close
4 RuoteFormula 1Su pista

F1, sarà il budget cap a decidere il mondiale 2021?





Gli investimenti portano aggiornamenti, ma quando il budget viene tagliato la coperta si accorcia: sarà il budget cap a determinare gli sviluppi di Mercedes e Red Bull e, di conseguenza, la lotta per il titolo 2021?

Getty Images / Red Bull Content Pool
Getty Images / Red Bull Content Pool

Il budget cap introdotto quest’anno pone i team di fronte a un bivio cruciale: meglio investire sul cambio generazionale previsto per il 2022 e proiettarsi al lungo termine o cercare di massimizzare i risultati del campionato corrente? Per alcune squadre, come nel caso della Haas, la risposta è abbastanza scontata: il team americano non ha infatti mai nascosto il pieno interesse a sacrificare la stagione attuale per andare all-in sul prossimo ciclo tecnico. Ai vertici della classifica, tuttavia, quando in palio ci sono i mondiali piloti e costruttori, la decisione si complica: Red Bull e Mercedes non possono avere sia l’uovo oggi che la gallina domani. Queste due squadre, a cui si aggiunge Ferrari, sono le scuderie più ricche del Circus, con budget annui che superano i 400 milioni di dollari. Il tetto alle spese introdotto a inizio anno, tuttavia, impone un limite di 145 milioni, che dovrà essere diviso tra sviluppo a breve e medio termine.

Il titolo 2021 è cruciale per entrambe le compagini, con Red Bull che si ritrova effettivamente in lotta per la prima volta dal 2013, e Mercedes che vuole far perdurare il proprio dominio nell’era turbo-ibrida, sopravvissuto anche alla rivoluzione aerodinamica del 2017. Hamilton inoltre ha la palla tra le mani per diventare il pilota più vincente della storia in ottica iridata e, chissà, magari ritirarsi all’apice di una carriera che sembra sempreverde.
Ad oggi tuttavia, vale a dire dopo il Gran Premio di Stiria, le due scuderie contendenti sembrano aver intrapreso filosofie diverse. Red Bull, in particolare, si presenta ad ogni Gran Premio con nuovi aggiornamenti aerodinamici più o meno rilevanti, ultimo, in Stiria, il diffusore “rastrellato”. Secondo quanto riportato da Motorsport.com, inoltre, i rilevamenti fonometrici al Red Bull Ring suggeriscono che la power unit Honda abbia finalmente agguantato le prestazioni di quella Mercedes. A inizio anno, infatti, la motorizzazione nipponica era stata costretta a castrare la propria potenza per non minare l’affidabilità, ma con la Spec-2 di recente omologazione sembra che tali problemi siano stati risolti e che la power unit possa ora spingere al massimo del potenziale.

Al contrario, Lewis Hamilton dopo il GP di Stiria sottolineava come non si ricordasse nemmeno “quando sia stato il nostro ultimo aggiornamento”. Andando a recuperare la lista degli upgrade, effettivamente si notano solo piccole modifiche di adattamento alle varie piste. L’ultimo sviluppo rilevante per la casa di Stoccarda risale addirittura al Gran Premio di Imola, quando venne introdotta una piccola shark fin sul fondo.

Premesso che nulla vieta che Mercedes si presenti questo fine settimana in Austria con una versione B della W12, tra Stoccarda e Milton Keynes sembrano vigere scuole di pensiero polarmente opposte per quanto riguarda come investire i 145 milioni messi a disposizione dal budget cap. E questa delicatissima scelta potrebbe non incidere sostanzialmente solo sul mondiale 2021, ma su diversi anni a venire.


Leggi anche: Ricciardo sul GP di Stiria: “Uno di quei giorni in cui proprio non amo questo sport”


Getty Images / Red Bull Content Pool
Getty Images / Red Bull Content Pool




Tags : buget capf1 2021formula 1mercedesred bull
Carlo Ferraro

The author Carlo Ferraro

Classe tanta e '96, comincio a seguire la Formula 1 all'età di sette anni. Da lì la passione per le corse non smette di crescere, fino a far diventare il motorsport parte integrante della mia quotidianità. Ad oggi, tramite FuoriTraiettoria, sono accreditato Formula 1 e Formula 2.