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F1 GP Bahrain: analisi passo gara prove libere del giovedì





Nel corso delle prime due sessioni ufficiali di questa nuova stagione di F1 in Bahrain tutti i team hanno testato il passo gara e fatto simulazioni di qualifica: vediamo che tempi hanno segnato le varie squadre in questa analisi e cosa possono dirci queste sessioni (e cosa invece no).

fp2 gp bahrain
La Mercedes ha chiuso al comando le FP2 del GP del Bahrain | © LAT Images

Lavoro svolto durante FP1 e FP2

Durante la prima sessione di prove libere in Bahrain quasi tutti i team si sono concentrati nel trovare l’assetto giusto utilizzando gomme medie. Racing Bull, McLaren e Sauber hanno anche provato un paio di giri veloci con gomme soft. Nel finale di sessione la maggior parte dei team ha effettuato una breve simulazione di passo gara di 6-7 giri. Un lavoro leggermente diverso è stato fatto dalla Haas che, come nel corso dei test invernali, si è concentrata totalmente sui long run con carico di benzina. Il team italo-americano infatti sta provando a risolvere i grandissimi problemi che aveva lo scorso anno nel gestire le gomme e, sebbene queste siano solo le prime sessioni, sembra essere riuscito a migliorare rispetto al 2023.

Nelle FP2 del GP del Bahrain la gomma soft è stata quella più utilizzata. Il programma di lavoro è stato abbastanza simile per tutti: simulazioni di qualifica nella prima metà della sessione e simulazioni di passo gara durante la seconda metà. In questa seconda sessione quasi tutti sono riusciti a percorrere una decina di giri, dando informazioni più indicative su quello che dovrebbe essere il passo gara in vista del GP di F1 in Bahrain di sabato. Nel corso di questa sessione infatti i long run sono stati più lunghi e soprattutto con temperature del tracciato simili a quelle che troveremo in gara.

Passo gara FP1 GP Bahrain F1

Nel grafico sottostante possiamo vedere le simulazioni di passo gara effettuate nel corso della prima sessione di prove libere del GP del Bahrain. Haas ha effettuato long run lunghi il doppio rispetto a quelli di tutti gli altri e, nonostante questo, non ha mostrato il disastroso degrado gomma del 2023. I tempi di Magnussen sono passati da 1:37.5 a 1.38 alto in una decina di giri mentre Hulkenberg è rimasto tra l’1:38 e l’1:39 per tutti il run. Le Ferrari, Verstappen, Hamilton e Norris sono stati i più veloci del gruppo mentre le due Alpine sono andate decisamente male: addirittura Gasly è stato l’unico a girare sopra l’1:40 per più giri. C’è da dire però che due dei rivali diretti dell’Alpine, ovvero Sauber e Williams, non hanno fatto long run durante la prima sessione.

Passo gara FP2 GP Bahrain F1: grande equilibrio subito dietro Verstappen

Nel caotico grafico sottostante possiamo vedere il passo gara di tutti i piloti che hanno preso parte alla seconda sessione di prove libere. Per aggiungere maggior confusione le due Red Bull sono rappresentate in giallo, ma non preoccupatevi: sotto ci sono 2 grafici più leggibili che prendono in considerazione separatamente i team di prima fascia e quelli di seconda fascia. Già da subito possiamo notare che i team più veloci sul passo gara sono stati Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes. Possiamo anche vedere che l’intera griglia è raccolta in appena un secondo e mezzo, segno del grande equilibrio a cui si è giunti al terzo anno di stabilità regolamentare, specialmente a centro gruppo.

Guardiamo quindi cosa hanno fatto quelli che dovrebbero essere i primi cinque team. Verstappen, come lecito aspettarci, è stato il pilota più veloce nel corso del long run riuscendo a mantenere tempi più veloci del primo degli inseguitori di circa 2-3 decimi. Bene anche Perez, che però è partito molto veloce, girando addirittura sotto l’1:36 nel primo giro, per poi ritrovarsi a girare qualche decimo più piano di Verstappen nel corso del resto della simulazione di gara. Subito dietro a Verstappen c’è stato grande equilibrio. Il secondo miglior run è stato probabilmente quello di Piastri, che è partito sull’1:36 basso per concludere sull’1:37 basso prima di fare una sosta per montare gomme medie. Anche Russell, Norris e Leclerc sono riusciti a portare a casa delle ottime simulazioni girando intorno all’1:37. Guardando questi tempi sul giro sembra esserci grande equilibrio subito alle spalle di Verstappen, con McLaren forse leggermente più veloce di Ferrari e Mercedes, anche se nelle simulazioni di qualifica le due Mercedes sono andate meglio. La lotta per il podio potrebbe quindi rivelarsi molto intensa. Subito dietro a questi 3 team pare esserci Aston Martin: Alonso e Stroll sono partiti sull’1:37 per arrivare intorno all’1:38 dopo una decina di giri.

Nella seconda metà dello schieramento invece la Racing Bulls dovrebbe essere il team in grado di giocarsi le ultime posizioni in zona punti con gli ultimi dei top 5. Ricciardo ha fatto un long run partendo sull’1:37 basso per arrivare all’1:38 basso dopo 12 giri: tempi leggermente più lenti di Aston all’inizio, ma con minor degrado nel corso del run. Leggermente più lenti di Ricciardo sono stati Bottas e incredibilmente i due piloti della Haas, che con la nuova VF-24 che sembra finalmente aver risolto i grandissimi problemi nella gestione gomma che aveva nel 2023. Sono andate male invece le due Alpine e Zhou. Il team francese sembra essere molto in difficoltà sia nella simulazione di gara che in quella di qualifica: se le cose dovessero rimanere così anche venerdì la squadra di Gasly e Ocon rischia addirittura una clamorosa eliminazione in Q1 e una gara all’inseguimento. Un po’ indecifrabile invece la Williams perché quello che dovrebbe essere il pilota di punta, ovvero Albon, ha girato tra l’1:37 alto e l’1:38 basso mentre Sargeant è partito a razzo sull’1:36 per poi crollare sull’1:38 dopo appena 6 giri. Difficile dire esattamente quale simulazione sia stata più rappresentativa, se quella lenta e costante o quella veloce e ad alto degrado, tuttavia azzardiamo l’ipotesi che non saranno loro a finire in zona punti, almeno in questa prima gara.

Questa analisi finisce qui, con la speranza di non essere smentiti già sabato da una favolosa doppietta Alpine, ma d’altronde se tutto fosse prevedibile che gusto ci sarebbe a guardare la Formula 1?





Tags : analisi datiAnalisi Tecnicaf1f1 2024
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io