ad esempio la finale dei FIA Motorsport Games 2022 nella categoria F4, dove ha vinto con un polso rotto girando almeno sei decimi al giro più veloce dei principali inseguitori; o la seconda gara del Nurburgring in F4 tedesca, sempre nel 2022, quando sotto la pioggia ha imposto un ritmo impressionante, nella gara in cui ha poi vinto il titolo; o ancora, la gara 2 di Formula Regional a Zandvoort, quando, partito ottavo e senza alcuna necessità di strafare, in tre giri è salito in testa alla gara, anche in questo caso nella corsa decisiva. Nel panorama delle formule minori, in questo momento Andrea Kimi Antonelli è l’uomo (o il ragazzo) da battere, e probabilmente è il pilota più famoso tra chi bazzica le categorie al di sotto della F1.

Certo, la parte difficile sarà quest’anno: sebbene, come detto, avrà a prescindere i punti per la Superlicenza, non può di certo bussare alle porte di Mercedes mettendo sul piatto un misero risultato in F2. Antonelli è chiamato a fare bene, anche se questo non vuol dire necessariamente vincere il titolo. Ha le sue chance: finora ha dimostrato di adattarsi bene ai passaggi di categoria (vedasi il round disputato nel GT italiano a Imola), e con la nuova generazione di vetture di F2, che verrà introdotta quest’anno, l’handicap del salto dalla Formula Regional sarà parzialmente attenuato. Inoltre, correrà per Prema, che è il team per eccellenza nelle formule minori. Tuttavia, non è così scontato che vinca, e probabilmente non è il favorito: banalmente, perché gli altri piloti non sono di certo lenti, a partire dal suo compagno di squadra in Prema Oliver Bearman, pupillo inglese della Ferrari con un anno di esperienza alle spalle, così come Victor Martins della ART, pilota Alpine campione rookie lo scorso anno.

Piloti F2 2024
Le nuove vetture di Formula 2 che debutteranno nel 2024 © Prema

Inoltre, al di là del cambio di macchina, certamente passare da una Formula Regional ad una F2 sarà in ogni caso più difficile che passare da una vecchia F2 ad una nuova F2, come da una F3 ad una F2. Si troverà una macchina potente più del doppio (250 hp di una Regional contro 620 hp di una F2) e con più aerodinamica, dovrà imparare a gestire le gomme, e delle quattordici piste del calendario di F2 si troverà a debuttare in ben sette di queste (anche se a Sakhir farà i test pre stagionali prima del round inaugurale), tra cui Melbourne, Montecarlo e Baku. Un obiettivo positivo e realistico per Antonelli potrebbe essere quello di vincere un paio di gare e magari chiudere primo tra i rookie. Tutto ciò che dovesse venire di più sarebbe tanto di guadagnato.

Andrea Kimi Antonelli Formula Regional Le Castellet. © 2023 Niels Broekema/ Dutch Photo Agency
© 2023 Niels Broekema/ Dutch Photo Agency

Ma supponiamo che la stagione di Antonelli in F2 vada bene. Supponiamo che vinca, se volete. A quel punto dovrebbe salire in Mercedes al fianco di George Russell. Un salto diretto in un top team, che ricorda proprio quello di Hamilton in McLaren nel 2007, o quello di Jacques Villeneuve in Williams nel 1996. Inutile dirlo, il rivale principale sarà la pressione a cui sarà sottoposto l’italiano: trovarsi catapultato in Mercedes ad appena 18 anni e mezzo (sarebbe il terzo pilota più giovane di sempre dopo Max Verstappen e Lance Stroll) potrebbe bruciarlo. L’esposizione mediatica sarebbe immediata e potrebbe ritorcersigli contro. Da questo punto di vista, forse sarebbe meglio fargli fare un anno di apprendistato in Williams, dove potrà adattarsi alla categoria e anche sbagliare, per poi presentarsi al meglio nel 2026 in Mercedes. In fondo, non c’è nessuna fretta, Antonelli è un ragazzo, e potrebbe permettersi di “perdere” un anno in Williams, per poi prendersi con calma quel sedile su cui, probabilmente, il suo nome c’è già a prescindere.

Ma, come detto, tutti questi discorsi sono eventuali, perché dipenderanno dalla stagione di Antonelli in F2. Una stagione da cui ci si aspetta tanto, perché il ragazzo ha indubbiamente delle qualità, ma in cui dovrà anche avere il diritto di sbagliare in santa pace e di imparare. Non ci sarà nessun problema nel caso dovesse fare una seconda stagione, perché la portata del salto è stata enorme, anche dal punto di vista della visibilità mediatica, visto che si ritroverà catapultato a correre insieme alla F1. Ma, nel caso dovesse andare come ha fatto finora, non c’è dubbio che lui, o chi per lui, prenderà le giuste scelte per la sua carriera.





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Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.