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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP del Bahrain





È di nuovo Formula 1. La massima serie ricomincia dal Bahrain con tante novità: un nuovo Campione del Mondo, delle vetture completamente nuove, e una Ferrari che sembra fare meno schifo del solito. Entriamo nel vivo del Mondiale 2022 preparandoci al primo appuntamento con le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP del Bahrain!

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Getty Images / Red Bull Content Pool

Appuntamento ormai classico, quello del Bahrain, presente in calendario sin dal 2004. La pista di Shakir è una delle più conosciute dai piloti, che l’hanno calcata in diverse occasioni extra-GP grazie al clima ideale per lo svolgimento dei test pre-stagionali. Nonostante questo, un dato curioso è che il tempo record fatto registrare in gara risale addirittura al 2005, quando Pedro De la Rosa girò in 1 minuto, 31 Hamilton e 447 millesimi con la sua McLaren.

L’attesa per questo avvio di stagione è certamente palpabile, con il neo-campione Max Verstappen che scenderà in pista per la prima volta con l’#1 apposto sulla sua Red Bull. Ricordiamo che fu proprio l’olandese ad essere protagonista, assieme ad Hamilton, di un duello – il primo dei tanti che avrebbero poi caratterizzato il cinematografico Mondiale 2021nei giri finali del Gran Premio dello scorso anno, duello che però vide penalizzato Verstappen reo di aver sorpassato l’inglese di qualche centimetro oltre la carreggiata. Che dire, possiamo ammettere che si trattò letteralmente di un duello sopra le righe.

E mentre Sebastian Vettel è l’unica cosa positiva dell’inizio di stagione per l’Aston Martin, Daniel Ricciardo scenderà finalmente in pista in Bahrain – dopo aver saltato la sessione di test pre-stagionale causa Covid-19 – con la sua nuovissima MCL36. Durante le sessioni di test l’assenza nei box dell’australiano chiaramente ha lasciato un po’ di amaro in bocca tra i membri del team che, citando un famoso film italiano, hanno pensato sconsolati e delusi: “Non ci testa, che piangere…”.

Che dire di più? Niente. Anzi, l’articolo potrebbe proprio finire qui. Anzi, qualcuno penserà che dovrebbe essere già finito, perché sa cosa lo aspetta poco più in basso: un elenco di 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP del Bahrain!

  1. È il GP che nel 2020 fu teatro del drammatico incidente di Romain Grosjean, che uscì dalle fiamme – quasi – indenne e da lì iniziò la sua “seconda vita”. Intervistato ai nostri microfoni, ha dichiarato: “Sono molto fenice di essere risorto dalle ceneri”;
  2. Lo Stato del Bahrain è composto dalle isole Muharraq, Bahrein e Sitrah. Quest’ultima era in lizza per essere il sito di costruzione del circuito, ma dopo poco ci si rese conto che Sitrah ttava di un posto non adeguato;
  3. È una terra famosa per la produzione di perle, e dunque per i piloti è facile trovare gioie llì;
  4. La Formula 1 ci ha corso in 3 diverse configurazioni, ma il pubblico se ne ricorda solo 2 perché durante la gara del 2010, corsa sulla versione Endurance, nessuno spettatore è riuscito a rimanere sveglio;
  5. In lingua araba, Bahrain è la forma duale del sostantivo arabo baḥr (“mare”), perciò al-Baḥrayn significa “[Regno dei] due mari”. Il primo è quello che circonda l’isola, il secondo è quello di lacrime che i tifosi Ferrari verseranno qualora la F1-75 facesse schifo;
  6. Si corre in una nazione che in antichità era foriera di pirateria, ma anche oggi ci sono molte persone che guardano le gare da siti streaming illegali;
  7. Nel 2011 non si corse a causa delle guerriglie in corso nel paese, che arrecavano non poche preoccupazioni ai fotografi. Interpellati sulla possibile qualità delle loro foto durante la gara, infatti, questi risposero divincolandosi tra le rivolte: “Eh, sommosse…”
  8. Il maggior rilievo del Bahrein è alto 122 metri che, pensate, corrispondono all’incirca alla distanza percorsa da Mazepin alla guida della Haas durante i test pre-stagionali;
  9. Vista l’abbondanza delle palme, gli ingegneri stanno studiando un dispositivo capace di fornire energia alle Power Unit sfruttando interamente risorse naturali: si tratta delle datterie;
  10. A seguito della partnership con l’azienda di Mountain View, debuttano sulla McLaren i nuovi copricerchi brandizzati Google: i cerchi Chromati.




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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.