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F2: GP Olanda, dramma sportivo per i contendenti al titolo





Archiviata ormai la pausa estiva, la lotta al titolo di F2 ritorna con l’appuntamento a Zandvoort, Olanda. L’instabilità del meteo è una delle incognite di questo weekend che vede Pourchaire e Vesti, i primi due in campionato, a dover gestire da una parte e tentare la rimonta dall’altra. Ma non avevano messo in conto una cosa: tanta, tantissima sfortuna e errori.

Clement Novalak Jak Crawford and Zane Maloney on top of the podium in Zandvoort.
©️Formula 2 Media

Le qualifiche del sabato

Nelle qualifiche della FIA Formula 2 a Zandvoort, Jak Crawford ha catturato la sua prima pole position in carriera. La sessione è stata caratterizzata da ben tre bandiere rosse, che hanno influenzato il risultato finale.

Dennis Hauger aveva fatto segnare un giro da pole position, ma il suo tempo è stato annullato a causa dell’esposizione di una delle tre bandiere rosse, piazzandolo in seconda posizione. Questo ha portato alla formazione di una prima fila completamente targata Red Bull, con Crawford in pole e Hauger in seconda posizione. Frederick Vesti è giunto terzo, mentre un deludente Theo Pourchaire conclude decimo, posizione che gli varrà comunque la pole nella gara Sprint di domani grazie all’inversione dei primi dieci.

Zane Maloney si è classificato quarto, seguito da Jack Doohan e Oliver Bearman. Juan Manuel Correa, nonostante una sessione abbreviata, si è piazzato settimo davanti a Victor Martins e Isack Hadjar. Sono scattate alcune scintille e incomprensioni per i piloti della junior academy Alpine, Jack Doohan e Victor Martins, che sono stati vicini a un incidente durante il loro tentativo di giro veloce. Nelle retrovie ritroviamo Ayumu Iwasa, attualmente terzo in classifica generale e in lotta per il titolo. Dovrà partire dalla dodicesima posizione in entrambe le gare del weekend.

Nulla di fatto, sprint race cancellata

A causa della copiosa pioggia la direzione gara decide di far partire la gara dietro la Safety Car. Ma per il pole man Pourchaire i drammi iniziano già dal warm up lap dove i meccanici hanno riscontrato un problema alla parte posteriore della vettura. Viene relegato cosi alla partenza dalla pit lane perdendo tutto il vantaggio iniziale. In prima posizione passa cosi Hadjar che può sperare nella sua prima vittoria stagionale!

La gara non fa che partire realmente al secondo giro ma, dopo l’ottimo spunto di Martins dietro Hadjar, Maini va al contatto con Crawford e rientrando in pista perde il controllo dell’auto a causa dell’aquaplaning. Finisce in testa coda e Boschung che sopravanza non riesce ad evitarlo causando un brutto incidente dove entrambe le vetture della Campos si ritrovano una sopra l’altra. Viene esposta la bandiera rossa interrompendo la gara in modo da liberare la pista dalle vetture. L’halo ancora una volta ha salvato i due piloti che potevano riportare ben più gravi ripercussioni.

In seguito a un tentativo di riavvio con la Safety Car, a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche, i commissari decidono di interrompere la gara in modo definitivo. Complessivamente, sono stati effettuati solo tre giri sotto la Safety Car, un numero insufficiente per assegnare punti ai primi otto classificati.

Da una non gara agli autoscontri

La vera azione in pista avviene con la Feature Race che inizia con una partenza lanciata in condizioni scivolose. Crawford mantiene la leadership grazie a una partenza perfetta. Nel frattempo, il contendente al titolo Vesti va un testacoda alla Curva 1, scivolando dalla terza alla diciannovesima posizione. Anche l’altro pilota Prema non è fortunato, infatti Oliver Bearman viene coinvolto in un incidente con Juan Manuel Correa, finendo fuori pista e ricevendo una penalità di 10 secondi.

Ma gli incidenti non si sono fermati qui, nel corso del primo giro, anche Victor Martins è stato coinvolto in un incidente, trascinato dalla vettura di Bearman, mentre Jack Doohan ha terminato la sua corsa contro il muro all’ultima curva.

La Safety Car lascia la pista alla fine del terzo giro, consentendo la ripartenza ma ancora una volta ci sono dei contatti. Ayumu Iwasa tenta di superare Kush Maini per il settimo posto ma finisce largo alla Curva 1, portando Maini fuori pista. Entrambi i piloti subiscono danni, e Iwasa riceve una penalità di 10 secondi.

Durante l’altalena dei pit stop Hadjar e Pourchaire effettuano il loro al giro 10, ma c’è un rischio di contatto durante l’ingresso ai box. ART Grand Prix riesce a far uscire Pourchaire in testa grazie a un pit stop più veloce.

Sfortuna per il leader del campionato.

Purtroppo però, Pourchaire perde il controllo della sua auto mentre esce dai box e sbatte contro le barriere in curva 7. L’intervento della Safety Car è richiesto cosi i PREMA Racing ne approfittano ad effettuare un doppio il pit stop per entrambi i loro piloti. Ma un problema alle pistole non avvita in modo corretto le gomme di Vesti che perdendo entrambe i pneumatici posteriori e ritirandosi dalla gara.

Novalak guida la gara dopo il disastro dei primi.

Dopo tutti gli avvertimenti, Clément Novalak è il nuovo leader della gara. Nonostante gli attacchi subiti dai piloti alle sue spalle negli ultimi 10 minuti, il pilota francese è stato in grado di resistere. Partito addirittura dalla tredicesima posizione, Novalak ha conquistato la sua prima vittoria in carriera nella Formula 2 nella Feature Race. Al secondo posto si è classificato Zane Maloney, mentre al terzo posto si è piazzato Jak Crawford. L’unico contendente al titolo rimasto in gara, Iwasa, conclude in tredicesima posizione.

La classifica iridata rimane invariata.

La classifica del campionato rimane invariata dopo che Pourchaire, Vesti, Iwasa e Doohan non sono riusciti a segnare punti in questa gara. ART Grand Prix mantiene il comando della classifica costruttori, seguita da PREMA Racing e Rodin Carlin al terzo posto. L’appuntamento ora è a Monza tra una settimana dal 1 al 3 settembre!





Tags : Formula 2GP Olanda
Imma Aurino

The author Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.